Anteprima:
I rendimenti obbligazionari aumentano mentre l’inflazione scende
Una delle nostre previsioni macroeconomiche chiave per il 2023 riguardava il fatto che l’inflazione statunitense scendesse verso l’obiettivo del 2% stabilito dalla Federal Reserve (Fed). E sembra che questo auspicio si stia realizzando, con l’indice core dei prezzi al consumo (CPI) che ha registrato un aumento medio dello 0,2% mese su mese negli ultimi tre mesi, equivalente a un tasso annualizzato del 2,4%. Ci aspettiamo che questa tendenza continui nei prossimi mesi. L’anno scorso in questo periodo l’inflazione core era superiore al 6%.
L’impatto dell’inasprimento della politica monetaria è stato silenziato o posticipato?
Il quadro degli investimenti di Brandywine Global si basa sull’idea che movimenti ampi dei rendimenti obbligazionari e delle valute creino reazioni economiche che, fondamentalmente, conducono a mean reversion cicliche. Finora, l’economia statunitense e i mercati azionari, creditizi e immobiliari hanno resistito molto bene all’aumento di 250 punti base (bps) dei rendimenti reali statunitensi a 10 anni decisi negli ultimi 18 mesi.
Valutare il tempo che intercorre tra l’inasprimento monetario e il suo impatto sulla crescita è difficile in un contesto economico più “normale”. Ed è particolarmente complesso nel ciclo economico attuale, che ha visto una combinazione di forti oscillazioni monetarie e fiscali, variazioni dei consumi legate al COVID e interruzioni delle forniture, oltre a shock legati ai prezzi delle materie prime in stile anni ‘70. Stimare l’impatto di ogni singolo shock e in che misura tali shock si amplificano o si compensano tra loro è particolarmente complicato.
Implicazioni sulla strategia
Ci sono valide argomentazioni a favore di posizioni lunghe sui titoli obbligazionari statunitensi. L’inflazione core sembra sulla buona strada per raggiungere l’obiettivo del 2% stabilito dalla Fed. Il mercato del lavoro si sta riequilibrando rapidamente, e questo dovrebbe portare a un rallentamento dell’incremento delle retribuzioni. La crescita globale sta aumentando, guidata da Cina ed Europa. Anche se la crescita statunitense si è dimostrata resiliente finora, ci aspettiamo che rallenti per effetto della politica monetaria. I rendimenti reali statunitensi sono elevati rispetto alla tendenza di crescita del PIL. I titoli a obbligazionari sono interessanti rispetto alle azioni, con i rendimenti delle obbligazioni statunitensi investment grade che hanno superato gli utili per azione statunitensi stimati per la prima volta in 20 anni, sulla base dell’indice Bloomberg U.S. Corporate Bond rispetto all’indice S&P 500.
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QUALI SONO I RISCHI?
La performance passata non costituisce una garanzia di risultati futuri. Va ricordato che non è possibile investire direttamente in un indice. I rendimenti degli indici non gestiti non tengono conto di commissioni, spese od oneri di vendita.
I titoli azionari sono soggetti a fluttuazioni dei prezzi e possibile perdita del capitale. I titoli obbligazionari comportano rischi legati a tassi d’interesse, di credito, di inflazione e rischi di reinvestimento, oltre alla possibile perdita del capitale. Quando i tassi d’interesse salgono, il valore dei titoli obbligazionari scende. Gli investimenti internazionali comportano rischi particolari quali fluttuazioni dei cambi, incertezze sociali ed economiche e incertezze politiche che possono far aumentare la volatilità. Tali rischi sono amplificati nei mercati emergenti. Materie prime e valute sono più rischiose, comportando rischi che includono le condizioni di mercato, politiche, regolamentari e naturali, e possono non essere idonee per tutti gli investitori.
I Treasury USA (UST) sono obbligazioni di debito dirette emesse e garantite dalla piena fiducia e dal credito del governo degli Stati Uniti. Il governo degli Stati Uniti garantisce il capitale e i pagamenti di interessi sui Treasury USA quando i titoli sono detenuti fino alla scadenza. A differenza dei Treasury USA, i titoli di debito emessi dalle agenzie federali e da enti paragovernativi e gli investimenti associati possono essere garantiti, ma non obbligatoriamente, dalla piena fiducia e dal credito del governo degli Stati Uniti. Anche quando il governo degli Stati Uniti garantisce il capitale e i pagamenti di interessi sui titoli, tale garanzia non si applica a perdite risultanti da cali del loro valore di mercato.

