CONTRIBUTORI

Dina Ting, CFA
Head of Global Index Portfolio Management,
Franklin Templeton ETFs
Punti chiave
- Siamo convinti che aumentare la diversificazione del portafoglio sia più critico, vista l’incertezza attuale riguardo alla portata e implementazione della politica commerciale statunitense.
- Per ora, i chip per semiconduttori sono esenti dagli aumenti dei dazi. Con una quota di due terzi, le aziende di Taiwan dominano il mercato globale della fonderia e hanno quasi il controllo totale sulla produzione avanzata di chip.
- Con una maggiore importanza assegnata a negoziazioni relative al commercio globale, gli investitori si stanno spostando verso strategie più tattiche e specifiche per i vari paesi, mirando ad ampliare l’esposizione a economie in grado di sostenere meglio le turbolenze relative ai dazi.
Se il cosiddetto “Liberation Day” del Presidente degli Stati Uniti Trump non ti ha liberato dal peso di altre domande o dubbi, sei in buona compagnia.
Attualmente Washington è orientata a favore dell’imposizione di nuovi dazi universali su tutte le importazioni dall’estero, che incita a contromisure di ritorsione dai partner commerciali degli Stati Uniti. Che cosa potrebbe andare storto?
In un mercoledì ventoso, nel Rose Garden della Casa Bianca Trump ha sventolato una specie di menu del giorno con l’elenco dei dazi, dove al primo posto figurava la punizione della Cina. I dazi “reciproci” del 34% attualmente spingono le imposte totali sulle merci cinesi a un vertiginoso 54%.
Mentre l’Unione Europea e molte altre economie asiatiche sono tra quelle che subiscono l’impatto più grave di questo colpo deliberato, molto è ancora fluttuante. Non è ancora visibile con precisione come tutto questo trasformerà le catene di approvvigionamento interconnesse di tutto il mondo, sconvolgerà le dinamiche delle imprese e quali saranno gli effetti sui portafogli. Soprattutto, dal momento che stiamo già vedendo riallineamenti delle partnership commerciali mirate a escludere gli Stati Uniti, continuiamo a puntare sulla saggezza della diversificazione, particolarmente rilevante al momento attuale.
Colpi diretti limitati
Considerando l’impatto relativamente minore su certe merci ed economie, gli investitori si stanno rivolgendo a ETF specifici per singoli paesi per modificare esposizioni tattiche. Canada e Messico, ai quali precedentemente si applicavano dazi separati, hanno trovato un certo sollievo nelle esenzioni per le merci conformi all’Accordo tra Stati Uniti, Messico e Canada, soprattutto dal momento che “certi minerali” non sono soggetti a dazi più elevati. La Presidente del Messico Claudia Sheinbaum, che in precedenti negoziazioni con Trump ha dato prova di competenza, si mantiene prudente, dichiarando che il Messico reagirà con un “programma esaustivo" piuttosto che con la necessaria imposizione di dazi reciproci.
Se Canada e Messico possono fare ulteriori progressi con la questione dell’emergenza legata al fentanyl utilizzata da Trump per giustificare i dazi, potrebbero essere inseriti in un regime tariffario separato.
Tra gli altri paesi che vedono costi diretti minimi legati ai dazi vi sono Brasile, Australia e Regno Unito, i paesi più ampi con i quali gli Stati Uniti hanno un surplus commerciale. Anche acciaio, alluminio e importazioni di petrolio, gas e prodotti raffinati sono esenti dai nuovi dazi, e ciò potrebbe essere benefico per economie e settori specifici, ad esempio, il petrolio saudita.
Mentre il Brasile deve ancora affrontare la sfida di ridurre l’elevato debito pubblico, per tutto il 2024 la sua economia è stata robusta e la disoccupazione bassa, con una forte domanda interna che ha trainato la crescita. Mentre la soia continua ad essere una coltura essenziale nell’espansione agricola del Brasile, che ha dato impulso alla crescita del paese come fornitore globale leader di prodotti agricoli, un recente cambiamento storico ha visto anche le esportazioni di cotone del Brasile superare quelle degli Stati Uniti. Come si poteva prevedere, l’acquirente commerciale principale di questi prodotti è stata la Cina.
