CONTRIBUTORI

Max Gokhman, CFA
Deputy Chief Investment Officer
Franklin Templeton Investment Solutions

Miles Sampson, CFA
Head of Asset Allocation Research,
Franklin Templeton Investment Solutions
Prospettive iniziali dell’asset allocation
Vi sono due delle nostre preferenze in materia di asset allocation che risentiranno della legge varata dal presidente Trump, la “Big Beautiful Bill”. Continuiamo a preferire le obbligazioni governative di paesi sviluppati rispetto ai Treasury USA e le azioni a grande capitalizzazione statunitensi rispetto a quelle a piccola capitalizzazione. È importante considerare quali saranno gli effetti della BBB sulle nostre prospettive per questi asset.
Preferenza per obbligazioni governative internazionali
Una delle principali considerazioni sulla quale si basano le nostre prospettive è il previsto aumento dei deficit statunitensi. Il debito degli Stati Uniti ha già superato decisamente i 36.000 miliardi di dollari, con pagamenti di interessi netti annuali di oltre 1.000 miliardi di dollari 1, più alti della spesa per la difesa e per Medicare. Secondo le proiezioni del Congressional Budget Office (CBO), la BBB aggraverà questa situazione, portando a una possibile domanda di rendimenti più elevati da parte di chi acquista Treasury USA.
Figura 1: Debito USA in circolazione
Dati da gennaio 1962 a dicembre 2024
Proiezioni del CBO dall’inizio del gennaio 2025 alla fine del gennaio 2055

Fonti: Congressional Budget Office (CBO), Macrobond. Non vi è alcuna garanzia che stime, previsioni o proiezioni si realizzeranno. Per maggiori informazioni sui fornitori di dati, si rimanda al sito web franklintempletondatasources.com.
Una percentuale notevole2 di Treasury USA è detenuta da “acquirenti non economici”, quali ad esempio banche centrali e altre istituzioni che acquistano Treasury per motivi diversi dal rendimento. Tuttavia, nel caso di una riduzione del deficit commerciale degli Stati Uniti con altri paesi dovuta ai dazi imposti, potrebbe diminuire il numero di fondi d’investimento stranieri che acquisteranno Treasury USA. Poichè questo vuoto sarà colmato da “acquirenti economici”, è prevedibile una richiesta di rendimenti più alti da parte di questi investitori in cerca di profitti per reazione alle preoccupazioni fiscali degli Stati Uniti.
Il premio a termine sui rendimenti decennali USA (0,64%, misurato dal modello ACM della Federal Reserve di New York), che rispecchia il rendimento aggiuntivo richiesto dagli investitori per detenere obbligazioni con una scadenza più lunga, resta inferiore ai livelli storici oltre che alla nostra stima del fair value dell’1%.
Figura 2: Premio a termine della curva del rendimento USA, rendimento dei Treasury decennali
Gennaio 1990–30 giugno 2025

