CONTRIBUTORI

Tony Davidow, CIMA®
Senior Alternatives Investment Strategist
Franklin Templeton Institute
Dopo la crisi finanziaria globale (GFC) del 2008, in cui le banche hanno distolto l’attenzione dalle opportunità di finanziamento di piccola e media entità, i gestori di crediti privati si sono fatti avanti per occupare il posto rimasto vuoto, innescando una straordinaria crescita di questa asset class. Come illustrato dai dati che seguono, tra il 2009 e il 2022 il credito (debito) privato è andato incontro a una marcata espansione, con una crescita diversificata tra prestiti diretti, mezzanini e distressed.
Capitale di debito privato raccolto (miliardi di USD) per tipologia
Al 31 dicembre 2022

Fonte: Pitchbook, al 31 dicembre 2022. I rendimenti passati non sono indicazione o garanzia di risultati futuri.
Il credito privato è un’allocazione in crescita per istituzioni e family office grazie ai suoi interessanti rendimenti corretti per il rischio, all'elevato potenziale di reddito e alla copertura dall'inflazione.1 Inoltre, grazie all'innovazione dei prodotti, questa asset class è ora disponibile per un gruppo più ampio di investitori, con minimi inferiori e caratteristiche più flessibili. Si stima che la maggior parte del credito privato sia a tasso variabile e il settore ha generato rendimenti positivi nel 2022, in quanto i tassi cedolari si sono adeguati agli aumenti dei tassi d’interesse.2
Vediamo un parallelismo con il contesto di mercato post crisi finanziaria globale, in cui il credito privato ha riempito il vuoto lasciato dalle banche tradizionali. Nello scenario che seguirà al crollo della Silicon Valley Bank, i gestori di crediti privati saranno nella giusta posizione per ottenere prezzi, condizioni e covenant favorevoli. Negli ultimi anni, con la crescente concorrenza per il flusso di operazioni, si è assistito a un aumento delle transazioni "covenant-lite". Ora i gestori di crediti privati hanno la possibilità di negoziare termini e pattuizioni migliori.
In prospettiva, prevediamo una maggiore dispersione dei rendimenti tra i gestori esperti, in grado di destreggiarsi in un contesto difficile, e quelli che hanno investito solo in un contesto monetario facile, con bassi tassi di default. Anche se le insolvenze dovessero aumentare, riteniamo che i gestori esperti, con i loro team di workout, dovrebbero essere in grado di rinegoziare le condizioni.
Nel mercato di oggi i gestori di crediti privati possono essere più selettivi nell'impiego del capitale. Come dopo la crisi finanziaria globale, le attuali condizioni creditizie restrittive fanno adesso oscillare il pendolo a favore dei prestatori. I gestori esperti dovrebbero essere in grado di affrontare efficacemente queste condizioni difficili nel tentativo di generare risultati favorevoli.
- Fonti: CAIA Association e Preqin. 2022 UBS Global Family Office Report. Redatto da FT Capital Markets Insights Group. Il credito privato è rappresentato dall’indice Cliffwater Direct Lending al 30 settembre 2022, integrato con il Credit Suisse Leveraged Loan Index prima del gennaio 2005.
- Fonte: Pitchbook Private Debt Report, 2022.
QUALI SONO I RISCHI?
Tutti gli investimenti comportano rischi, inclusa la possibile perdita del capitale. Il valore degli investimenti può subire rialzi e ribassi; di conseguenza, gli investitori potrebbero non recuperare l’intero ammontare del proprio investimento. I prezzi delle azioni subiscono rialzi e ribassi, talvolta estremamente rapidi e marcati, a causa di fattori che riguardano singole società, particolari industrie o settori o condizioni di mercato generali. I prezzi delle obbligazioni si muovono di norma in direzione opposta a quella dei tassi di interesse. Di conseguenza, man mano che i prezzi delle obbligazioni detenute in un portafoglio d’investimento si adeguano a un aumento dei tassi d’interesse, il valore del portafoglio può diminuire.
L’investimento in società private comporta una serie di rischi significativi, per esempio: possono avere risorse finanziarie limitate e non essere in grado di far fronte alle obbligazioni derivanti dai loro titoli di debito, al che può aggiungersi un deterioramento del valore di eventuali garanzie collaterali e una riduzione della probabilità di realizzare le garanzie eventualmente ottenute in relazione all’investimento; hanno una storia operativa più breve, linee di prodotti più ristrette e quote di mercato più piccole rispetto alle società più grandi, che tendono a renderle più vulnerabili alle azioni dei concorrenti e alle mutevoli condizioni di mercato, nonché alle recessioni economiche generali; hanno maggiori probabilità di dipendere dal talento dei suoi gestori e dall’impegno di un piccolo gruppo di persone; pertanto, la morte, l’invalidità, le dimissioni o il licenziamento di una o più di queste persone potrebbe avere un impatto negativo rilevante sulla società in portafoglio e, di riflesso, sull’investimento; generalmente hanno risultati operativi meno prevedibili, possono di volta in volta essere coinvolte in controversie legali, possono essere impegnate in attività in rapida evoluzione con prodotti soggetti a un sostanziale rischio di obsolescenza, e possono richiedere un capitale aggiuntivo consistente per sostenere le loro operazioni, finanziare l’espansione o mantenere la loro posizione competitiva.
