Anteprima
Certe tendenze globali generali dell’inflazione e dei tassi d’interesse sono state chiare fin dall’inizio della pandemia. In molti paesi, compresi gli Stati Uniti, l’inflazione è salita (spesso drasticamente) dando il via a un ciclo di rialzo dei tassi d’interesse. Di conseguenza i tassi reali sono saliti e quest’irrigidimento della politica monetaria della banca centrale ha portato a un’inflazione che attualmente tende al ribasso in un ampio range di paesi. Vi è un’eccezione di rilievo a questi trend globali: il Giappone. La Bank of Japan (BoJ) finora ha ostinatamente mantenuto il suo tasso di riferimento intorno allo 0%, anche quando l’inflazione ha continuato a salire gradualmente. Pertanto i tassi reali in Giappone sono rimasti negativi, e lo sono diventati sempre più di pari passo con il rialzo dell’inflazione.
Vi è un motivo per cui questa politica potrebbe essere ragionevole per il Giappone anche oggi, visto che il paese ha dovuto affrontare un’inflazione bassa, o deflazione, ormai da un paio di decenni. I politici potrebbero voler avere fiducia riguardo all’evoluzione futura prevista per l’inflazione, prima di abbandonare l’impostazione accomodante mantenuta da tempo.
Questo documento esamina un problema cruciale a tale riguardo: Il Giappone si è lasciato alle spalle i decenni di inflazione bassa?
Sintesi
- Dopo lo scoppio di una bolla dei prezzi degli asset all’inizio degli anni Novanta, il Giappone ha attraversato un periodo di sofferenza, noto come “i decenni perduti.” Questi sono stati contraddistinti da una bassa inflazione o deflazione, accompagnata da un ristagno della crescita nominale e dei salari. L’eredità di questo periodo persiste ancora oggi, con il Giappone che continua a seguire una politica monetaria ultra-accomodante per paura che l’inflazione attuale (relativamente elevata) non sia sostenibile.
- La nostra view è tuttavia che il Giappone stia uscendo decisamente dalla stagnazione che ha contraddistinto i decenni perduti. Siamo convinti che le politiche implementate con l’”Abenomics” fin dal 2013 siano state fondamentali affinché questo avvenisse. Queste politiche abbracciavano una combinazione di politica monetaria espansionistica, politica fiscale stimolatrice, e riforme strutturali (comprese riforme della corporate governance e del mercato del lavoro) intese ad avviare il paese verso una crescita maggiore. In effetti siamo convinti che i cambiamenti strutturali ai quali stiamo assistendo in Giappone rappresentino una frattura così decisiva rispetto agli ultimi decenni da poter essere considerati uno shock positivo simile alla Restaurazione Meiji, che introdusse l’era del Giappone moderno.
- I benefici incipienti di un miglioramento della crescita e dell’inflazione derivanti da queste politiche ricevettero, forse ironicamente, un impulso ulteriore dagli shock di questi ultimi anni, dovuti alla pandemia di COVID-19 e la guerra Russia-Ucraina.
- Le problematiche derivanti da questi fattori per le catene di fornitura hanno fatto salire i prezzi delle importazioni in Giappone e alimentato ulteriormente le pressioni emergenti dell’inflazione, che da allora in poi sono state rafforzate da una crescita dei salari tra le più forti da vari decenni a questa parte. Riteniamo che la restrizione del mercato del lavoro e le nuove modalità per stabilire salari e prezzi stiano creando la scena per un aumento costante dell’inflazione.
- Intanto le ramificazioni geopolitiche degli eventi avvenuti negli ultimi anni hanno visto il Giappone posizionarsi come un beneficiario del trend di reshoring globale, nel quale la rilocalizzazione dell’investimento nel paese dovrebbe sostenere il miglioramento tendenziale della crescita a seguito di riforme strutturali. La nostra view è che l’ubicazione geografica del Giappone, la sua posizione nell’alleanza per la sicurezza occidentale e i suoi vantaggi in aree quali la robotica, servano tutti a fare del paese una destinazione interessante per il reshoring.
- Di conseguenza siamo convinti che per il Giappone stia iniziando un nuovo decennio di crescita sostenibile e inflazione, nel quale si sta affermando un ciclo virtuoso di reflazione.
- Come sempre, le nostre prospettive non sono esenti da rischi. Questi possono comprendere shock globali negativi, elementi sfavorevoli rappresentati dalla situazione demografica del Giappone e rischi fiscali dovuti al debito pubblico eccessivo.
Global Macro Shifts è un aggiornamento basato sulla ricerca su economie globali che illustra l’analisi e le view del Dr. Michael Hasenstab e membri senior di Templeton Global Macro (TGM). Il Dr. Hasenstab e il suo team gestiscono le strategie obbligazionarie globali diTempleton, compreso l’obbligazionario unconstrained, valute e global macro. Questo team di economisti, formatisi in alcune delle migliori università del mondo, integra l’analisi macroeconomica globale con un’approfondita ricerca geografica allo scopo di identificare gli squilibri di lungo termine che si traducono in opportunità d’investimento.
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