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Il nostro team Emerging Markets Equity illustra le sue view sulla società di sviluppo immobiliare cinese Evergrande e sul settore immobiliare in generale. Non rileva rischi di contagio sistemico.

In una situazione fluida e soggetta a rapidi cambiamenti, sulla base delle ultime notizie del 22 settembre 2021 il team ha rilasciato i commenti seguenti. Per una visione più ampia delle normative cinesi, leggere “Stretta normativa in Cina: La nostra view su obiettivi e portata.”

Evergrande e i suoi strumenti finanziari sono sotto pressione poiché la capacità della società di onorare il proprio debito risente in misura crescente dell’elevato grado di indebitamento e del perdurare di una politica governativa stringente sul settore immobiliare. I mercati temono un contagio, date le dimensioni del colosso Evergrande, come pure la rilevanza del settore immobiliare per l’economia cinese. La situazione resta fluida e continuiamo a seguire con attenzione i rischi di un contagio nel settore immobiliare e nel mercato in generale.

Panoramica

Cosa implicherebbe il fallimento di Evergrande?

  • Da due o tre anni la Cina mira a ridurre la leva finanziaria tra le società di sviluppo immobiliare. Il rapporto d’indebitamento complessivo nel comparto immobiliare continua di conseguenza a scendere, poiché la maggior parte delle società immobiliari quotate si sforza di raggiungere parametri di indebitamento conformi con le “Tre linee rosse” al fine di potersi indebitare in misura maggiore.
  • Per il settore bancario, un’insolvenza di Evergrande da sola non comporterebbe uno stress significativo per gli istituti di credito, poiché il suo peso nel portafoglio prestiti complessivo del sistema bancario cinese è molto contenuto.
  • Il mercato ha assunto una posizione molto negativa verso i settori immobiliare e finanziario della Cina e gli investitori hanno espresso forti timori, ma riteniamo che il rischio di contagio sistemico non sia elevato.

Possibile soluzione

  • Data l’importanza del settore immobiliare per l’economia cinese e dell’immobiliare residenziale come asset class, il governo è fortemente incentivato a garantire un’insolvenza pilotata e la copertura dei debiti di Evergrande.
  • A brevissimo termine è probabile che prevalga la volatilità, ma non appena Pechino delineerà una possibile soluzione, l’incertezza potrebbe svanire. Pensiamo che una liquidazione ordinata dell’esposizione a Evergrande sarebbe accolta positivamente dagli investitori.

Settore immobiliare sotto pressione

Gli strumenti finanziari di Evergrande sono sotto pressione poiché la capacità della società di onorare il proprio debito risente in misura crescente dell’elevato grado di indebitamento e del perdurare di una politica governativa stringente sul settore immobiliare, che hanno ridotto le compravendite immobiliari (per effetto dei tassi elevati dei mutui e dei limiti all’esposizione delle banche al settore immobiliare) e le fonti di liquidità e di finanziamento bancario (per effetto della politica delle “Tre linee rosse” e dei tetti ai prestiti bancari).

A parte Evergrande, a preoccupare i mercati finanziari è il rischio di contagio, date le dimensioni delle attività di sviluppo immobiliare di questo colosso (una delle tre maggiori società di sviluppo immobiliare della Cina e tra i maggiori mutuatari nel mercato cinese offshore high yield), come pure la rilevanza del settore immobiliare per l’economia cinese.

Da diversi anni si mira a ridurre la leva finanziaria che pesa sulle società di sviluppo immobiliare cinesi; sottolineiamo che le pressioni su Evergrande non sono estemporanee e che la posizione del governo sulla regolamentazione del settore immobiliare è chiara fin dal 19° congresso del partito, nel 2017, quando il presidente Xi Jinping dichiarò che “le case servono a viverci e non a speculare”. Da allora e nel corso degli ultimi due o tre anni, il governo ha assunto una posizione sempre più rigorosa in tema di deleveraging del settore al fine di ridurre il rischio sistemico e attuare misure per raffreddare la crescita dei prezzi degli immobili.

Sotto l’attuale mandato normativo della “prosperità comune”, l’attenzione alla disponibilità di alloggi a prezzi sostenibili è cresciuta. Infatti, l’abitazione (insieme all’istruzione e all’assistenza sanitaria) sono state indicate come le “tre montagne” che le famiglie cinesi sono oggi chiamate a scalare. Sottolineiamo che la guidance delle Tre linee rosse è stata creata per aumentare la disciplina finanziaria tra le società di sviluppo immobiliare, e non per tagliare tutti i finanziamenti al settore. Lo si vede nella costante stabilità delle emissioni di attori dello sviluppo edilizio come, per esempio, China Resources Land.

Dato il chiaro intento di riduzione del rischio immobiliare dimostrato dal governo negli ultimi due o tre anni, il rapporto d’indebitamento complessivo nel comparto immobiliare continua a scendere; la maggior parte delle società immobiliari quotate si sforza infatti di conformarsi con le “Tre linee rosse”.

Per il settore bancario, un’insolvenza di Evergrande da sola non comporterebbe uno stress significativo per gli istituti di credito, poiché il suo peso nel portafoglio prestiti complessivo del sistema bancario cinese (considerando la sua intera filiera) è molto contenuto. Anche in uno scenario di contagio, facciamo notare che la percentuale dei prestiti alle società di sviluppo immobiliare non raggiunge la doppia cifra sul totale dei prestiti del sistema bancario.

Inoltre, il grosso delle passività di China Evergrande riguarda prevendite (proprietà vendute prima di essere realizzate) e il governo è ansioso di garantire il completamento dei progetti e la loro consegna agli acquirenti. Le restanti passività sono in realtà abbastanza diversificate e distribuite su più banche (generalmente di secondo livello).

Nonostante le dimensioni di Evergrande in termini assoluti, la società pesa meno del 5% sul totale dell’enorme mercato immobiliare cinese - che di per sé è anche molto frammentato. Tuttavia, data l’importanza del settore immobiliare per l’economia cinese e dell’immobiliare residenziale come asset class, il governo è fortemente incentivato a garantire un’insolvenza pilotata e la copertura dei debiti di Evergrande.

Va osservato che, secondo diverse stime, il mercato immobiliare cinese rappresenta circa un quarto del prodotto interno lordo del paese (direttamente e indirettamente, includendo i settori a monte e a valle), quindi apporta un notevole contributo all’economia. Il governo intende contenere il ritmo degli aumenti dei prezzi degli immobili per evitare problemi di accessibilità (in linea con l’obiettivo della prosperità comune), ma non ambisce a provocarne la discesa in quanto potrebbe riflettersi negativamente sulla ricchezza (in conflitto con l’obiettivo della prosperità comune e con l’obiettivo della stabilità nazionale per le potenziali ripercussioni politiche). Se altri grandi società immobiliari dovessero mostrare segni di debolezza, ci attenderemmo un certo allentamento della politica monetaria per dare sollievo al mercato.

A brevissimo termine è probabile che prevalga la volatilità, ma non appena Pechino delineerà una possibile soluzione, l’incertezza potrebbe svanire. Pensiamo che una liquidazione ordinata dell’esposizione a Evergrande sarebbe accolta positivamente dagli investitori.

Per le ragioni sopra esposte, il mercato ha assunto una posizione molto negativa verso i settori immobiliare e finanziario della Cina e gli investitori hanno espresso forti timori, ma riteniamo che il rischio di contagio sistemico non sia elevato.



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