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Introduzione

La pandemia COVID-19 ha inferto all’economia globale un duro colpo, più grave e prolungato di quanto molti si aspettassero inizialmente. I nostri professionisti degli investimenti confermano l’ottimismo sulla ripresa del secondo semestre di quest’anno, ma sono meno convinti che assisteremo a un marcato rimbalzo a “V”. I nostri senior leader illustrano le loro riflessioni sull’attuale panorama degli investimenti, comprese le prossime elezioni negli Stati Uniti, e indicano i rischi e le opportunità potenziali che rilevano.

Punti principali

  • Molte economie hanno probabilmente superato il punto più basso. Nonostante l’elevato grado di incertezza, riteniamo che le aspettative scontino ormai la reale portata dei danni economici subiti. Tuttavia, il ritmo della ripresa rimane più incerto del solito.
     
  • Ci aspettiamo molteplici fasi di rally e correzioni sui mercati finanziari prima di vedere attecchire una ripresa sostenibile tra molti mesi. Fino a quel momento, ci stiamo concentrando su alcune aree di valore selezionate nel contesto della fase uno, tra le quali un gruppo selezionato di mercati emergenti e degli asset del tipo ‘rifugio sicuro’ dei mercati sviluppati.
     
  • Potremmo assistere alla recessione più acuta e potenzialmente più breve nella storia degli Stati Uniti. Il nostro scenario di base presuppone reazioni ponderate, che elaborino conclusioni basate sui dati, anziché sulle emozioni. Nel complesso, riteniamo che sia il momento di essere attivi come investitori. A nostro parere, al momento nessun asset merita una raccomandazione d’acquisto univoca.
     
  • La quantità di stimoli che abbiamo visto in risposta a questa crisi è senza precedenti; l’insieme delle risposte fiscali, monetarie e politiche alla crisi globale hanno portato a inondare il mondo di liquidità. Una quota notevole di tale liquidità si è riversata nelle borse, spiegando l’attuale contesto di ascesa dei mercati.
     
  • La necessità di prendere decisioni che garantiscano il costante sostegno pubblico alle famiglie come pure alle imprese è complicata dalle imminenti elezioni. A causa del clima politico di estrema tensione che caratterizza oggi gli Stati Uniti, la politica di lungo periodo può risultare difficilmente attuabile ove favorisca un partito sugli altri. Per gli investitori, la disuguaglianza e il populismo accrescono poi il rischio di un aumento delle aliquote fiscali e della vigilanza normativa, specie in settori chiave come la tecnologia.
     
  • La discussione sui fattori ESG sta cambiando durante la pandemia, con una maggiore concentrazione sull’impatto sociale delle politiche. Molti governi supportano l’occupazione, mentre le società sono più consapevoli dei rischi per la reputazione connessi ai licenziamenti. I fattori ESG sono diventati più importanti, con le società che li considerano critici per una performance sostenibile dell’attività. Secondo noi, questo “delta” di un miglioramento ESG nei mercati emergenti è un ulteriore elemento a favore delle prospettive secolari per l’asset class mentre il mondo riemerge da questa crisi.
     

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