CONTRIBUTORI

David Zahn, CFA, FRM
Head of European Fixed Income,
Portfolio Manager
United Kingdom

Karolina Grotowska
Fixed Income Sustainability Analyst,
Franklin Templeton Fixed Income Group
IN SINTESI
Insieme al cambiamento climatico, la perdita di biodiversità è diventata la principale sfida per la finanza sostenibile. Tuttavia, questa crisi non è stata affrontata con la stessa urgenza dalle autorità di regolamentazione e di governo, dalle imprese o dal settore finanziario. Riteniamo che nel 2022 gli sforzi concentrati sul cambiamento climatico dovrebbero essere indirizzati anche ad affrontare la sfida della biodiversità, poiché i due problemi sono interconnessi. Alla COP26 del 2021,1 la firma di una dichiarazione di impegno a salvare e preservare le foreste del nostro pianeta ha cementato l’importanza della biodiversità quale crisi gemella del cambiamento climatico. Gli impegni del settore pubblico e privato per frenare la perdita di biodiversità, come pure le dipendenze e l’impatto delle attività aziendali sulla natura, ci confermano che questo problema deve essere preso in considerazione nei portafogli.
In questa serie di articoli dal titolo “Affrontare la sfida della biodiversità” miriamo a descrivere il percorso intrapreso dalle istituzioni finanziarie per impegnarsi a preservare la biodiversità nei prossimi anni. Ogni articolo si concentrerà su aspetti diversi della lotta alla perdita di biodiversità, con l’obiettivo di maturare una comprensione della rilevanza della biodiversità e della sfida che la sua perdita pone per le istituzioni finanziarie.
Note a piè di pagina
- La 26a Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, comunemente chiamata COP26, si è svolta dal 21 ottobre 2021 al 12 novembre 2021.
Quali sono i rischi?
Tutti gli investimenti comportano rischi, inclusa la possibile perdita del capitale. Il valore degli investimenti può subire rialzi e ribassi, pertanto gli investitori potrebbero non recuperare l’intero ammontare del proprio investimento. I prezzi delle azioni subiscono rialzi e ribassi, talvolta estremamente rapidi e marcati, a causa di fattori che riguardano singole società, particolari industrie o settori o condizioni di mercato generali. I prezzi delle obbligazioni si muovono di norma in direzione opposta a quella dei tassi di interesse. Di conseguenza, a mano a mano che i prezzi delle obbligazioni si adeguano a un aumento dei tassi d’interesse, il prezzo delle azioni può diminuire. Agli investimenti in titoli esteri sono associati rischi particolari, inclusi rischi legati a sviluppi politici ed economici, pratiche di trading, disponibilità delle informazioni, fluttuazioni di tassi di cambio valute e mercati e politiche limitate.
I gestori di investimenti a impatto e/o basati su fattori ambientali, sociali e di governance (ESG) possono selezionare i titoli considerando fattori al di fuori delle tradizionali informazioni finanziarie, con conseguente possibile scostamento delle performance relative degli investimenti rispetto a quelle di altre strategie o dei parametri di riferimento generali di mercato, laddove tali settori o investimenti risultassero favoriti o penalizzati dal mercato. Inoltre, le strategie ESG possono fondarsi su alcuni criteri basati sui valori per eliminare le esposizioni rilevate in strategie simili o in parametri di riferimento generali di mercato, anche in questo caso con conseguente possibile scostamento delle performance relative degli investimenti.
