CONTRIBUTORI

Stephen Dover, CFA
Chief Market Strategist, Head of Franklin Templeton Institute
Introduzione
Dopo un primo semestre difficile per gli investitori di tutte le asset class, nel 2022 i mercati rimangono afflitti da numerose incertezze, in particolare per quanto concerne l’inflazione, i tassi d’interesse e la possibilità di una recessione. In vista della seconda metà dell’anno, i nostri team di gestione degli investimenti si sono riuniti per discutere delle opportunità per gli investitori alla ricerca di reddito. Di seguito riportiamo i punti salienti di queste conversazioni.
- “Questo contesto volatile ha prodotto anche diverse opportunità. Una di queste è rappresentata dai titoli obbligazionari di qualità superiore, in particolare quelli con una duration più lunga o una maggiore esposizione all’aumento dei tassi d’interesse. I prezzi delle obbligazioni hanno subito un calo senza precedenti, e i rendimenti che gli investitori possono ottenere oggi sono nettamente più alti rispetto ad appena sei o nove mesi fa.”
Ed Perks, Franklin Templeton Investment Solutions
- “Nell’ambito del credito corporate vi sono opportunità nelle imprese dotate di pricing power, visto l’attuale contesto inflazionistico. Riteniamo ragionevole mantenere una qualità del credito elevata, considerando la fase del ciclo in cui ci troviamo e le attuali difficoltà economiche.”
Brian Giuliano, Brandywine Global
- “I prestiti bancari, noti anche come leveraged loan, prestiti a tasso variabile o prestiti senior garantiti, tendono a offrire una buona copertura contro il rischio di tasso d’interesse.”
Reema Agarwal, Franklin Templeton Fixed Income
- “La crescita dei dividendi è un’ottima cosa nelle fasi di normalità, ma è assolutamente cruciale nei periodi di inflazione. L’inflazione erode il valore della moneta, ma la crescita dei dividendi aiuta a conservare il potere d’acquisto malgrado l’aumento del costo della vita.”
Michael Clarfeld, ClearBridge Dividend Strategy
- “In un certo senso, la gestione orientata al reddito fa parte della gestione della volatilità. Le società che hanno cash flow più prevedibili e dividendi più stabili sono tendenzialmente meno volatili. La chiave è investire in blue chip di alta qualità, che assicurano una maggiore crescita dei dividendi e una migliore tenuta delle distribuzioni nei periodi di difficoltà.”
Matt Quinlan, Franklin Equity Group
- “Gli asset infrastrutturali offrono una copertura contro l’inflazione poiché si adeguano ai contesti inflazionistici in modo ampiamente programmato, tramite la regolamentazione e i contratti.”
Shane Hurst, ClearBridge Investments
- “I precedenti storici suggeriscono che l’immobiliare privato può fornire un’efficace copertura dall’inflazione in virtù della sua capacità di generare un reddito regolare. I segmenti industriale e multi-family meritano oggi particolare attenzione.”
Tim Wang, Clarion Partners
Continua a leggere il nostro Global Investment Outlook di metà anno. Speriamo che sia di ispirazione a ragionare in chiave strategica in vista del resto dell’anno.

Stephen Dover, CFA
Chief Market Strategist,
Franklin Templeton Investment Institute
Contributors
QUALI SONO I RISCHI?
Tutti gli investimenti comportano rischi, compresa la possibile perdita del capitale. Il valore degli investimenti può subire rialzi e ribassi; di conseguenza, gli investitori potrebbero non recuperare l’intero ammontare del proprio investimento. Il posizionamento di uno specifico portafoglio può differire dalle informazioni qui presentate a causa di vari fattori, inclusi, ma non limitati a, allocazioni dal portafoglio core e specifici obiettivi di investimento, linee guida, strategia e restrizioni di un portafoglio. Non vi è alcuna garanzia che alcuna previsione, proiezione o stima sarà realizzata.I prezzi delle azioni subiscono rialzi e ribassi, talvolta estremamente rapidi e marcati, a causa di fattori che riguardano singole società, particolari industrie o settori o condizioni di mercato generali. I prezzi delle obbligazioni si muovono di norma in direzione opposta a quella dei tassi di interesse. Di conseguenza, a mano a mano che i prezzi delle obbligazioni detenute in un portafoglio d’investimento si adeguano a un aumento dei tassi d’interesse, il valore del portafoglio può diminuire. Gli investimenti esteri comportano rischi particolari quali fluttuazioni dei cambi, instabilità economica e sviluppi politici. Gli investimenti nei mercati emergenti, un segmento dei quali è costituito dai mercati di frontiera, implicano rischi più accentuati connessi con gli stessi fattori, oltre a quelli associati alle dimensioni minori dei mercati in questione, ai volumi inferiori di liquidità e alla mancanza di strutture legali, politiche, economiche e sociali consolidate a supporto dei mercati mobiliari. I rischi associati ai mercati emergenti sono generalmente amplificati nei mercati di frontiera poiché gli elementi summenzionati (oltre a vari fattori quali la maggiore probabilità di estrema volatilità dei prezzi, illiquidità, barriere commerciali e controlli dei cambi) sono di norma meno sviluppati nei mercati di frontiera. Gli investimenti nel settore delle risorse naturali comportano rischi particolari, quali una maggiore sensibilità a sviluppi economici e normativi sfavorevoli per il settore. I prezzi di tali titoli possono essere volatili, soprattutto nel breve periodo. I titoli immobiliari comportano rischi particolari, quali cali del valore degli immobili e una maggiore sensibilità a sviluppi economici e normativi avversi che influenzano il settore. I titoli immobiliari comportano rischi particolari, quali cali nel valore dell’immobiliare e una maggiore sensibilità a sviluppi economici e normativi avversi che influenzano il settore. Gli investimenti alternativi comprendono private equity, materie prime, fondi hedge e immobiliare. Possono essere difficili da vendere tempestivamente o a un prezzo ragionevole. Può essere difficile ottenere informazioni attendibili sul loro valore. Il valore dei contratti derivati dipende dal rendimento di un’attività sottostante. Un piccolo cambiamento del valore del sottostante può provocare un cambiamento notevole in quello del derivato, che può risultare in guadagni o perdite superiori all’importo originale dell’investimento. Le strategie a gestione attiva possono registrare perdite qualora le valutazioni del gestore in termini di mercati, tassi d’interesse oppure attrattività, valori relativi, liquidità o potenziale apprezzamento di particolari investimenti operati per un portafoglio, si dimostrino errate. Non può esservi alcuna garanzia che le tecniche o le decisioni in materia di investimenti di un gestore generino i risultati desiderati. La diversificazione non garantisce utili né protegge contro il rischio di perdite.
