Tre fattori sui cui riflettiamo oggi
- Semiconduttori in primo piano: A febbraio il settore dei semiconduttori, rappresentato dal PHLX Semiconductor Sector, ha registrato un guadagno del 10%1, grazie al ritrovato ottimismo nei confronti dei chip dell’intelligenza artificiale (IA) e delle relative applicazioni. Nel corso del mese i produttori di chip asiatici, responsabili di buona parte della produzione di questi chip, hanno realizzato guadagni di pari portata. Questa crescita vertiginosa potrebbe non ripetersi a marzo, ma per il momento il sentiment nei confronti del settore rimane positivo. Nel 2024 confidiamo in una ripresa su vasta scala della domanda di semiconduttori.
- Rallentamento dei veicoli elettrici (EV): Il settore dei veicoli elettrici è sotto pressione da qualche mese, nonostante la rapida crescita nel 2023. In Cina la domanda di veicoli elettrici è aumentata del 36%, raggiungendo 7,7 milioni di unità, mentre negli Stati Uniti è cresciuta del 58%, raggiungendo 1,5 milioni di unità lo scorso anno2. In prospettiva, la sensibilità ai prezzi negli Stati Uniti e l’ansia ingiustificata di non disporre di autonomia sufficiente (in media il possessore di un’auto negli Stati Uniti percorre meno di 50 chilometri) stanno frenando i piani di investimento di capitale e riducendo le previsioni di vendita per il 2024. Prevedibilmente, ne consegue un impatto negativo sui prezzi delle azioni. Ciononostante, le nostre prospettive a lungo termine per il settore rimangono ottimistiche. Prevediamo che i costi dei fattori produttivi, soprattutto per le batterie, diminuiranno, portando a una maggiore competitività dei costi rispetto ai veicoli con motore a combustione termica.
- Apporto di capitali esteri in Egitto: Negli ultimi mesi l’Egitto ha attraversato difficoltà economiche a causa dell’afflusso di rifugiati da Gaza e degli attacchi Houthi nel Mar Rosso che hanno interrotto il traffico marittimo nel Canale di Suez. Nelle prossime settimane l’Egitto dovrebbe approvare un’estensione e un possibile rafforzamento del programma di prestiti da 3 miliardi di dollari concesso dal Fondo monetario internazionale.3 Tale accordo segue un recente accordo con gli Emirati Arabi Uniti (EAU) per investire 35 miliardi di dollari nello sviluppo della zona costiera mediterranea dell’Egitto, Ras El-Hekma. L’investimento spera di raddoppiare gli arrivi di turisti stranieri, portandoli a 30 milioni entro il 2030.4 Anche se il tasso di cambio ufficiale potrebbe svalutarsi una volta approvato il prestito del FMI, l’investimento degli EAU dovrebbe aumentare la fiducia nelle prospettive a lungo termine dell’economia.
Prospettive
Negli ultimi mesi i titoli dei mercati emergenti (ME) hanno registrato una certa volatilità. I prezzi delle azioni possono reagire in modo eccessivo agli sviluppi a breve termine. Riteniamo pertanto che gli investitori debbano restare concentrati sui fondamentali. Ad esempio, anche se reinvestimento degli utili può avere un impatto sui flussi di cassa correnti, a lungo termine tale reinvestimento può costituire un catalizzatore di crescita dei flussi di cassa.
In quanto investitori attivi, siamo sempre pronti a capitalizzare le fluttuazioni momentanee dei prezzi delle azioni. Consideriamo tali movimenti di prezzo come opportunità e possiamo adeguare la nostra esposizione di conseguenza al verificarsi di queste situazioni. I temi d’investimento su cui sono posizionati i nostri portafogli guidano le nostre decisioni.
Non siamo contrari a ridurre la nostra esposizione ai titoli che si sono apprezzati oltre le nostre stime di fair value, anche se ciò significa rinunciare a guadagni a breve termine per una redditività di più lungo termine. Altri fattori che guidano le nostre decisioni sono la valutazione dei punti di forza competitivi e la politica di distribuzione del capitale di ogni società.
La nostra esperienza nella valutazione di queste situazioni è dovuta alla nostra lunga presenza a livello locale e globale. La nostra presenza locale ci aiuta a individuare i modelli di business emergenti caratterizzati da agilità e resilienza. La nostra presenza globale ci permette di valutare se l’incertezza a breve termine riflette tendenze cicliche o strutturali.
Market review: Febbraio 2024
I titoli azionari dei mercati emergenti hanno segnato un rialzo nel corso del mese, ottenendo risultati migliori rispetto ai mercati sviluppati. I mercati azionari sono rimasti positivi. Tuttavia, negli ultimi mesi gli investitori hanno ridimensionato le aspettative sul ritmo e sull’entità dei tagli dei tassi della Federal Reserve statunitense. Per questo mese, l’indice MSCI Emerging Markets ha reso il 4,78%, mentre l’indice MCSI World è avanzato del 4,28%.
