CONTRIBUTORI

Nathan Dalton
Senior Investment Risk Analyst, Investment Risk Management Group

Donald Huber, CFA
Portfolio Manager, Franklin Equity Group
United States
Anteprima
Il settore della gestione patrimoniale è stato sovvertito da due tendenze importanti: l’emergere di fondi indicizzati, noti anche come con beta a prezzo conveniente, e l’insuccesso dei gestori di portafoglio attivi nel sovraperformare costantemente i loro benchmark nel tempo. I gestori attivi tradizionali hanno dovuto riconsiderare le modalità di gestione dei loro portafogli per essere competitivi a fronte dell’emergere dell’investimento passivo. Allo stesso tempo, hanno dovuto cercare nuove modalità per differenziarsi da questi prodotti indicizzati con prezzi convenienti e fornire rendimenti degli investimenti più interessanti, o alfa, in un periodo più lungo.
Una strategia che i gestori attivi stanno utilizzando per distinguersi dalla massa consiste nell’adozione di una quota attiva elevata. In un importante documento del 2007, “Quanto è attivo il vostro gestore del fondo?”, Martijn Cremers e Antti Petajisto avevano stabilito che i portafogli che divergono in misura rilevante dai loro benchmark, o con una quota attiva elevata, tendono a sovraperformare i loro benchmark sia al lordo che al netto delle spese.1
Una quota attiva elevata tuttavia non è sufficiente. In un documento di ricerca pubblicato successivamente, Cremers e Ankur Pareek hanno dimostrato che i gestori attivi con una quota attiva elevata e che mantengono i loro titoli per lunghi periodi di tempo sono quelli che alla fine hanno il successo maggiore.2
NOTE FINALI
- Fonte: Cremers, K. J. Martijn and Petajisto, Antti, “How Active is Your Fund Manager? A New Measure That Predicts Performance,” 31 marzo 2009.
- Fonte: Cremers, K. J. Martijn and Pareek, Ankur, “Patient Capital Outperformance: The Investment Skill of High Active Share Managers Who Trade Infrequently,” Journal of Financial Economics (JFE), 1 dicembre 2015.
QUALI SONO I RISCHI?
Tutti gli investimenti comportano rischi, inclusa la possibile perdita del capitale. Il valore degli investimenti può diminuire oltre che aumentare; di conseguenza, gli investitori potrebbero non recuperare l’intero ammontare del proprio investimento. I prezzi delle azioni subiscono rialzi e ribassi, talvolta estremamente rapidi e marcati, a causa di fattori che riguardano singole società, particolari industrie o settori o condizioni di mercato generali. È possibile che i titoli value non aumentino di prezzo come previsto o subiscano un ulteriore calo di valore. Gli investimenti esteri comportano rischi particolari quali fluttuazioni dei cambi, instabilità economica e sviluppi politici. Gli investimenti nei mercati emergenti implicano rischi più accentuati connessi con gli stessi fattori, oltre a quelli associati alle minori dimensioni dei mercati in questione, ai volumi inferiori di liquidità e alla mancanza di strutture legali, politiche, economiche e sociali consolidate a supporto dei mercati mobiliari. Le strategie a gestione attiva possono registrare perdite qualora le valutazioni del gestore in termini di mercati, tassi d’interesse oppure attrattività, valori relativi, liquidità o potenziale apprezzamento di particolari investimenti operati per un portafoglio, si dimostrino errate. Non può esservi alcuna garanzia che le tecniche o le decisioni in materia di investimenti di un gestore generino i risultati desiderati.