Anche gli afflussi stabili di investimenti diretti esteri (FDI) sono stati un propulsore fondamentale per la bilancia dei conti correnti del Brasile. In effetti, la maggiore economia dell’America Latina è uno dei principali destinatari mondiali di FDI, collocandosi al quinto posto globale con afflussi pari a quasi 66 miliardi di dollari nel 2023.1 Il suo vantaggio economico include anche ampie risorse naturali, nonché una forza lavoro giovane e numerosa.
Figura 1: Le esportazioni del Brasile aiutano ad alimentare la crescita

Fonti: USDA, FactSet, MSCI. A febbraio 2025. L’indice MSCI Emerging Markets rappresenta le società ad alta e media capitalizzazione di 24 mercati emergenti*. L’indice MSCI Brazil è concepito per misurare la performance dei segmenti ad alta e media capitalizzazione del mercato brasiliano. Gli indici non sono gestiti e non è possibile investirvi direttamente. Non tengono conto di commissioni, spese e oneri di vendita. I rendimenti passati non sono indicazione o garanzia di risultati futuri.
Gli aumenti dei dazi non si applicano ai chip per semiconduttori.
Con effetto al 9 aprile, le merci provenienti da Taiwan e destinate agli Stati Uniti saranno soggette a un’imposta sulle importazioni del 32%; un’eccezione importante sono i semiconduttori, un obiettivo complesso per i dazi in considerazione della loro catena di approvvigionamento globale e altamente specializzata. Secondo l’annuncio, nei calcoli dei tassi utilizzati per i dazi reciproci sono integrati dazi monetari, manipolazioni valutarie e barriere al commercio. Non essendo stata pubblicata alcuna metodologia, è difficile verificarlo, tuttavia i dati puri e semplici suggeriscono che l’approccio può essere stato molto più semplicistico e rudimentale, per cui restano aperte possibilità di aggiustamenti. Organi ufficiali di Taiwan hanno rapidamente indicato punti deboli nei calcoli e hanno fatto pressione per negoziazioni immediate.
L’indice MSCI Taiwan per quest’anno ha perso quasi il 9%, in territorio di correzione,2 ma riteniamo che questo risultato possa riflettere più l’incertezza globale che i fondamentali dell’attuale economia di Taiwan. Il National Development Council di Taiwan ha dichiarato previsioni di crescita del prodotto interno lordo (PIL) del 3,3% nel 2025, trainata dalla domanda costante di intelligenza artificiale (IA) e altre tecnologie emergenti.3 La previsione più moderata del PIL al 2,7% secondo il Fondo Monetario Internazionale sembra assegnare una maggiore importanza alle preoccupazioni per la crescita globale di quest’anno, tuttavia continua a posizionare l’economia di Taiwan in deciso vantaggio rispetto alla maggior parte dei paesi sviluppati, e superiore all’anemico 1,7% dei G7.4
Figura 2: Scudo di silicio di Taiwan

Fonti: CIA World Factbook, IMF Data Mapper, Statistica, Taipei Representative Office in Singapore, FTSE, Alphaliner. 2025.
Mentre l’economia di Taiwan, trainata dalla tecnologia, si basa notevolmente sulle esportazioni verso gli Stati Uniti, che siano esenti o meno, le capacità del paese nella manifattura di semiconduttori mantengono una supremazia assoluta. Taiwan detiene attualmente una quota di due terzi del mercato globale di fonderie, seguita dalla Corea del Sud a un lontano secondo posto con il 10%. Nella produzione dei chip più avanzati, compresi quelli utilizzati per l’addestramento di applicazioni IA, quali i modelli linguistici di grandi dimensioni, le aziende di Taiwan mantengono il predominio quasi totale sulle forniture globali, con una quota di mercato superiore al 90%.5 Allo stesso tempo, la “società più importante del mondo di chip dal Taiwan”, come ha affermato Trump nel discorso tenuto nel Rose Garden, sta diversificando gli impianti per la produzione oltremare, non ultimo per motivi geopolitici, con impegni d’investimento per 200 miliardi di dollari negli Stati Uniti.
