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In questo numero

I temi discussi durante il nostro Simposio annuale sugli investimenti guidano il nostro processo di ricerca. In un orizzonte d’investimento più lungo, riteniamo che le azioni globali presentino un maggiore potenziale di performance rispetto alle obbligazioni globali, nonostante le aspettative di una crescita leggermente più lenta. Con i livelli di partenza relativamente elevati dei tassi di interesse nei mercati sviluppati, le aspettative di rendimento complessive di tutti gli asset obbligazionari sono diventate più interessanti rispetto agli ultimi anni.

Siamo consapevoli che non realizzeremo le nostre prospettive di più lungo termine in modo lineare e che il mantenimento di un portafoglio diversificato di premi al rischio, oltre ai tradizionali benefici di un portafoglio bilanciato tra azioni e obbligazioni, dovrebbe rappresentare la via più sicura verso rendimenti potenziali stabili.

Temi principali alla base delle nostre view

Rallentamento della crescita sotto il livello tendenziale

La dinamica di crescita rallenta e non mancano i rischi di ribasso, accentuati dalle ripercussioni delle politiche economiche improntate al rigore e da una pressione sui redditi reali. I principali indicatori di crescita preludono a un’ulteriore debolezza all’orizzonte, anche dove i livelli di attività attuali hanno resistito ragionevolmente bene. I rischi di recessione sono notevoli e in aumento in tutte le economie sviluppate.

Un contesto inflazionistico critico

L’inflazione rimane ben al di sopra dei livelli prefissati. Le pressioni sulle forniture hanno fatto salire l’inflazione, ma si intravede un picco nonostante i problemi degli shock legati alle materie prime e la guerra in corso tra Russia e Ucraina. I timori per l’offerta sono bilanciati dalla distruzione di domanda causata dal rallentamento del ciclo economico.

La politica continuerà ad essere restrittiva

Quasi tutte le banche centrali hanno adottato un focus concentrato sull’inflazione, accettando le conseguenze per la crescita. In certe economie la politica fiscale sta reagendo ai costi dell’energia, ma in altre passerà molto tempo prima di tornare a una linea espansiva. I rialzi previsti delle banche centrali ridurranno l’entità dei tassi reali negativi, sostenendo condizioni restrittive.

Posizionamento tattico

È ancora necessaria una gestione agile

Dopo aver iniziato a ridurre la nostra preferenza per le azioni all’inizio di quest’anno, manteniamo una view più cauta. Continuiamo a credere che uno stile d’investimento agile sia ancora appropriato e abbiamo recentemente abbandonato la nostra preferenza per l’allocazione azionaria. Gli utili per azione previsti restano vicini ai livelli massimi, facendo passare in secondo piano le preoccupazioni per la crescita economica.

Le valutazioni delle obbligazioni sono cresciute

Nell’universo obbligazionario globale, la nostra analisi di lungo periodo evidenzia che il potenziale di rendimento dei titoli di Stato, meno rischiosi, è migliorato. Quando la stretta delle politiche economiche in atto inizierà ad allentarsi, i titoli di Stato torneranno probabilmente ad assumere un chiaro ruolo di contenimento del rischio. In attesa di tale svolta, le obbligazioni continuano a sembrarci più convincenti di quanto non sia avvenuto da molti anni a questa parte.

Opportunità negli asset alternativi

Siamo attratti dalle “alternative” a diversificazione naturale, come gli asset privati, che offrono la possibilità di ottenere un rendimento incrementale legato alla loro relativa illiquidità. Questi asset riflettono le tendenze nei mercati pubblici, in particolare un contesto di tassi più alti esente da rischio. Il credito privato e le azioni private includono anche un sano premio di rendimento prospettico rispetto ai mercati pubblici.



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