Anteprima
In primo piano: investire nel settore energetico
Come si è visto sul mercato nel corso di quest’anno, i titoli del settore energetico tendono a seguire l’andamento dei prezzi del petrolio. Le quotazioni del greggio, rappresentate dai futures sul Brent, sono salite del 14% da inizio anno (al 30 aprile 2024).1 Questa impennata è stata provocata in parte dai timori riguardo a una possibile interruzione degli approvvigionamenti di petrolio causata dai conflitti in Medio Oriente, che potrebbe aggravare una situazione di domanda e offerta già tesa in seguito ai tagli della produzione attuati dall’Organizzazione dei paesi esportatori di petrolio (OPEC).
Il settore dell’energia ha registrato le migliori performance all’interno dell’MSCI All Country World Index, con un rendimento totale del 10,3% da inizio anno, superiore al 9,8% guadagnato dal settore dei servizi di comunicazione.2
L’approccio di Templeton Global Equity Group (TGEG) all’investimento di lungo periodo nel settore energetico non dipende dall’andamento a breve termine dei corsi petroliferi, che negli ultimi giorni si sono indeboliti. Alla luce dei fondamentali, apprezziamo il settore per il suo sostanzioso free cash flow yield e per le politiche di distribuzione del capitale favorevoli agli azionisti. La nostra selezione di titoli in quest’area si concentra sulle major integrate di petrolio e gas, che possono offrire rendimenti dal profilo resiliente nell’arco di un ciclo di mercato.
Prospettive di investimento
In Nord America, all’inizio del secondo trimestre, le valutazioni sembrano eccessive e la crescita degli utili potrebbe continuare a catalizzare l’attenzione degli investitori. Il tema dell’intelligenza artificiale (IA) si conferma il principale volano del mercato. In Asia, dove le performance di mercato sono state contrastanti, continuiamo a ricercare opportunità legate ad anomalie di prezzo, soprattutto in Giappone tra i beneficiari della normalizzazione dell’economia e delle riforme della corporate governance. In Cina e a Hong Kong si rilevano segnali di un miglioramento delle performance azionarie, ma rimarremo selettivi. In Europa, e specialmente nel Regno Unito, le valutazioni ci sembrano appetibili rispetto agli Stati Uniti. Siamo interessati al settore aerospaziale e della difesa, viste le persistenti incertezze geopolitiche.
Il nostro scenario di base rimane essenzialmente invariato. Nonostante i discorsi sui tagli dei tassi, questi sono destinati a restare su livelli più alti rispetto al recente passato, e riteniamo che ciò dovrebbe giocare a favore del nostro approccio di investimento. Crediamo che la nostra disciplina di valutazione e la nostra capacità di individuare i titoli di qualità attraverso la ricerca bottom-up dovrebbero consentire alle nostre strategie di generare valore a lungo termine.
Market review: Aprile 2024
Nell’aprile 2024 le azioni globali hanno perso collettivamente terreno. Come indicato dagli indici MSCI in termini di dollari USA, l’azionario emergente, sostenuto dai solidi guadagni della Cina, ha sovraperformato un indice globale, mentre le azioni dei mercati sviluppati e di frontiera sono rimaste indietro. Le azioni value globali hanno battuto i titoli growth.
I mercati hanno subito una flessione in quanto l’inflazione superiore alle attese e la tenuta dei consumi negli Stati Uniti hanno suscitato dubbi sui tempi dei tagli dei tassi da parte della Federal Reserve. Nonostante gli utili sostanziosi riportati da molte aziende, i risultati e/o le previsioni inferiori alle attese annunciate da alcune società hanno ulteriormente pesato sul sentiment degli investitori. Le stime preliminari di aprile indicano che l’attività manifatturiera ha registrato una crescita eterogenea nelle diverse regioni, mentre in genere l’attività nel terziario ha evidenziato un’espansione.
Note finali
- Fonte: Bloomberg. Al 30 aprile 2024.
- Ibid.
QUALI SONO I RISCHI?
Tutti gli investimenti comportano rischi, inclusa la possibile perdita del capitale.
I titoli azionari sono soggetti a fluttuazioni dei prezzi e possibile perdita del capitale.
Le azioni a bassa e media capitalizzazione comportano una volatilità e rischi maggiori rispetto alle azioni ad alta capitalizzazione. Non c’è alcuna garanzia che il processo di selezione multifattoriale dei titoli conduca a una migliore performance. L’esposizione a tali fattori d’investimento può erodere la performance in alcuni contesti di mercato, forse per periodi prolungati. La gestione attiva non assicura guadagni né protegge dai ribassi del mercato.
Gli investimenti internazionali sono soggetti a rischi speciali, tra cui fluttuazioni valutarie e incertezze sociali, economiche e politiche, che potrebbero aumentare la volatilità. Tali rischi sono amplificati nei mercati emergenti. Gli investimenti in aziende in un paese o regione specifici possono avere una maggiore volatilità rispetto a quelli più ampiamente diversificati geograficamente. Gli investimenti in Cina sono soggetti a maggiori livelli di rischio normativo rispetto ad alti paesi in ragione dell’elevata partecipazione del governo nell’attività economica.
Esistono rischi particolari legati agli investimenti in Cina, Hong Kong e Taiwan, tra cui la minore liquidità, l’esproprio, la tassazione confiscatoria, le tensioni commerciali internazionali, la nazionalizzazione, le normative sul controllo dei cambi e la rapida inflazione, tutti fattori che possono avere un impatto negativo sul fondo. Gli investimenti a Taiwan potrebbero essere influenzati negativamente dalle relazioni politiche ed economiche con la Cina.
Gli investimenti in settori in forte crescita come quello della tecnologia (storicamente volatile) potrebbero comportare un aumento della fluttuazione dei prezzi, specialmente nel breve termine, a causa del rapido cambiamento e sviluppo dei prodotti e delle variazioni nelle normative governative che enfatizzano l’avanzamento scientifico o tecnologico o l’approvazione regolamentare per nuovi farmaci e strumenti medici.
Le società e/o i case study citati in questo numero sono utilizzati a scopo puramente illustrativo; al momento non sono necessariamente detenuti investimenti da alcun portafoglio cui Franklin Templeton fornisce consulenza. Le informazioni fornite non costituiscono una raccomandazione o una consulenza finanziaria individuale per un titolo, una strategia o un prodotto d’investimento particolare e non costituiscono un’indicazione delle intenzioni di negoziazione di alcun portafoglio gestito da Franklin Templeton.
