CONTRIBUTORI

Ben Russon, CFA
Lead Portfolio Manager & Research Analyst
Martin Currie
Elementi chiave da ricordare:
- Nonostante le notizie negative che la riguardano, l’economia britannica si sta dimostrando resiliente, considerando che i consumatori continuano ad attingere alle eccedenze dei risparmi e il mercato del lavoro è ancora sano.
- I bilanci delle società britanniche sono solidi e le valutazioni delle azioni allettanti.
- Per molti investitori internazionali le azioni del Regno Unito sono ancora interessanti, considerando che la sterlina resta a minimi storici.
- Preferiamo le azioni di società britanniche di qualità elevata, che distribuiscono dividendi e che riteniamo possano offrire flussi di reddito resilienti e in crescita.
L’economia del Regno Unito si dimostra resiliente
L’anno scorso le economie globali, e in effetti i mercati azionari, avevano iniziato a lottare con l’aumento dell’inflazione e i rialzi dei tassi d’interesse che destavano preoccupazioni per recessioni e volatilità del mercato. Nell’autunno 2022, la fiducia dei consumatori e le vendite al dettaglio nel Regno Unito sono crollate drasticamente.
Ciò è avvenuto più o meno in concomitanza con la presentazione da parte dell’amministrazione di breve durata di Liz Trust di un mini-bilancio disastroso, che aveva causato caotici cambiamenti dei prezzi degli asset britannici. Sebbene il sentiment negativo nei confronti degli asset e della valuta britannica abbia toccato il punto più basso a settembre-ottobre, nei media continuano ad abbondare notizie negative relative all’economia, il mercato azionario e lo scenario politico del paese. Molti investitori internazionali sono ancora riluttanti a considerare gli asset britannici.
Da parte nostra abbiamo trovato varie opportunità verso la fine del 2022, quando il sentiment del mercato è diventato molto negativo. Siamo convinti che se gli investitori mantengono i nervi saldi e conservano le loro partecipazioni in titoli e settori del Regno Unito legati all’economia domestica, la fiducia dei consumatori e la spesa retail, il miglioramento delle condizioni porterà a opportunità di valore.
Inoltre, benché le prospettive per il 2023-2024 siano ancora difficili, la svolta per l’economia del paese sta smentendo le previsioni più cupe e si sta dimostrando più resiliente di quanto temuto inizialmente. Di conseguenza i prezzi delle azioni del Regno Unito si sono gradualmente ripresi, e anche la sterlina si è rafforzata. La variazione della valuta britannica è una valida misura del sentiment nei confronti del paese.
Il motivo principale della performance dell’economia, che sta andando meglio del previsto, è correlato alla forza attuale del mercato del lavoro, dove la disoccupazione è ai minimi storici, mentre le offerte di lavoro sono ancora abbondanti, viste le difficoltà dei datori di lavoro nel reperire il personale necessario.
Forza attuale del mercato del lavoro nel Regno Unito
Tassi di occupazione e disoccupazione (%)
2008-2022

Fonte: ONS al 31 dicembre 2022.
Un altro fattore da considerare si riferisce alle eccedenze di risparmi accumulate durante la pandemia, che costituiscono un utile cuscinetto per la spesa e aiutano le famiglie ad affrontare e superare un contesto di aumento dell’inflazione.
Le azioni del Regno Unito restano interessanti
In base alla nostra analisi, le azioni del Regno Unito sono interessanti per vari motivi. Primo, i bilanci delle società appaiono abbondantemente in buona salute, nonostante le prospettive incerte per l’economia. Nei periodi passati di debolezza dell’economia, non sempre questo è successo.
Considerando tutti i settori del mercato, a parte i titoli finanziari, il debito societario è a livelli molto gestibili. Ciò significa che le società sono in buona posizione per assorbire costi finanziari in aumento (con i rialzi dei tassi d’interesse) senza eccessivi turbamenti per le loro metriche finanziarie. Non ci sembra che vi sia un’eccessiva necessità di emissioni di diritti distressed o aumenti di capitale di emergenza, tutte attività che potremmo aver visto in precedenti periodi di svolte negative dell’economia.
Secondo, riteniamo che con un coefficiente prezzo/utili (P/E) intorno a 11x il mercato azionario del Regno Unito sia interessante su base storica.1 Nella nostra analisi, la valutazione del mercato azionario britannico ci sembra anche più interessante rispetto ai peer internazionali, con un P/E a 12 mesi prospettico del MSCI UK Index al livello più basso della sua fascia storica rispetto a quello del MSCI World Index.2
Le azioni del Regno Unito sono relativamente poco costose
P/E (prezzo/utile) del MSCI UK rispetto al MSCI World
31 marzo 1996-29 marzo 2023

