CONTRIBUTORI

Mary Jane McQuillen
Managing Director,
Head of ESG Investment,
Portfolio Manager Clearbridge
ELEMENTI CHIAVE DA RICORDARE
- La stragrande maggioranza dei patrimoni gestiti secondo criteri ESG è oggetto di gestione attiva; crediamo che questo sia indicativo del valore aggiunto da coloro che integrano l’analisi finanziaria e di sostenibilità e che mirano a realizzare un impatto attraverso l’engagement e il voto per delega.
- Ci aspettiamo una continua spinta a favore delle informative in materia di diversità e, parallelamente, un’accresciuta consapevolezza della sempre maggiore importanza del talento quale risorsa nella forza lavoro.
- Gli investitori ESG devono prendere atto della crescente complessità di detenere i titoli delle grandi piattaforme tecnologiche, bilanciando l’attenzione al benchmark con il rispetto dei criteri di sostenibilità.
Se il 2020 è stato un anno di reazione, che ha portato con sé alcuni dei maggiori cambiamenti della vita quotidiana registrati nella storia recente, il 2021 è stato un anno che potremmo definire di riflessione e ripensamento. Molte domande hanno riguardato la dimensione sociale: una volta iniziata la distribuzione dei vaccini, dove sarebbe stato difficile ottenerli? I salari avrebbero tenuto il passo con l’inflazione? A che punto stavano le aziende nel processo di diversificazione della forza lavoro? Altre domande hanno riguardato gli aspetti ambientali, poiché gli eventi meteorologici estremi, il sesto rapporto di valutazione dell’IPCC pubblicato in agosto e la Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici di novembre (COP26) hanno messo in evidenza l’urgenza dell’azione climatica. I nuovi impegni assunti da imprese e governi sul fronte dell’azzeramento delle emissioni nette sarebbero stati sufficienti, e come sarebbero stati conseguiti?
QUALI SONO I RISCHI?
Le performance passate non sono indicazione o garanzia di performance future. Va ricordato che non è possibile investire direttamente in un indice. I rendimenti degli indici non gestiti non riflettono alcuna commissione, spesa od onere di vendita.
I titoli azionari sono soggetti a fluttuazioni dei prezzi e possibile perdita del capitale. I titoli obbligazionari comportano rischi legati a tassi d’interesse, di credito, di inflazione e rischi di reinvestimento, oltre alla possibile perdita del capitale. Quando i tassi d’interesse salgono, il valore dei titoli obbligazionari scende. Gli investimenti internazionali comportano rischi particolari quali fluttuazioni dei cambi, incertezze sociali ed economiche e incertezze politiche che possono far aumentare la volatilità. Tali rischi sono amplificati nei mercati emergenti. Le materie prime e le valute sono più rischiose, comportando rischi che includono le condizioni di mercato, politiche, regolamentari e naturali, e possono non essere idonee per tutti gli investitori.
Treasury USA (UST) sono obbligazioni di debito dirette emesse e garantite dalla piena fiducia e dal credito del governo degli Stati Uniti. Il governo degli Stati Uniti garantisce il capitale e i pagamenti di interessi sui Treasury USA quando i titoli sono detenuti fino alla scadenza. A differenza dei Treasury USA, i titoli di debito emessi dalle agenzie federali e da enti paragovernativi e gli investimenti associati possono essere garantiti, ma non obbligatoriamente, dalla piena fiducia e dal credito del governo degli Stati Uniti. Anche quando il governo degli Stati Uniti garantisce il capitale e i pagamenti di interessi sui titoli, tale garanzia non si applica a perdite risultanti.
