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Anteprima

Gli investimenti alternativi risentono spesso degli stessi problemi che hanno un impatto sugli investimenti tradizionali. Gli effetti di alcuni di questi problemi sono favorevoli, quelli di altri invece sfavorevoli. Gli aumenti dei tassi d’interesse possono giocare a favore del private credit, dal momento che la maggior parte del debito è a tasso variabile, possono penalizzare il commercial real estate a causa dell’inasprimento delle condizioni del credito e avere un impatto negativo anche sul private equity, a causa del costo crescente del capitale per il finanziamento delle transazioni.

Il mercato azionario statunitense ha guadagnato terreno per gran parte del 2023, con l’S&P 500 Index in rialzo del 20%1 nonostante alcuni ostacoli impegnativi. I mercati obbligazionari, dal canto loro, hanno cominciato ad anticipare la fine del ciclo di inasprimento della Federal Reserve (Fed), tanto che i rendimenti dei Treasury decennali sono scesi da un picco di oltre il 5% in ottobre a meno del 4%.2 Nonostante la stretta monetaria, l’economia statunitense e quella mondiale hanno mostrato buona tenuta, continuando a crescere a un tasso superiore alle attese.

Le tensioni e i rischi geopolitici rimangono elevati, con le guerre in corso in Ucraina e a Gaza e 40 elezioni nazionali previste nel 2024. Gli Stati Uniti devono far fronte a una propria serie di difficoltà politiche, con le elezioni di Presidente e Congresso nel 2024, le continue minacce di shutdown governativi, lo stallo politico, l’aumento dell’onere debitorio e i crescenti disordini sociali.

Prospettive economiche per il 2024

Prevediamo che l’economia subirà un rallentamento nel 2024, evitando tuttavia una recessione (atterraggio duro), e che l’inflazione si attenuerà senza però raggiugere il target del 2% della Fed. Ciò spingerà probabilmente la Fed (e altre banche centrali) a ridurre i tassi di interesse nel corso dell’anno prossimo.

La resilienza dell’economia statunitense e globale di fronte all’aumento dei tassi è dovuta al fatto che molti si sono finanziati ai tassi più bassi prevalenti prima della stretta e non hanno avuto necessità di rinnovare i propri debiti a tassi più alti. A un certo punto, l’aumento dei costi di finanziamento, sommato all’inasprimento delle norme di concessione del credito, provocherà un indebolimento della domanda. Il rischio è che la Fed sia lenta a riconoscere questa situazione e reagisca troppo tardi, provocando un atterraggio più duro di quello previsto dai mercati.

È in atto un passaggio da un contesto economico di inflazione in aumento a uno scenario caratterizzato da un indebolimento della crescita economica e un calo delle spinte inflazionistiche. Come indica il grafico in alto, storicamente questo passaggio ha premiato i titoli value, il private equity, le infrastrutture e gli investimenti relative value. La politica monetaria e le condizioni del credito negli Stati Uniti sono diventate più restrittive nel corso del 2023 a causa dell’aumento dei tassi di interesse, con l’implicazione che l’attività economica è destinata a indebolirsi, la disoccupazione ad aumentare e un numero crescente di famiglie e imprese a sperimentare difficoltà nel credito nel 2024.

Leggi l’intero documento per saperne di più. Gli argomenti comprendono:

  • Private credit: le crisi creano opportunità
  • Private equity: qualcuno è interessato alle secondaries?
  • Commercial real estate: la diversificazione è importante
  • Fondi hedge: le strategie non sono tutte uguali


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