CONTRIBUTORI

Fred Fromm
Portfolio Manager, Research Analyst, Franklin Equity Group
United States
Questo capitolo è tratto dall’articolo di Franklin Templeton Institute: Transizione energetica: Accelerazione delle opportunità d’investimento. Per leggere tutti i capitoli di questo articolo, scarica il PDF completo o clicca qui.
Anteprima del capitolo
Con la transizione energetica in corso, le società integrate nel settore non sono sicure di quanto gas naturale, petrolio e carbone sarà necessario affinché il mondo possa assicurare forniture affidabili a fronte dell’aumento enorme della capacità di energia rinnovabile e dei sistemi di stoccaggio (batterie, celle a combustibile, ecc.), soprattutto mentre molti governi stanno cercando di eliminare i combustibili a emissioni di carbonio.
Questo capitolo esplora i combustibili ponte, soprattutto quelli abbondanti e la cui combustione è meno inquinante, ad esempio il gas naturale, che creeranno meno difficoltà per le comunità e le catene di fornitura rinnovabili, che aumenteranno consentendo una transizione più fluida. I combustibili ponte possono costituire pertanto buoni investimenti a medio termine, che sono commentati dal nostro team Franklin Equity Group, insieme a:
- Sviluppi della tecnologia che rendono economicamente fattibile lo sviluppo di risorse di gas naturale non convenzionali, con un’ampia espansione della disponibilità di risorse.
- Produzione e distribuzione di gas naturale, che nel prossimo futuro può presto sostituire la generazione di alimentazione a carbone e petrolio.
- Queste sostituzioni possono fornire benefici ambientali immediati senza uno stress eccessivo sulle catene di approvvigionamento, considerando che gran parte della tecnologia esiste già da decenni.
- L’infrastruttura esistente può avere un ruolo eventuale di capacità di emergenza per aiutare a superare ostacoli quali l’intermittenza delle energie rinnovabili e problemi legati alla complessità delle griglie, insieme alla scarsità di materiali alla fonte che le economie potranno prevedibilmente incontrare durante una transizione che richiederà vari decenni e comporterà un’espansione.
Questo capitolo è tratto dall’articolo di Franklin Templeton Institute: Transizione energetica: Accelerazione delle opportunità d’investimento. La sfida più importante che l’umanità deve affrontare oggi è indubbiamente la necessità di passare a basse emissioni di carbonio e al loro azzeramento netto in poco meno di 30 anni. Nuove tecnologie stanno accelerando la transizione a energie rinnovabili, riducendo allo stesso tempo gli impatti sull’ambiente. Le fonti di energia rinnovabile odierne e future richiedono tecnologie nuove e più smart, oltre alla rapida creazione di nuove infrastrutture. Queste sfide creano opportunità d’investimento, considerando il ruolo critico degli investimenti alla luce del capitale necessario per finanziare questa transizione. Per leggere l’intero documento ed esplorare le opinioni di tutti i nostri gestori specializzati in investimenti, scarica il PDF completo o clicca qui.
QUALI SONO I RISCHI?
Tutti gli investimenti comportano rischi, inclusa la possibile perdita del capitale.
Le opinioni espresse sono quelle del gestore degli investimenti e i commenti, le opinioni e le analisi si intendono rese alla data di pubblicazione e sono soggette a modifiche senza preavviso.
I titoli obbligazionari comportano rischi legati a tassi d’interesse, di credito, di inflazione e rischi di reinvestimento, oltre alla possibile perdita del capitale. Quando i tassi d’interesse salgono, il valore dei titoli obbligazionari scende.
I titoli azionari sono soggetti a fluttuazioni dei prezzi e a possibili perdite del capitale investito.
Gli investimenti nel settore delle risorse naturali comportano rischi particolari, quali una maggiore sensibilità a sviluppi economici e normativi sfavorevoli per il settore. I prezzi di tali titoli possono essere volatili, soprattutto nel breve periodo.
Le azioni a bassa e media capitalizzazione comportano una volatilità e rischi maggiori rispetto alle azioni ad alta capitalizzazione.
Gli investimenti internazionali comportano rischi particolari quali fluttuazioni dei cambi e incertezze sociali, economiche e politiche che possono far aumentare la volatilità. Tali rischi sono amplificati nei mercati emergenti.
Oltre a quelli associati ai titoli di debito e agli strumenti finanziari esteri in generale, i titoli di debito sovrano sono soggetti a vari rischi quali, in via non limitativa, il rischio che un’entità governativa non sia disposta o in grado di pagare gli interessi e rimborsare il capitale sul proprio debito sovrano.
Gli investimenti in industrie in rapida crescita, quali il settore tecnologico e della salute (storicamente volatili), possono determinare fluttuazioni dei prezzi più elevate, soprattutto nel breve termine, a causa della rapidità dei cambiamenti e dello sviluppo dei prodotti nonché dei regolamenti governativi delle società che privilegiano i progressi scientifici o tecnologici.
I titoli immobiliari comportano rischi speciali, come il declino del valore immobiliare e una maggiore suscettibilità a sviluppi economici o regolamentari avversi che influiscono sul settore.
Le società e/o i case study citati in questo numero sono utilizzati a scopo puramente illustrativo; al momento non sono necessariamente detenuti investimenti da alcun portafoglio cui Franklin Templeton fornisce consulenza. Le informazioni fornite non costituiscono una raccomandazione o una consulenza finanziaria individuale per un titolo, una strategia o un prodotto d’investimento particolare e non costituiscono un’indicazione delle intenzioni di negoziazione di alcun portafoglio gestito da Franklin Templeton.
Franklin Templeton e i nostri gestori di investimenti specializzati perseguono determinati obiettivi o capacità ambientali, di sostenibilità e di governance (ESG); tuttavia, non tutte le strategie sono gestite secondo obiettivi orientati all’“ESG”.
