CONTRIBUTORI

Max Gokhman, CFA
Deputy Chief Investment Officer
Franklin Templeton Investment Solutions

Tom Nelson, CFA, CAIA
Head of Market Strategy
Franklin Templeton Investment Solutions

Miles Sampson, CFA
Head of Asset Allocation Research,
Franklin Templeton Investment Solutions
Sintesi
Nelle Views sull’allocazione di questo mese, adottiamo una view positiva sugli asset rischiosi in vista dell’ultimo trimestre del 2025, bilanciando le elevate valutazioni dei titoli azionari con un quadro macroeconomico complessivamente favorevole, fondamentali aziendali robusti e un allentamento della politica monetaria.
L’intensità del rally azionario globale in corso ha colto di sorpresa numerosi attori di mercato, poiché i titoli hanno registrato performance eccellenti, senza curarsi dell’incertezza sui dazi, dei timori legati all’inflazione e della debolezza del mercato del lavoro.
Un progresso così vigoroso solleva inevitabilmente timori di irrazionale esuberanza, in particolare quando si tratta di investitori retail. Tuttavia, preferiamo adottare un approccio più misurato, esaminando il contesto macroeconomico e societario sottostante alla ricerca di segnali di debolezza.
Dalla nostra analisi emerge un quadro complessivamente favorevole per gli asset rischiosi, in cui il miglioramento dell’attività d’impresa e una solida crescita economica hanno gettato le basi per un’ottima stagione degli utili nel secondo trimestre. L’allentamento della politica monetaria in un contesto di crescita costante ha ulteriormente rafforzato lo slancio del mercato azionario.
In un’ottica multi-asset, controbilanciamo questa visione accentuando la nostra cautela sul comparto obbligazionario.
Temi macro alla base delle nostre view
Un quadro di crescita resiliente
- Gli indicatori economici anticipatori dimostrano resilienza, trainati dalla forte crescita dei servizi.
- Dalle indagini prospettiche emerge una diminuzione del recente pessimismo e le revisioni delle stime sugli utili sono migliorate.
- Una maggiore chiarezza sulla politica commerciale statunitense ha sostenuto il sentiment, ma stiamo monitorando le dinamiche del mercato del lavoro per cogliere ulteriori segnali di debolezza.
Prospettive di inflazione bilanciate
- Nella maggior parte delle economie avanzate, l’inflazione si attesta ancora oltre i target fissati dalle banche centrali. Prevediamo che l’inflazione, influenzata dai dazi, rimarrà persistente fino alla fine di quest’anno.
- Le aziende statunitensi stanno attualmente assorbendo le pressioni inflazionistiche indotte dai dazi comprimendo i margini. Prevediamo un ulteriore impatto significativo sull’inflazione dei beni core.
- L’inflazione nel settore terziario è però diminuita, beneficiando di costi abitativi inferiori, e dovrebbe controbilanciare le tensioni in altri ambiti.
Politiche orientate al supporto
- Ci aspettiamo che la Federal Reserve (Fed) adotterà una strategia più accomodante sui tassi di interesse, ma consideriamo le attese del mercato eccessive a fronte di prospettive di inflazione bilanciate.
- Anche se si percepisce un’influenza da parte della politica, crediamo che il Federal Open Market Committee (FOMC) manterrà un approccio obiettivo alla politica monetaria.
- La politica fiscale delle principali economie, come Stati Uniti e Germania, è diventata un fattore determinante per l’andamento dei prezzi degli asset, particolarmente per quanto riguarda la legge di bilancio statunitense.
Temi di posizionamento del portafoglio
Responsabilmente rialzisti
- Diverse importanti banche centrali stanno attualmente allentando le politiche monetarie in un contesto di economie in crescita, fornendo così un sostegno agli asset rischiosi.
- Revisioni degli utili e guidance positive riflettono fondamentali societari robusti, sostenendo lo slancio del mercato azionario.