Fonte: Bloomberg al 30 marzo 2023.
Terzo, nonostante il notevole progresso della sterlina britannica verso la parità con il dollaro statunitense, di cui hanno parlato l’anno scorso esperti del mercato, la valuta è ancora nel segmento più basso della fascia storica. Unita alle summenzionate valutazioni interessanti, questa situazione rende ancora più convincenti gli asset britannici per i compratori internazionali.
La debolezza della sterlina britannica (GBP) presenta opportunità
GBP vs USD
4 maggio 2000-4 maggio 2023

Source: Bloomberg as at 4 May 2023.
Abbiamo visto susseguirsi una serie ininterrotta di fusioni e acquisizioni, considerando che compratori internazionali, private equity e venture capitalist hanno continuato ad acquisire asset britannici. Riteniamo che questo trend persisterà per tutto il 2024.
Il settore bancario è stato recentemente sotto i riflettori a causa delle turbolenze nel settore bancario statunitense legate al fallimento della Silicon Valley Bank, tra gli altri. Il settore bancario britannico tuttavia è strutturato in modo molto diverso da quello statunitense, che è composto da varie migliaia di banche regionali soggette a una regolamentazione relativamente “leggera”.
Detto ciò, siamo convinti che la crisi delle banche statunitensi porterà presumibilmente a un aumento della vigilanza regolamentare e criteri più restrittivi per la concessione di prestiti in entrambi i paesi, che prevedibilmente influirà sulla creazione di credito e alla fine avrà un impatto sulla crescita economica. Sappiamo bene che qualsiasi intervento regolamentare o pressione politica per modificare le azioni delle banche potrebbe minare i fattori macro positivi emersi quest’anno.
Negli ultimi 15 anni circa, con i tassi d’interesse prossimi allo zero, per le banche era difficile realizzare qualsiasi margine d’interesse netto di rilievo tra tassi di deposito e tassi di concessione dei prestiti, ossia la spina dorsale degli utili nel settore. A fronte di questo scenario, non sorprende che i prezzi delle azioni bancarie si siano praticamente bloccati e dal nostro punto di vista non abbiano rappresentato opportunità d’investimento interessanti. Se, come sembra probabile, siamo nelle fasi iniziali del contesto di tassi d’interesse più alti, le prospettive per il settore sono cambiate. Siamo passati pertanto a riconsiderare cautamente gli aspetti più interessanti di certi nomi in quest’area che distribuiscono dividendi.
Concentrazione su opportunità
In base a tutti i suddetti motivi, siamo convinti che questo sia un buon momento per mantenere, ed eventualmente irrobustire, l’esposizione alle azioni del Regno Unito. Nel contesto attuale, manterremo un approccio coerente all’investimento, continuando a concentrarci sulla valutazione.
Preferiamo azioni di società britanniche di ottima qualità e che distribuiscono dividendi, che a nostro avviso possono offrire flussi di reddito resilienti e in crescita. In base alla nostra analisi, le azioni del Regno Unito offrono un premio di rendimento interessante rispetto ad altri mercati sviluppati.
Infine, siano convinti che la società britanniche, i cui proventi sono generati in buona parte all’estero, siano in buona posizione per beneficiare di una potenziale svolta dell’economia globale.
- Fonte: Berenberg, “Signs for Optimism,” 12 luglio 2022.
- Fonti: Datastream, JPMorgan, Bloomberg Finance L.P. al 5 settembre 2022. Non vi è alcuna garanzia che un’eventuale stima, proiezione o previsione si realizzi. Gli indici non sono gestiti e non si può investire direttamente in un indice. Importanti comunicazioni del fornitore dei dati e i termini sono disponibili sul sito web www.franklintempletondatasources.com.
Quali sono i rischi?
Tutti gli investimenti comportano rischi, inclusa la possibile perdita del capitale. Il valore degli investimenti può subire rialzi e ribassi; di conseguenza, gli investitori potrebbero non recuperare l’intero ammontare del proprio investimento.
I prezzi delle azioni subiscono rialzi e ribassi, talvolta estremamente rapidi e marcati, a causa di fattori che riguardano singole società, particolari industrie o settori o condizioni di mercato generali.
Gli investimenti esteri comportano rischi particolari quali fluttuazioni dei cambi, instabilità economica e sviluppi politici. Le società più piccole e nuove possono essere particolarmente sensibili alle mutevoli condizioni economiche. Le loro prospettive di crescita sono più incerte rispetto a quelle di aziende di maggiori dimensioni e più consolidate, e possono risultare volatili.
Le strategie a gestione attiva possono registrare perdite qualora le valutazioni del gestore in termini di mercati, tassi d’interesse oppure attrattività, valori relativi, liquidità o potenziale apprezzamento di particolari investimenti operati per un portafoglio, si dimostrino errate. Non può esservi alcuna garanzia che le tecniche o le decisioni in materia di investimenti di un gestore generino i risultati desiderati.