La regione dell’Asia emergente ha evidenziato un andamento positivo. Tutti i paesi inclusi nel benchmark hanno chiuso in rialzo, Cina in testa. Gli sforzi del fondo sovrano cinese per stabilizzare il mercato azionario, fra cui piani per espandere gli acquisti di ETF e per aumentare l’erogazione di prestiti per mutui residenziali, hanno messo in ombra le attuali preoccupazioni macroeconomiche. I piani di incentivazione dei mutui casa, miranti a iniettare liquidità nel settore immobiliare, hanno innescato un rimbalzo dei titoli immobiliari.
La ripresa delle azioni dei produttori di chip per semiconduttori ha favorito i mercati azionari di Taiwan e della Corea del Sud. Questo rally è stato trainato dalle ottimistiche previsioni di crescita di un importante produttori di chip statunitense e a beneficiarne sono, tra gli altri, i suoi fornitori. La crescente popolarità dell’IA, che è un motore della domanda, spinge la performance di questi titoli. I forti dati sulle vendite di gennaio hanno anche sostenuto il prezzo delle azioni di una fabbrica di semiconduttori taiwanese, migliorando la performance del paese.
La Corea del Sud ha presentato un piano per incoraggiare e sostenere gli sforzi volontari delle società per restituire più capitale agli azionisti e migliorare la governance. Il mercato indiano si è apprezzato grazie al miglioramento dei dati macroeconomici, ma il profit-booking ha frenato i rendimenti.
Anche l’Europa emergente, il Medio Oriente e l’Africa hanno segnato un progresso. L’acuirsi delle tensioni geopolitiche nella regione ha spinto verso l’alto il prezzo del greggio, favorendo i listini azionari mediorientali. L’Egitto ha inoltre firmato un accordo con gli Emirati Arabi Uniti per un progetto di sviluppo urbano in una delle regioni costiere del paese. L’area sviluppata conterrà, fra l’altro, quartieri residenziali, luoghi turistici e un distretto commerciale. A nostro giudizio, questo accordo costituisce un buon punto di partenza per allentare la pressione sul sistema valutario egiziano.5 In Sudafrica, il bilancio nazionale prevedeva un aumento delle tasse e delle sovvenzioni sociali per stimolare la crescita economica.
I titoli azionari dell’America Latina hanno ceduto posizioni marginali. Brasile e Messico hanno espresso fiducia nelle loro prospettive macroeconomiche. Il presidente brasiliano ha previsto una crescita economica superiore al 2% nel 2024, con un’inflazione che raggiungerà il punto medio del range obiettivo della banca centrale. Oltre a credere che l’inflazione primaria tornerà a scendere, nei prossimi mesi la banca centrale messicana confida in un probabile taglio dei tassi.
Note finali
- Fonte: Bloomberg, 1° marzo 2024.
- Fonte: CRU Group.
- Fonte: Reuters, 29 febbraio 2024.
- Fonte: Ministro del Turismo egiziano Ahmed Issa, 20 gennaio 2023.
- Questo punto di vista riflette esclusivamente il parere e l’opinione di Franklin Templeton Emerging Markets Equity. Non rappresentativo di un conto o portafoglio effettivo. Questo parere riflette il pensiero dell’analista; le opinioni dei gestori di portafoglio potrebbero essere diverse.
QUALI SONO I RISCHI?
Tutti gli investimenti comportano rischi, inclusa la possibile perdita del capitale.
I titoli azionari sono soggetti a fluttuazioni dei prezzi e a possibili perdite del capitale investito.
I titoli obbligazionari comportano rischi legati a tassi d’interesse, di credito, di inflazione e rischi di reinvestimento, oltre alla possibile perdita del capitale. Quando i tassi d’interesse salgono, il valore dei titoli obbligazionari scende.
Gli investimenti internazionali sono soggetti a rischi speciali, tra cui fluttuazioni valutarie e incertezze sociali, economiche e politiche, che potrebbero aumentare la volatilità. Nei mercati emergenti tali rischi risultano amplificati.
Gli investimenti in Cina sono soggetti a maggiori livelli di rischio normativo rispetto ad alti paesi in ragione dell’elevata partecipazione del governo nell’attività economica.
Esistono rischi particolari legati agli investimenti in Cina, Hong Kong e Taiwan, tra cui la riduzione della liquidità, l’esproprio, la tassazione confiscatoria, le tensioni commerciali internazionali, la nazionalizzazione, le normative sul controllo dei cambi e la rapida inflazione, tutti fattori che possono avere un impatto negativo sul fondo. Gli investimenti a Taiwan potrebbero essere influenzati negativamente dalle relazioni politiche ed economiche con la Cina.
Eventuali aziende e/o casi studio citati qui sono utilizzati esclusivamente a scopo illustrativo; un investimento potrebbe essere o meno attualmente detenuto da un portafoglio gestito da Franklin Templeton. Le informazioni fornite non costituiscono una raccomandazione o una consulenza finanziaria individuale per un titolo, una strategia o un prodotto d’investimento particolare e non costituiscono un’indicazione delle intenzioni di negoziazione di alcun portafoglio gestito da Franklin Templeton.
