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Anche quest’anno è arrivata la fatidica stagione delle feste. Chi fa acquisti in questo periodo conosce il segreto del successo: si parte da un regalo principale significativo, capace di lasciare il segno. Aggiungere poi un tocco personale con altri pensierini più piccoli. La stessa cosa possono fare gli asset allocator: ancorare i portafogli con ampi investimenti core nei mercati emergenti (ME) diversificati e utilizzare tilts dinamici1 per riempire completamente una calza perfetta.

Attualmente l’ampio rally delle azioni dei ME è entrato in una fase strutturalmente più favorevole, piuttosto che un puro slancio del sentiment. Le azioni dei ME continuano a salire per 10 mesi consecutivi, mettendo a segno attualmente un rialzo superiore al 32,3% dall’inizio dell’anno, con un andamento migliore rispetto alle large cap statunitensi, il cui rendimento nello stesso periodo è stato appena superiore al 14,6%.2 Siamo convinti che questa sovraperformance dovrebbe essere destinata a proseguire oltre la fine dell’anno, in un contesto di indebolimento del dollaro statunitense, aumenti degli utili e crescita della domanda di diversificazione geografica.

Gli scarti di valutazione continuano ad essere ampi: Recentemente le azioni dei ME sono state scambiate con uno sconto quasi del 40% rispetto a quelle omologhe degli Stati Uniti: un differenziale prezzo-utili (P/E) forward tra i più bassi degli ultimi dieci anni a questa parte. Allo stesso tempo, gli indicatori macro precoci suggeriscono una modesta espansione tra i settori manifatturieri dei ME.

Rapporti ME vs. P/E forward USA (range di 10 anni)

30 dicembre 2014-31 ottobre 2025

Fonti: FactSet, MSCI, FactSet Market Aggregates. P/E prossimi 12 mesi (NTM): Premio/Sconto tra MSCI EM Index e / MSCI USA Index. L’MSCI EM Index è un indice azionario ponderato per il flottante libero. L’MSCI USA Index è ideato per rappresentare ampliamente ed equamente l’intera diversità delle attività delle imprese negli Stati Uniti. Gli indici non sono gestiti e non è possibile investirvi direttamente. Non tengono conto di commissioni, spese e oneri di vendita. I rendimenti passati non sono indicazione o garanzia di rendimenti futuri. Per maggiori informazioni sui fornitori di dati, si rimanda al sito web www.franklintempletondatasources.com.

Quest’andamento favorevole è accompagnato dal recente calo del dollaro statunitense che sta rendendo più accomodanti le condizioni finanziarie nei ME. Con l’indebolimento del biglietto verde il servizio del debito denominato in dollari nei ME sta diventando più agevole, mentre la svolta della Federal Reserve a favore di tagli dei tassi sta alimentando un riemergere della domanda di obbligazioni in valuta locale che continuano ad offrire rendimenti reali interessanti.

Allo stesso tempo, un rafforzamento delle relazioni commerciali e nel settore manifatturiero tra Stati Uniti e Messico sottolinea come la rivoluzione delle filiere stia dando slancio a molteplici hub dei ME - non a uno solo - rafforzando la tesi a favore di un ampio core di mercati emergenti diversificato. La combinazione di queste forze: indebolimento della pressione del dollaro, cali dei tassi degli USA e flussi commerciali regionali più robusti stanno creando uno scenario che riteniamo più favorevole per i ME.

Per quanto riguarda la costruzione del portafoglio, un’allocazione diversificata ai ME ancora l’esposizione alle politiche di allentamento globale, la crescita demografica e la trasformazione digitale, mentre inclinazioni selettive per i vari paesi rispecchiano opportunità trainate dalla convinzione. Un approccio di questo tipo aiuta gli investitori a guardare oltre il rumore di breve periodo e a restare investiti durante il ciclo macro. Con le valutazioni ancora moderate, siamo convinti che il rapporto rischio-remunerazione per i ME in generale continui ad essere convincente.

I motivi per cui adesso funzionano i tilts core e dinamici

La trasformazione della catena di fornitura globale avviata dai dazi ha portato a un aumento dei nomi di spicco e di ritardatari nell’universo dei ME, e siamo convinti che un  investimenti in ME core diversificati possano aiutare a catturare la molteplicità dei vettori di crescita, mentre quando aumenta la dispersione i tilts dinamici consentono agli investitori di catturare nicchie di crescita eccellenti. Quest’anno, ad esempio, il mercato azionario della Corea del Sud è emerso come un chiaro leader, con un rialzo quasi del 70% dall’inizio dell’anno: i rendimenti più forti per qualsiasi importante mercato globale.3

Questa crescita vertiginosa è stata alimentata da una combinazione della domanda di chip trainata dall’IA, il ritorno degli afflussi di investitori esteri dopo anni di sotto-allocazione e riforme della governance societaria che stanno contribuendo a  ridurre il tradizionale “sconto coreano”.4

Contributo per paese ai rendimenti dell’EM Index (rolling su 12 mesi)

2019–2025 YTD

Fonte: Bloomberg, al 31 ottobre 2025. Bloomberg Emerging Markets Large & Mid Cap Index, Total Return, USD. Il Bloomberg Emerging Markets Large & Mid Cap Total Return Index è un benchmark azionario ponderato per capitalizzazione di mercato flottante che copre l’85% più alto della capitalizzazione di mercato del mercato misurato. Gli indici non sono gestiti e non è possibile investirvi direttamente. Non tengono conto di commissioni, spese e oneri di vendita. I rendimenti passati non sono indicazione o garanzia di rendimenti futuri. Per maggiori informazioni sui fornitori di dati, si rimanda al sito web www.franklintempletondatasources.com.

Al contrario, il contributo della Cina si è moderato, rispecchiando una normalizzazione più lenta dopo il COVID-19 e afflussi di capitale più modesti. In base a stime derivate dai dati del Brookings/Haver Analytics, che coprono 25 ME, la quota della Cina del totale di afflussi nel portafoglio di mercati emergenti sembra essersi indebolita: dal 40%-50% circa prima della pandemia a meno del 20% a metà 2025.5 Ciò indica una riallocazione di capitale a favore di economie con una crescita più rapida e orientate a favore di riforme quali l’India, Messico e Brasile.

Ciononostante, siamo convinti che il sostegno di Pechino al settore immobiliare del paese e iniezioni di liquidità nei suoi mercati azionari sono state notevoli. I suoi leader hanno adottato un atteggiamento più misurato e finalizzato al sostegno di imprese e consumatori, accompagnato da un graduale recupero della fiducia degli investitori. Inoltre, il contributo ai rendimenti della Cina, che con il 32% ha il peso più rilevante rispetto al 10% della Corea del Sud, negli indici dei mercati emergenti, è diventato positivo, con un’aggiunta del 9,3% dall’inizio dell’anno al 31 ottobre 2025.6 Ciò suggerisce che il miglioramento del sentiment per gli utili e il sostegno alla valutazione stiano iniziando a riconfermare il ruolo della Cina nel complesso più ampio dei ME.

Così come nel periodo delle feste, nei mercati è il bilancio che conta: Un ampio investimento in EM core diversificati offre una potenziale capacità di persistenza, mentre orientamenti ben ponderati possono contribuire con il tocco finale. Nel complesso, riteniamo che per il prossimo anno quest’approccio possa aiutare gli investitori a trasformare la dispersione in opportunità.



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