CONTRIBUTORI

Chris Clark
Chief Executive Officer, Co-Chief Investment Officer, & President, RFS
Abbiamo riscontrato che la media di battuta delle small cap, ovvero la percentuale di periodi in cui il Russell 2000 ha avuto rendimenti medi annualizzati a 3 anni superiori a quelli del Russell 1000, è stata massima in seguito a periodi di accentuata volatilità.”
Pur sperando che le small cap possano mantenere la leadership, abbiamo voluto esaminare anche l'andamento delle small cap in seguito a precedenti periodi di accentuata volatilità. Invece di guardare al breve periodo, abbiamo scelto di analizzare i rendimenti a 3 anni, andando indietro di 25 anni e utilizzando i giorni di trading in cui il Russell 2000 è salito o sceso almeno dell'1% in un solo giorno di trading. Abbiamo scoperto che dal 2004 al 2006 il Russell 2000 ha avuto un rendimento totale medio annuo del 13,6%, mentre dal 2012 al 2014 l'indice delle small cap ha avuto un rendimento totale medio annuo del 19,2%.
Le small cap hanno generalmente forti rendimenti triennali dopo periodi di alta volatilità
Percentuale dei giorni di trading con variazioni almeno dell’1% nel Russell 2000 rispetto alla media di 25 anni dal 30/06/99 al 30/06/24.

Fonte: Russell Investments. La percentuale media non include i dati YTD (da inizio anno) del 2024. Gli indici non sono gestiti e non è possibile investirvi direttamente. Non tengono conto di commissioni, spese e oneri di vendita. I rendimenti passati non sono indicazione o garanzia di risultati futuri.
Dopo un lungo periodo di dominio delle large cap, è lecito chiedersi come se la siano cavata le small cap rispetto alle loro omologhe ad alta capitalizzazione. Per questa analisi abbiamo utilizzato l’indice CBOE S&P 500 Volatility (“VIX”). Conosciuto anche come “indice della paura”, il VIX misura le aspettative di volatilità a breve termine del mercato comunicate dai prezzi delle opzioni sull’indice azionario S&P 500. Abbiamo esaminato i successivi rendimenti medi annualizzati del Russell 2000 e del Russell 1000 in seguito a periodi in cui il VIX era elevato, utilizzando fasce di rendimento mensile mobile per l'indice di volatilità. Abbiamo riscontrato che la media di battuta delle small cap, ovvero la percentuale di periodi in cui il Russell 2000 ha avuto rendimenti medi annualizzati a 3 anni superiori a quelli del Russell 1000, è stata massima in seguito a periodi di accentuata volatilità, come si evince dal grafico seguente.
I rendimenti delle small cap nel triennio che segue mercati altamente volatili sono stati migliori rispetto a quelli delle large cap
Performance media mobile mensile annualizzata nel successivo triennio per il Russell 2000 in fasce di rendimento mobili mensili dell’Indice di volatilità CBOE S&P 500 (VIX), 31/12/89 - 30/06/24