Quasi il 70% del peso dell’indice di Taiwan è rappresentato dal settore IT, tuttavia vorremmo ricordare che l’esposizione di riferimento di Taiwan negli indici globali rappresenta l’1,8%, anche se la sua economia e le sue aziende contano chiaramente più del loro peso.6
Note finali
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Fonte: World Investment Report 2024 pubblicato da UNCTAD.
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Fonte: Bloomberg. Al 3 aprile 2025. L’indice MSCI Taiwan è concepito per misurare la performance dei segmenti ad alta e media capitalizzazione del mercato di Taiwan. Gli indici non sono gestiti e non è possibile investirvi direttamente. Non tengono conto di commissioni, spese e oneri di vendita. Le performance passate non costituiscono indicazione o garanzia di risultati futuri.
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Fonte: National Development Council, 2025.
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Fonte: Fondo Monetario Internazionale, 2025. Non vi è alcuna garanzia che un’eventuale stima, previsione o proiezione si realizzi.
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Fonti: Wired.com, Ottobre 2024, e Counterpoint Research, Marzo 2025.
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Fonti ” Bloomberg, FTSE. Al 31 marzo 2025.
QUALI SONO I RISCHI?
Tutti gli investimenti comportano rischi, inclusa la possibile perdita del capitale.
I titoli azionari sono soggetti a fluttuazioni dei prezzi e a possibili perdite del capitale investito. Gli investimenti internazionali sono soggetti a rischi speciali, tra cui fluttuazioni valutarie e incertezze sociali, economiche e politiche, che potrebbero aumentare la volatilità. Tali rischi sono amplificati nei mercati emergenti. Gli investimenti in aziende in un paese o regione specifici possono avere una maggiore volatilità rispetto a quelli più ampiamente diversificati geograficamente. Nella misura in cui il portafoglio investe in una concentrazione di determinati titoli, regioni o settori, è soggetto a una maggiore volatilità.
Gli investimenti in Cina sono soggetti a maggiori livelli di rischio normativo rispetto ad alti paesi in ragione dell’elevata partecipazione del governo nell’attività economica. Rischi particolari sono legati agli investimenti in Cina, Hong Kong e Taiwan, tra cui la riduzione della liquidità, l’espropriazione, la tassazione confiscatoria, le tensioni commerciali internazionali, la nazionalizzazione, le normative sul controllo dei cambi e la rapida inflazione, tutti fattori che possono avere un impatto negativo sul fondo. Gli investimenti a Hong Kong e Taiwan potrebbero essere influenzati negativamente dalle relazioni politiche ed economiche con la Cina.
La diversificazione non garantisce un profitto né protegge contro le perdite.
Gli ETF sono negoziati come titoli azionari, il loro valore di mercato è soggetto a fluttuazioni e possono essere scambiati a prezzi superiori o inferiori al loro valore patrimoniale netto. Le commissioni di intermediazione e le spese degli ETF ridurranno i rendimenti. Le azioni di ETF possono essere acquistate o vendute per l’intera giornata al loro prezzo di mercato alla borsa in cui sono quotate. Non vi può essere tuttavia alcuna garanzia che un mercato di scambio attivo per le azioni di ETF si svilupperà o sarà mantenuto o che la loro quotazione continuerà o rimarrà invariata. Sebbene le azioni degli ETF siano scambiabili su mercati secondari, potrebbero non essere scambiabili prontamente in tutte le condizioni di mercato e potrebbero essere scambiate a significativi sconti in periodi di tensione di mercato.