- Nonostante il recente rally azionario, il sentiment rimane sorprendentemente neutrale. Anche il posizionamento rimane contenuto, lasciando margini per incrementare il rischio.
Diversificazione del rischio azionario
- Confermiamo la nostra view positiva sui titoli large-cap statunitensi rispetto ai titoli small cap. Utili solidi e un rinnovato entusiasmo per l’intelligenza artificiale (IA) orientano la nostra strategia.
- Rivediamo al rialzo la nostra valutazione sull’azionario cinese, in scia al rally tecnologico e ai trend positivi legati all’IA che stanno spingendo i mercati. Un contributo viene anche dalla vivacità del segmento retail.
- Confermiamo la nostra view positiva sulle azioni canadesi, aiutate da un miglioramento delle prospettive per le materie prime. Per quanto riguarda gli altri mercati, confermiamo la nostra valutazione negativa sulle azioni giapponesi.
Sottopeso sui titoli di Stato
- Riteniamo che le aspettative del mercato circa un allentamento monetario da parte della Fed siano alquanto ottimistiche. Tale situazione continua a esercitare pressioni rialziste sui rendimenti a lunga scadenza, riducendo la nostra preferenza per la duration statunitense.
- I timori per la sostenibilità dei conti pubblici hanno spinto al rialzo i premi a termine dei Treasury statunitensi (UST), aumentando la possibilità di uno squilibrio tra domanda e offerta.
- Nell’obbligazionario preferiamo la duration dei Gilt britannici e dei titoli di Stato canadesi, in un contesto di mercati del lavoro deboli.
QUALI SONO I RISCHI?
Tutti gli investimenti comportano rischi, inclusa la possibile perdita del capitale.
I titoli azionari sono soggetti a fluttuazioni dei prezzi e possibile perdita del capitale. Le società ad alta capitalizzazione possono perdere il favore degli investitori a seconda delle condizioni economiche e di mercato. Le azioni a bassa e media capitalizzazione comportano una volatilità e rischi maggiori rispetto alle azioni ad alta capitalizzazione.
I titoli obbligazionari comportano rischi legati a tassi d’interesse, di credito, di inflazione e rischi di reinvestimento, oltre alla possibile perdita del capitale. Quando i tassi d’interesse salgono, il valore dei titoli obbligazionari scende. Le variazioni del rating di un’obbligazione o della solidità finanziaria o del merito di credito di un emittente, assicuratore o garante di obbligazioni possono influire sul valore del titolo. Le obbligazioni ad alto rendimento e basso rating (high yield) comportano una maggiore volatilità dei prezzi, una liquidità scarsa e il rischio di insolvenza.
L’asset allocation fra strategie, asset class e investimenti diversi potrebbe dimostrarsi svantaggiosa o non generare i risultati auspicati. Una strategia che investe nelle imprese di un paese o una regione specifici può essere soggetta a una maggiore volatilità rispetto a una strategia con una più ampia diversificazione geografica.
Gli investimenti legati a materie prime sono soggetti a rischi aggiuntivi quali la volatilità degli indici di materie prime, la speculazione degli investimenti, i tassi di interesse, le condizioni meteo ed evoluzioni del regime fiscale nonché normativo.
Gli investimenti internazionali sono soggetti a rischi speciali, tra cui fluttuazioni valutarie e incertezze sociali, economiche e politiche, che potrebbero aumentare la volatilità. Tali rischi sono amplificati nei mercati emergenti. Gli investimenti in Cina sono soggetti a maggiori livelli di rischio normativo rispetto ad alti paesi in ragione dell’elevata partecipazione del governo nell’attività economica.
Rispetto alle società quotate in borsa, le società a capitale privato presentano sfide specifiche e comportano rischi aggiuntivi, come ad esempio la mancanza di informazioni disponibili e in generale una liquidità piuttosto scarsa.
La gestione attiva non assicura guadagni né protegge dai ribassi del mercato. La diversificazione non garantisce utili, né protegge contro una perdita.
WF: 7028308