Fonte: Bloomberg. La media di battuta fa riferimento alla percentuale di periodi di 3 anni in cui l’indice Russell 2000 ha sovraperformato l’indice Russell 1000. Gli indici non sono gestiti e non è possibile investirvi direttamente. Non tengono conto di commissioni, spese e oneri di vendita. I rendimenti passati non sono indicazione o garanzia di risultati futuri.
Alla luce dell’incertezza superiore alla norma che regna oggi sui mercati e sull'economia, non saremmo sorpresi di assistere a una maggiore volatilità per il resto del 2024. Gli investitori stanno cercando di dare un senso a una situazione caratterizzata nel suo complesso da un'apparentemente imminente riduzione dei tassi d'interesse, una stagione elettorale controversa, un'inflazione moderata e un quadro degli utili e dei profitti un po' confuso per le azioni.
Definizioni
L’indice Russell 1000 è un indice non gestito, ponderato per la capitalizzazione, di azioni nazionali large-cap. Misura la performance delle 1.000 maggiori società statunitensi quotate in borsa che fanno parte dell’indice Russell 3000.
L’Indice Russell 2000 è un indicatore che rappresenta le performance delle azioni small-cap negli Stati Uniti. Questo indice include le azioni delle 2.000 società più piccole all’interno dell’indice Russell 3000, che rappresenta un ampio spettro di società quotate in borsa negli Stati Uniti.
Gli indici Russell 2000 Value e Growth sono costituiti dai rispettivi titoli value e growth del Russell 2000, come stabilito da Russell Investments.
L'Indice Russell Microcap comprende 1.000 dei titoli più piccoli dell'Indice Russell 2000 delle small cap, insieme ai titoli ammissibili immediatamente inferiori, secondo quanto stabilito da Russell.
L’Indice Russell Top 50 misura la performance delle società di dimensioni maggiori che compongono l’Indice Russell 3000. Ne fanno parte circa 50 dei titoli più ampi in base a una combinazione della loro capitalizzazione di mercato e della presenza attuale nell’indice e rappresenta il 40% circa della capitalizzazione di mercato totale dell’indice Russell 3000.
Il CBOE S&P 500 Volatility Index (VIX) misura le aspettative di volatilità a breve termine del mercato comunicate dai prezzi delle opzioni sull’indice azionario S&P 500. È la radice quadrata dell'aspettativa neutrale al rischio della varianza dell'S&P 500 nei prossimi 30 giorni di calendario ed è quotata come deviazione standard annualizzata.
Il Nasdaq Composite Index è un indice ponderato per la capitalizzazione di mercato di oltre 3.700 titoli quotati alla borsa valori Nasdaq.
L’indice S&P 500 replica l’andamento delle azioni di 500 tra le maggiori società quotate in borsa negli Stati Uniti.
La deviazione standard misura lo scostamento del rendimento di un fondo rispetto alla media dei suoi rendimenti precedenti. Quanto maggiore è la deviazione standard, tanto più elevata è la probabilità (e anche il rischio) che la performance di un fondo oscilli rispetto al rendimento medio.
QUALI SONO I RISCHI
Tutti gli investimenti comportano rischi, inclusa la possibile perdita del capitale. La performance passata non costituisce una garanzia di risultati futuri. Va ricordato che non è possibile investire direttamente in un indice. I rendimenti dell'indice non gestito non riflettono commissioni, spese od oneri di vendita.
I titoli azionari sono soggetti a fluttuazioni dei prezzi e a possibili perdite del capitale investito.
Le materie prime e le valute incorporano un maggior rischio legato a condizioni di mercato, politiche, regolamentari e naturali e potrebbero non essere adatte a tutti gli investitori.
Le azioni a bassa e media capitalizzazione comportano una volatilità e rischi maggiori rispetto alle azioni ad alta capitalizzazione.
I Treasury USA sono obbligazioni di debito dirette emesse e garantite “dalla piena fiducia e dal credito” del governo degli Stati Uniti. Il governo degli Stati Uniti garantisce il capitale e i pagamenti di interessi sui Treasury USA quando i titoli sono detenuti fino alla scadenza. A differenza dei Treasury USA, i titoli di debito emessi dalle agenzie federali e da enti paragovernativi e gli investimenti associati possono non essere garantiti dalla piena fiducia e dal credito del governo degli Stati Uniti. Anche quando il governo degli Stati Uniti garantisce il capitale e i pagamenti di interessi sui titoli, tale garanzia non si applica a perdite risultanti da cali del loro valore di mercato.
Le società e/o i case study citati in questo numero sono utilizzati a scopo puramente illustrativo; al momento non sono necessariamente detenuti investimenti da alcun portafoglio cui Franklin Templeton fornisce consulenza. Le informazioni fornite non costituiscono una raccomandazione o una consulenza finanziaria individuale per un titolo, una strategia o un prodotto d’investimento particolare e non costituiscono un’indicazione delle intenzioni di negoziazione di alcun portafoglio gestito da Franklin Templeton. Le performance passate non sono indicazione o garanzia di performance future.
Le cifre e i dati citati in quest’articolo provengono da Russell Investments, FactSet, Bloomberg e Reuters.
Importanti comunicazioni e termini dei fornitori di dati sono disponibili sul sito web www.franklintempletondatasources.com. Tutti i dati sono soggetti a variazioni.
