CONTRIBUTORI

Nick Langley
Managing Director and Portfolio Manager, ClearBridge Investments
È stato un anno volatile per i mercati finanziari, con ripercussioni sulle vite umane e le fonti di reddito che richiederanno pazienza mentre le economie mondiali entrano nel 2021 continuando a far fronte alla pandemia di COVID-19. Sviluppi incoraggianti sul fronte dei vaccini nell’ultima parte del 2020 e progressi nella capacità in tutto il mondo di gestire la diffusione dei contagi continuando allo stesso tempo a lavorare, imparare e spendere sono segni positivi per il 2021, e riscontriamo numerosi motivi di ottimismo sulle prospettive per le infrastrutture quotate.
Guardando avanti, vediamo molti progetti di infrastrutture in via di accelerazione, mentre i governi cercano opportunità per sostenere le economie locali, stimolare i mercati del lavoro e fornire un supporto alle piccole e medie imprese. Queste tenderanno prevedibilmente a favorire una serie differenziata di progetti “locali”, utilizzando materiali, aggregati, manodopera e appaltatori locali. Prevediamo che vari progetti saranno finanziati dal settore privato e “pagati” con l’estensione di accordi di concessione. Questi tendono ad essere neutrali per gli utili, ma accrescitivi di valore e spesso il mercato non vi assegna la dovuta attenzione.
Negli Stati Uniti, l’elezione alla presidenza di Joe Biden dovrebbe rafforzare ulteriormente il focus sulla spesa per infrastrutture, con prevedibili benefici nel settore delle utility per progetti relativi alla generazione di energia rinnovabile e vetture elettriche. Se i Democratici dovessero riprendere il controllo del Senato, oltre a all’approvazione di un disegno di legge più ampio per lo stimolo fiscale, dovrebbe esserci una spinta positiva per i ripetitori da un’iniziativa per l’espansione della banda larga ad aree rurali, mentre gli effetti su energia midstream e ferrovie potrebbero essere sfavorevoli a seguito di un’accelerazione della transizione a energie rinnovabili.
Un settore delle infrastrutture per il quale ci sentiamo rialzisti per il 2021 sono le utility, che hanno scarsamente risentito della pandemia grazie alla loro natura di servizi essenziali, regolamentazioni accomodanti, importanza nel guidare la decarbonizzazione delle economie e importanza sociale in quanto grandi datori di lavoro. Varie tendenze dovrebbe sostenere la crescita degli asset e i successivi utili, cash flow e crescita dei dividendi nel medio termine nonché in un periodo più lungo. Tra queste vi sono obiettivi di aumento dell’energia rinnovabile, conversione dal gas all’elettricità (in edifici sia residenziali che commerciali), sviluppo di infrastrutture per la ricarica delle vetture elettriche e necessità di costruire reti resilienti contro il cambiamento climatico.
Vediamo opportunità anche nell’area dei trasporti. I governi stanno cercando di utilizzare la “nuova normalità” portata dalla pandemia per modificare il comportamento dei consumatori nei confronti dei viaggi; l’Europa sta promuovendo il 2021 come “l’anno delle ferrovie”, e vi sarà un’opportunità per investire in asset da lungo tempo monopolistici quali l’Eurotunnel. Inoltre prevediamo un sostegno delle politiche statunitensi al rimpatrio di catene di forniture, che sarà benefico per le infrastrutture ferroviarie nell’America settentrionale.
Infine, la pandemia ha accelerato la pianificazione per la messa in funzione di infrastrutture 5G per le comunicazioni. Queste contribuiranno positivamente alla crescita nel medio-lungo termine degli utili per l’industria delle torri wireless, ben rappresentata in mercati quotati negli Stati Uniti, Europa, Asia e mercati emergenti.
QUALI SONO I RISCHI?
Le performance passate non sono indicazione o garanzia di performance future. Va ricordato che non è possibile investire direttamente in un indice. I rendimenti degli indici non gestiti non riflettono alcuna commissione, spesa od onere di vendita.
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