CONTRIBUTORI

Francis Gannon
Co-Chief Investment Officer, Managing Director
Anche se gli ultimi eventi, sia politici che di mercato, offrono lezioni sull’importanza della pazienza e della cautela, la nostra speranza è che chi investe in small-cap trovi motivi per gioire a prescindere dalla direzione che prenderanno le elezioni”
Salvo che nel corso di crisi o di altri eventi di grande importanza, è insolito che il quadro politico e il mercato azionario sperimentino volatilità allo stesso momento. Quando accade è quasi sempre per motivi strettamente interconnessi. Di recente non è però stato così, dato che diversi catalizzatori hanno dato luogo a impennate della volatilità quasi simultanee nelle due aree offrendo un esempio di questo raro fenomeno.
Senza dubbio questo anno elettorale si è già dimostrato degno di nota per la sua imprevedibilità, quasi senza precedenti, e per gli eventi inediti che l’hanno segnato. Abbiamo assistito a un tentativo di assassinio, al ritiro di un candidato, alla discesa in campo di una nuova candidata e a un ribaltamento nei sondaggi; e al voto mancano ancora tre mesi.
Il mercato azionario, da parte sua, ha sperimentato delle rotazioni scollegate dai peculiari eventi politici che dominano al momento i titoli di giornale. Innanzitutto con l’avvio di un’attesa (per lo meno dal nostro punto di vista di investitori specializzati in small-cap) inversione della leadership con i titoli delle mega-cap che, a luglio, hanno ceduto il passo a quelli delle small-cap. Questa rotazione è stata seguita, a inizio agosto, da una flessione del mercato dovuta alla chiusura del più grande “carry trade” a livello globale, quando un improvviso rafforzamento dello yen ha spinto gli speculatori a porre fine a scommesse dal valore totale di miliardi di dollari in tutto il mondo (il carry trade è un’operazione che consiste nel prendere in prestito denaro in un paese dove i tassi d’interesse sono bassi per investirlo in paesi che offrono maggiori rendimenti; il carry trade sullo yen è imploso a seguito dell’improvviso rialzo dei tassi da parte della Bank of Japan).
Sebbene i mercati statunitensi abbiano iniziato a stabilizzarsi, in prospettiva permane molta incertezza. Come facciamo spesso quando cerchiamo di comprendere il presente e ciò che potrebbe avere in serbo il futuro, abbiamo analizzato quello che è accaduto storicamente negli anni delle elezioni presidenziali statunitensi. Il grafico in basso fornisce indicazioni che speriamo gli investitori in small-cap che attendono con impazienza un periodo prolungato di leadership per l’asset class possano trovare incoraggianti come le abbiamo trovate noi.
Rendimenti totali medi Russell 2000 e Russell 1000 dopo le ultime 10 elezioni presidenziali statunitensi
Al 30/06/2024

Fonte: Russell Investments. Gli indici non sono gestiti e non è possibile investirvi direttamente. Non tengono conto di commissioni, spese e oneri di vendita. I rendimenti passati non sono indicazione o garanzia di risultati futuri.
La storia raramente si ripete, ma il persistere del vantaggio del Russell 2000, l’indice delle small-cap, sul suo omologo per le large-cap, il Russell 1000, è a nostro avviso piuttosto evidente. Dunque, anche se gli ultimi eventi, sia politici che di mercato, offrono lezioni sull’importanza della pazienza e della cautela, la nostra speranza è che chi investe in small-cap trovi motivi per gioire a prescindere dalla direzione che prenderanno le elezioni.
Definizioni
L’indice Russell 1000 è un indice non gestito, ponderato per la capitalizzazione, di azioni nazionali large-cap. Misura la performance delle 1.000 maggiori società statunitensi quotate in borsa che fanno parte dell’indice Russell 3000.
L’indice Russell 2000 è un indice rappresentativo dei titoli azionari di società small-cap che misura la performance delle 2.000 più piccole società statunitensi quotate in borsa incluse nell’indice Russell 3000.
QUALI SONO I RISCHI
Tutti gli investimenti comportano rischi, inclusa la possibile perdita del capitale. La performance passata non costituisce una garanzia di risultati futuri. Va ricordato che non è possibile investire direttamente in un indice. I rendimenti dell'indice non gestito non riflettono commissioni, spese od oneri di vendita.
I titoli azionari sono soggetti a fluttuazioni dei prezzi e a possibili perdite del capitale investito.
Le materie prime e le valute incorporano un maggior rischio legato a condizioni di mercato, politiche, regolamentari e naturali e potrebbero non essere adatte a tutti gli investitori.
Le azioni a bassa e media capitalizzazione comportano una volatilità e rischi maggiori rispetto alle azioni ad alta capitalizzazione.
I Treasury USA sono obbligazioni di debito dirette emesse e garantite “dalla piena fiducia e dal credito” del governo degli Stati Uniti. Il governo degli Stati Uniti garantisce il capitale e i pagamenti di interessi sui Treasury USA quando i titoli sono detenuti fino alla scadenza. A differenza dei Treasury USA, i titoli di debito emessi dalle agenzie federali e da enti paragovernativi e gli investimenti associati possono non essere garantiti dalla piena fiducia e dal credito del governo degli Stati Uniti. Anche quando il governo degli Stati Uniti garantisce il capitale e i pagamenti di interessi sui titoli, tale garanzia non si applica a perdite risultanti da cali del loro valore di mercato.
Le società e/o i case study citati in questo numero sono utilizzati a scopo puramente illustrativo; al momento non sono necessariamente detenuti investimenti da alcun portafoglio cui Franklin Templeton fornisce consulenza. Le informazioni fornite non costituiscono una raccomandazione o una consulenza finanziaria individuale per un titolo, una strategia o un prodotto d’investimento particolare e non costituiscono un’indicazione delle intenzioni di negoziazione di alcun portafoglio gestito da Franklin Templeton. Le performance passate non sono indicazione o garanzia di performance future.
Le cifre e i dati citati in quest’articolo provengono da Russell Investments, FactSet, Bloomberg e Reuters.
Importanti comunicazioni e termini dei fornitori di dati sono disponibili sul sito web www.franklintempletondatasources.com. Tutti i dati sono soggetti a variazioni.
