CONTRIBUTORI

Kasper Hanus, Ph.D.
Senior Sustainability Manager, Sustainability & Europe Fixed Income

Justyna Tasic, Ph.D.
Fixed Income Sustainability Manager
Sustainability & Europe Fixed Income

Agnieszka Chmura
Intern, Sustainability & Europe Fixed Income
Introduzione
Le obbligazioni tematiche urbane (green bond, social bond e sustainability bond, GSS) consentono agli investitori attenti all’impatto di finanziare direttamente progetti che affrontano le sfide più urgenti del nostro tempo e sviluppano una resilienza strategica a livello locale o regionale. Questi strumenti finanziari a destinazione vincolata assicurano che l’investitore contribuisca direttamente alle attività economiche sostenibili. Le obbligazioni legate alla sostenibilità (SLB) rapresentano un’altra possibilità per gli investitori attenti all’ambiente e alla società e possono essere considerate un finanziamento indiretto.
Spazio critico per il cambiamento ambientale e sociale
Oggi le aree urbane coprono solo il 3%1 della superficie terrestre, ma emettono più del 60% delle emissioni di gas serra e consumano il 78% dell’energia mondiale.2 Entro il 2050, si prevede che la popolazione urbana mondiale aumenterà dal 55% al 70%.3 A causa della crescita demografica, le aree urbane potrebbero subire un ulteriore afflusso di 2,5 miliardi di persone, concentrato per quasi il 90% in Asia e Africa.
Nel 2020, il mondo ha generato 2,24 miliardi di tonnellate di rifiuti solidi, pari a un’impronta di 0,79 chilogrammi per persona al giorno. Entro il 2050, si prevede che la produzione annuale di rifiuti aumenterà del 73% rispetto ai livelli del 2020 (fino a 3,88 miliardi di tonnellate)4 A produrne più della metà sono e saranno le aree urbane.5
Le città sono quindi parte del problema, in quanto contribuiscono pesantemente alle crisi del clima e della biodiversità, ma sono anche una parte fondamentale della soluzione. Le aree urbane sono luoghi ideali per realizzare un cambiamento rapido e su larga scala, grazie al loro capitale umano, sociale, economico, tecnologico e politico. Gli investitori esperti in materia ambientale, sociale e di governance (ESG) sono consapevoli di questa opportunità e utilizzano il loro capitale e la loro esperienza per accelerare i progressi in questo campo.
Quadro di mercato sulle obbligazioni GSS di città e regioni
Abbiamo analizzato i dati sulle obbligazioni urbane, definite come obbligazioni emesse dagli enti locali secondo lo schema di classificazione BCLASS di Bloomberg. Pertanto, definiamo le obbligazioni urbane come le emissioni di “Autorità locali (Classe 2)”, che comprendono il debito emesso direttamente dalle autorità locali e dalle entità che sono possedute in misura pari o superiore al 50% da una o più autorità locali. Nel mercato statunitense, rientrano in questa categoria le obbligazioni municipali imponibili, compresi i Build America Bonds (BAB). Le entità possedute in misura inferiore al 50% da un ente locale sono classificate all’interno dell’universo corporate pertinente.6
Note finali
- Fonte: Columbia Climate School, Earth Institute, luglio 2005.
- Fonte: Nazioni Unite, Azione per il clima, Inquinamento nelle città.
- Fonte: Nazioni Unite, Dipartimento per gli Affari economici e sociali, maggio 2018. Non vi è alcuna garanzia che un’eventuale stima, previsione o proiezione si realizzi.
- Fonte: Banca Mondiale, Gestione dei rifiuti solidi, 11 febbraio 2022.
- Fonte: Fondazione Ellen Macarthur.
- Fonte: Metodologia Bloomberg Barclays, aprile 2020.
QUALI SONO I RISCHI?
Tutti gli investimenti comportano rischi, inclusa la possibile perdita del capitale. Il valore degli investimenti può subire rialzi e ribassi; di conseguenza, gli investitori potrebbero non recuperare l’intero ammontare del proprio investimento. I prezzi delle obbligazioni si muovono di norma in direzione opposta a quella dei tassi di interesse. Di conseguenza, man mano che i prezzi delle obbligazioni detenute in un portafoglio si adeguano a un aumento dei tassi d’interesse, il valore del portafoglio può diminuire. Gli investimenti in obbligazioni di rating inferiore comportano un rischio più elevato di insolvenza e perdita del capitale. Le variazioni del rating di un’obbligazione o della solidità finanziaria o del merito di credito di un emittente, assicuratore o garante di obbligazioni possono influire sul valore del titolo. I titoli di debito e i prestiti a tasso variabile tendono ad avere un rating inferiore a investment grade. L’investimento in prestiti e titoli di debito a più alto rendimento, con rating inferiore e a tasso variabile è soggetto a un rischio di insolvenza più elevato, con conseguente possibilità di perdita del capitale, un rischio che può acuirsi in un contesto di rallentamento dell’economia. Gli interessi conseguiti sui prestiti a tasso variabile variano al variare dei tassi d’interesse vigenti. Pertanto, sebbene i prestiti a tasso variabile offrano un reddito da interessi più elevato quando i tassi d’interesse salgono, essi generano anche un reddito inferiore quando i tassi d’interesse scendono. Le strategie a gestione attiva possono registrare perdite qualora le valutazioni del gestore in termini di mercati, tassi d’interesse oppure attrattività, valori relativi, liquidità o potenziale apprezzamento di particolari investimenti operati per un portafoglio, si dimostrino errate. Non può esservi alcuna garanzia che le tecniche o le decisioni in materia di investimenti di un gestore generino i risultati desiderati.
Franklin Templeton e i nostri gestori di investimenti specializzati perseguono determinati obiettivi o capacità ambientali, di sostenibilità e di governance (ESG); tuttavia, non tutte le strategie sono gestite secondo obiettivi orientati all’“ESG”.
Le società e/o i case study citati in questo numero sono utilizzati a scopo puramente illustrativo; al momento non sono necessariamente detenuti investimenti da alcun portafoglio cui Franklin Templeton fornisce consulenza. Le informazioni fornite non costituiscono una raccomandazione o una consulenza finanziaria individuale per un titolo, una strategia o un prodotto d’investimento particolare e non costituiscono un’indicazione delle intenzioni di negoziazione di alcun portafoglio gestito da Franklin Templeton. Le performance passate non sono indicazione o garanzia di performance future.
