CONTRIBUTORI

Ed Perks, CFA
Chief Investment Officer, Franklin Templeton Investment Solutions

Gene Podkaminer, CFA
Head of Multi-Asset Research Strategies, Chair of Investment Strategy and Research Committee, Franklin Templeton Investment Solutions
In questo numero
I temi discussi durante il nostro Simposio annuale sugli investimenti guidano il nostro processo di ricerca. In un orizzonte d’investimento più lungo, riteniamo che le azioni globali presentino ancora un maggiore potenziale di performance rispetto alle obbligazioni globali e risentano solo marginalmente delle aspettative di crescita meno rapida. Nei Paesi sviluppati, i livelli di partenza relativamente bassi dei tassi di interesse continuano a prospettare rendimenti complessivamente modesti in tutti gli asset obbligazionari, frenando di conseguenza il risultato generale atteso da questa classe di asset.
Siamo consapevoli che non realizzeremo le nostre prospettive di più lungo termine in modo lineare e che il mantenimento di un portafoglio diversificato di premi al rischio, oltre ai tradizionali benefici di un portafoglio bilanciato tra azioni e obbligazioni, rappresenti la via più sicura verso rendimenti potenziali stabili.
Temi principali alla base delle nostre view
- La crescita globale rallenta ma si conferma solida
L’anno prossimo prevediamo un periodo di espansione globale superiore alla media, che potrebbe tuttavia essere già ampiamente scontata nelle aspettative degli investitori. I consumatori delle economie sviluppate conservano una solida posizione finanziaria. Le divergenze regionali saranno accentuate dall’accesso ai vaccini e dal persistere delle politiche accomodanti.
- L’inflazione elevata è per lo più transitoria ma permangono importanti rischi
L’inflazione globale ha superato le stime consensuali, spinta al rialzo dalla domanda di beni. Le persistenti strozzature dell’offerta stanno facendo crescere l’inflazione primaria, ma dovrebbero allentarsi nella prima parte del 2022. Nel lungo periodo, i fattori disinflazionistici secolari, come la tecnologia e la globalizzazione, rimangono solidi.
- Politiche ancora espansive malgrado il progressivo inasprimento
I tassi delle banche centrali dovrebbero rimanere bassi o negativi in termini reali. Anche se le banche centrali stanno abbandonando le misure emergenziali in risposta alla crisi, ridimensionando gli acquisti di titoli e operando incrementi selettivi dei tassi, la liquidità globale dovrebbe mantenersi abbondante. Inoltre, gli obiettivi fiscali favoriscono una politica di orientamento espansivo e prospettive più stabili, anche dove i rischi geopolitici sono più alti.
Posizionamento tattico
- Manca ancora una gestione agile
A medio termine, restiamo convinti che le azioni offrano un potenziale di rendimento superiore rispetto alle obbligazioni e che continueranno a maturare il loro premio al rischio.
La nostra preferenza per le azioni è meno marcata rispetto al passato poiché la solidità dei dati economici è in gran parte scontata dai mercati. Restiamo convinti che occorra una gestione agile per affrontare le sfide che ci attendono nei prossimi mesi.
- I prezzi delle obbligazioni restano elevati
Nell’universo obbligazionario globale, la nostra analisi di lungo periodo evidenzia ancora rendimenti potenziali modesti, specialmente per i titoli di Stato. Probabilmente, però, i bassi rendimenti riflettono fattori demografici e la domanda di asset idonei, che sono destinati a persistere. Ad ogni modo, una crescita solida rende attrattivi i fondamentali delle obbligazioni a basso rating, come i prestiti e le obbligazioni high yield.
- Opportunità in asset alternativi
Quando cerchiamo asset alternativi che possano compensare le esposizioni “rischiose” ad azioni e credito societario, guardiamo con favore agli asset reali. A nostro giudizio, il rendimento atteso dagli asset alternativi rimane modesto rispetto a quello delle azioni e la loro presenza in un portafoglio a più lungo termine è giustificata essenzialmente dal loro contributo marginale alla riduzione del rischio.
QUALI SONO I RISCHI?
Tutti gli investimenti comportano rischi, inclusa la possibile perdita del capitale. Il valore degli investimenti può subire rialzi e ribassi; di conseguenza, gli investitori potrebbero non recuperare l’intero ammontare del proprio investimento. Il posizionamento di uno specifico portafoglio può differire dalle informazioni qui presentate a causa di vari fattori, inclusi, ma non limitati a, allocazioni dal portafoglio core e specifici obiettivi di investimento, linee guida, strategia e restrizioni di un portafoglio. Non vi è alcuna garanzia che alcuna previsione, proiezione o stima sarà realizzata. I prezzi delle azioni subiscono rialzi e ribassi, talvolta estremamente rapidi e marcati, a causa di fattori che riguardano singole società, particolari industrie o settori o condizioni di mercato generali. I prezzi delle obbligazioni si muovono di norma in direzione opposta a quella dei tassi di interesse. Di conseguenza, a mano a mano che i prezzi delle obbligazioni detenute in un portafoglio d’investimento si adeguano a un aumento dei tassi d’interesse, il valore del portafoglio può diminuire. Gli investimenti esteri comportano rischi particolari quali fluttuazioni dei cambi, instabilità economica e sviluppi politici. Gli investimenti nei mercati emergenti, un segmento dei quali è costituito dai mercati di frontiera, implicano rischi più accentuati connessi con gli stessi fattori, oltre a quelli associati alle dimensioni minori dei mercati in questione, ai volumi inferiori di liquidità e alla mancanza di strutture legali, politiche, economiche e sociali consolidate a supporto dei mercati mobiliari. I rischi associati ai mercati emergenti sono generalmente amplificati nei mercati di frontiera poiché gli elementi summenzionati (oltre a vari fattori quali la maggiore probabilità di estrema volatilità dei prezzi, illiquidità, barriere commerciali e controlli dei cambi) sono di norma meno sviluppati nei mercati di frontiera. Gli strumenti derivati implicano costi e possono creare una leva finanziaria nel portafoglio che a sua volta può dare luogo a un’elevata volatilità e provocare perdite (e guadagni) per il portafoglio pari a importi notevolmente superiori a quelli dell’investimento iniziale da esso operato. Una strategia può non raggiungere i benefici previsti, e può realizzare perdite qualora una controparte non adempia ai propri obblighi previsti. I tassi valutari possono oscillare significativamente in brevi periodi di tempo e possono ridurre i rendimenti. Gli investimenti nel settore delle risorse naturali comportano rischi particolari, quali una maggiore sensibilità a sviluppi economici e normativi sfavorevoli per il settore. I prezzi di tali titoli possono essere volatili, soprattutto nel breve periodo. L’investimento nel settore del real estate commerciale, incluse le abitazioni multifamiliari, comporta rischi particolari, quali cali del valore degli immobili e una maggiore sensibilità a sviluppi economici e normativi avversi che influenzano il settore.
