CONTRIBUTORI

Sonal Desai
Chief Investment Officer, Franklin Templeton

David Yuen
Director of Multi-Sector Strategy, Franklin Templeton

John Beck
Director of Global Fixed Income, Franklin Templeton

David Zahn
Head of European Fixed Income, Franklin Templeton
In Questo Numero
Gli sviluppi nei primi mesi dell’anno hanno confermato le prospettive cautamente ottimistiche che abbiamo delineato nelle nostre precedenti Views trimestrali, riposizionando i rischi macroeconomici e di investimento a medio e breve termine. Le campagne di vaccinazione hanno rapidamente accelerato il passo negli Stati Uniti e in diversi altri paesi, ponendo le basi per la riapertura delle attività nei prossimi mesi. All’inizio di gennaio, i democratici statunitensi hanno preso il controllo del Senato vincendo entrambi i ballottaggi in Georgia e hanno lanciato il più grande piano di espansione fiscale mai visto in tempo di pace; hanno approvato una legge di stimolo fiscale da 1.900 miliardi di dollari, compresa una vasta gamma di pagamenti alle famiglie e agli Stati; ora, infine, stanno discutendo un pacchetto di infrastrutture da 3.000 miliardi di dollari. Nel frattempo, la Federal Reserve degli Stati Uniti (Fed) ha ribadito che, indipendentemente dall’entità dello stimolo fiscale, manterrà la sua posizione estremamente accomodante fino a quando la ripresa del mercato del lavoro non si sarà estesa alle categorie svantaggiate e l’inflazione non avrà superato il tasso prefissato per qualche tempo.
Con bilanci familiari già a livelli elevati e un’economia che ha finora dimostrato la sua capacità di recupero, crediamo che questo afflusso record di stimoli politici aumenti notevolmente le possibilità di un surriscaldamento dell’economia statunitense nel corso di questo e del prossimo anno. Il dibattito sulla reflazione, ancora latente tremesi fa, è ora entrato nel vivo. Il consenso poggia ancora sulla rassicurante visione ufficiale della Fed: le aspettative di inflazione rimarranno ben ancorate, le pressioni salariali si confermeranno moderate, il rimbalzo dell’inflazione sarà temporaneo e la Fed aggiusterà con gradualità le politiche una volta che avrà raggiunto i suoi obiettivi. Sarebbe fantastico, ma crediamo che ora sarebbe sconsiderato ignorare i rischi - il governo sta fornendo una quantità impressionante di stimoli a un’economia già in ripresa, in un momento nel quale i prezzi delle materie prime sono già in aumento, per effetto sia della ripresa globale che della contrazione dell’offerta causata dalla pandemia. Il rimbalzo dell’inflazione potrebbe superare le aspettative; se ciò accadrà e la politica resterà fortemente accomodante, le aspettative inflazionistiche potrebbero superare le previsioni della Fed. Nel frattempo, un aumento molto significativo del debito pubblico accentuerà l’incertezza macroeconomica.
I mercati obbligazionari hanno iniziato a ponderare alcuni di questi rischi. I rendimenti dei Treasury USA a 10 anni (UST) sono balzati verso l’alto, superando anche le nostre aspettative superiori a quelle consensuali, e la maggior parte degli analisti ha rivisto al rialzo le sue previsioni di fine anno. Per ora i rendimenti si sono stabilizzati, con i mercati in fase attendista, ma pensiamo che prevalgano ancora i rischi di un nuovo aumento, superiore al consenso, e un’esposizione contenuta alla duration rimane un elemento chiave della nostra strategia di investimento.

QUALI SONO I RISCHI?
Tutti gli investimenti comportano rischi, inclusa la possibile perdita del capitale. Il valore degli investimenti può subire rialzi e ribassi; di conseguenza, gli investitori potrebbero non recuperare l’intero ammontare del proprio investimento. I prezzi delle obbligazioni si muovono di norma in direzione opposta a quella dei tassi d’interesse. Di conseguenza, man mano che i prezzi delle obbligazioni detenute in un portafoglio d’investimento si adeguano a un aumento dei tassi d’interesse, il valore del portafoglio può diminuire. Il prezzo e il rendimento di un MBS risentirà delle fluttuazioni dei tassi d’interesse e dei rimborsi anticipati delle ipoteche. In periodi di calo dei tassi d’interesse, i rimborsi anticipati del capitale tendono ad aumentare, poiché i debitori rifinanziano le proprie ipoteche a tassi più bassi; gli investitori in MBS potrebbero pertanto essere obbligati a reinvestire il capitale rimborsato a tassi d’interesse più bassi, con una conseguente riduzione del reddito. AMBS può risentire di debitori che non pagano gli interessi e rimborsano il capitale alla scadenza. Le variazioni della solidità finanziaria di un MBS o del rating creditizio di un MBS possono influenzarne il valore. Gli investimenti esteri comportano rischi particolari quali fluttuazioni dei cambi, instabilità economica e sviluppi politici. Gli investimenti nei mercati emergenti implicano rischi più accentuati connessi con gli stessi fattori, oltre a quelli associati alle minori dimensioni dei mercati in questione, ai volumi inferiori di liquidità. Gli investimenti in industrie in rapida crescita, quali il settore tecnologico (storicamente volatile), possono determinare fluttuazioni dei prezzi più elevate, soprattutto nel breve termine, a causa della rapidità dei cambiamenti e dello sviluppo dei prodotti, nonché dei regolamenti governativi delle società che privilegiano i progressi scientifici o tecnologici. Le variazioni della solidità finanziaria di un emittente obbligazionario o del rating creditizio di un’obbligazione possono influenzarne il valore. I rendimenti elevati riflettono i maggiori rischi di credito associati ad alcuni titoli con rating inferiore detenuti nel portafoglio. I prestiti a tasso variabile e le obbligazioni societarie ad alto rendimento hanno un rating inferiore a investment grade e sono soggetti a un rischio di insolvenza più elevato, con conseguenti possibilità di perdita del capitale, un rischio che può acuirsi in un contesto di rallentamento dell’economia.
