CONTRIBUTORI

Indraneel Karlekar, Ph.D
Global Head of Research and Strategy, Clarion Partners

Pedro Nino
Head of Industrial Research and Strategy
Clarion Partners

Bruno Berretta
Head of Research, European Markets
Clarion Partners
Anteprima
In questo articolo, esamineremo come il settore industriale è diventato uno dei preferiti a livello globale dagli investitori istituzionali, in quanto i grandi cambiamenti strutturali già in atto hanno subito un’accelerazione durante la pandemia. La crescente diffusione dell’e-commerce, spinta da fattori quali i cambiamenti demografici, l’innovazione tecnologica e dalle mutevoli dinamiche del commercio globale, è rimasta un fattore di costante stimolo della domanda industriale e ha portato gli investitori istituzionali ad aumentare gli investimenti in questo settore.
Le prospettive rimangono positive
In vista del 2024, le economie degli Stati Uniti e dell’Unione europea sono rimaste solide nonostante l’inasprimento delle condizioni monetarie e l’aumento delle incertezze geopolitiche. Con l’attenuarsi delle prospettive di ulteriori rialzi dei tassi e del rischio di recessione, prevediamo che i valori degli asset trovino un punto di minimo e i costi del capitale di debito migliorino di conseguenza, aiutando il settore industriale ad aprire un nuovo ciclo.
Solidi temi strutturali e di lungo periodo ci infondono fiducia nel settore industriale. Nonostante alcune problematiche di offerta a breve termine negli Stati Uniti e maggiori perdite di mercato nell’UE, prevediamo che la domanda sostenuta porterà il settore industriale a registrare la migliore crescita dei canoni di locazione nel periodo di previsione tra le grandi “quattro” tipologie immobiliari (industriale, residenziale multifamiliare, commerciale e uffici).
QUALI SONO I RISCHI
Tutti gli investimenti comportano rischi, inclusa la possibile perdita del capitale. Va ricordato che non è possibile investire direttamente in un indice. I rendimenti dell’indice non gestito non riflettono commissioni, spese o oneri di vendita. La performance passata non costituisce una garanzia di risultati futuri.
I titoli azionari sono soggetti a fluttuazioni dei prezzi e a possibili perdite del capitale investito.
I titoli obbligazionari comportano rischi legati a tassi d’interesse, di credito, di inflazione e rischi di reinvestimento, oltre alla possibile perdita del capitale. Quando i tassi d’interesse salgono, il valore dei titoli obbligazionari scende.
Gli investimenti internazionali comportano rischi particolari quali fluttuazioni dei cambi e incertezze sociali, economiche e politiche che possono far aumentare la volatilità. Tali rischi sono amplificati nei mercati emergenti.
Le materie prime e le valute incorporano un maggior rischio legato a condizioni di mercato, politiche, regolamentari e naturali e potrebbero non essere adatte a tutti gli investitori.
I Treasury USA sono obbligazioni di debito dirette emesse e garantite “dalla piena fiducia e dal credito” del governo degli Stati Uniti. Il governo degli Stati Uniti garantisce il capitale e i pagamenti di interessi sui Treasury USA quando i titoli sono detenuti fino alla scadenza. A differenza dei Treasury USA, i titoli di debito emessi dalle agenzie federali e da enti paragovernativi e gli investimenti associati possono essere garantiti, ma non obbligatoriamente, dalla piena fiducia e dal credito del governo degli Stati Uniti. Anche quando il governo degli Stati Uniti garantisce il capitale e i pagamenti di interessi sui titoli, tale garanzia non si applica a perdite risultanti da cali del loro valore di mercato.