Fonti: Federal Reserve Bank of New York, Macrobond. Per maggiori informazioni sui fornitori di dati, si rimanda al sito web franklintempletondatasources.com.
Inoltre, gli indicatori economici anticipatori statunitensi stanno migliorando. Il S&P Global US Manufacturing Purchasing Managers Index a giugno è salito al 52,9. I salari non agricoli sono aumentati di 147.000 unità. Chiaramente, la Federal Reserve non ha alcuna fretta di tagliare i tassi d’interesse. Al contrario, si è impegnata a mantenerli stabili mentre valuta gli effetti dei tagli fiscali e dei dazi. Siamo convinti che nel 2025 vi sarà un solo taglio dei tassi, invece dei due tagli già considerati nei prezzi del mercato.
Di conseguenza, prevediamo che certe obbligazioni governative di paesi sviluppati, ad esempio europee e canadesi, potrebbero offrire un valore migliore e maggiore stabilità a fronte di aumenti dei rendimenti statunitensi.
- Obbligazioni governative europee: Siamo convinti che con il calo dell’inflazione e la persistenza dei rischi di downside per la crescita la Banca Centrale Europea sarà più accomodante. È prevedibile che i problemi legati alle negoziazioni commerciali con gli Stati Uniti saranno la causa di un ulteriore rallentamento della crescita nell’Eurozona. Inoltre, qualsiasi riallocazione dei Treasury USA potrebbe a sua volta trainare la domanda di duration dell’Eurozona3, sostenendo la nostra posizione costruttiva.
- Obbligazioni governative canadesi: Le esenzioni dai dazi dovrebbero sostenere l’economia canadese. In questo paese l’inflazione appare relativamente contenuta, consentendo alla Bank of Canada di proseguire all’occorrenza con il suo ciclo di tagli dei tassi.
Preferenza per le azioni a grande capitalizzazione rispetto a quelle a piccola capitalizzazione statunitensi
Prevediamo benefici della legge sia per le azioni a grande capitalizzazione che per quelle a piccola capitalizzazione statunitensi, ma con modalità e in misure diverse. Le società a grande capitalizzazione ottengono la certezza di un regime a bassa imposizione fiscale persistente e incentivi a favore degli investimenti, che daranno impulso ai loro utili e flussi di cassa. Il bonus di ammortamento del 100% e la spesa per la ricerca e lo sviluppo saranno elementi notevolmente favorevoli. Le società più grandi inoltre evitano potenziali nuove tasse per gli investitori, e possono così continuare a premiare gli azionisti. Le grandi multinazionali affrontano tuttavia nuove pressioni (imposte più elevate sui redditi esteri e perdita di certi sussidi per l’energia pulita) che potrebbero annullare il rialzo netto atteso.
Varie voci nella BBB saranno a loro volta di sostegno per le small cap, e riteniamo probabile che queste beneficeranno in maniera più ampia dell’impatto della legge sull’economia interna statunitense. Mentre la BBB potrebbe imprimere un impulso positivo al sentiment di mercato per le small cap nel breve termine, le loro basse valutazioni sono generalmente giustificate dal fatto che gli utili di oltre il 40% delle società nel Russell 2000 sono negativi. Inoltre queste società sono più esposte a costi di indebitamento più elevati, vista la leva notevolmente più alta rispetto ai componenti del Russell 1000, e riteniamo che le loro spese per interessi aumenteranno con la spinta al rialzo dei rendimenti esercitata dalla BBB.
Conclusione
La “Big Beautiful Bill” può creare qualche elemento favorevole di breve termine per le azioni a piccola capitalizzazione e una dinamica più sostenuta per quelle a grande capitalizzazione negli Stati Uniti, tuttavia nel lungo termine il suo costo potrebbe far salire i rendimenti, a livelli che potrebbero minacciare l’eccezionalismo americano. Pertanto, nessuno potrà confutare la grandezza della Big Bill, ma alla fine la sua bellezza sarà negli occhi dei detentori di obbligazioni.
Note finali:
- Federal Reserve Economic Data (FRED). Federal Reserve Bank of St. Louis.
- Treasury Bulletin. Giugno 2025. Department of the Treasury. Bureau of the Fiscal Service.
- La duration si riferisce alla sensibilità di un’obbligazione al tasso d’interesse.
QUALI SONO I RISCHI?
Tutti gli investimenti comportano rischi, inclusa la possibile perdita del capitale.
I titoli azionari sono soggetti a fluttuazioni dei prezzi e a possibili perdite del capitale investito. Le azioni a bassa e media capitalizzazione comportano una volatilità e rischi maggiori rispetto alle azioni ad alta capitalizzazione.
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L’allocazione di asset tra strategie, asset class e investimenti diversi potrebbe dimostrarsi svantaggiosa o non generare i risultati auspicati. Una strategia che investe nelle imprese di un paese o di una regione specifici può essere soggetta a una maggiore volatilità rispetto a una strategia con una più ampia diversificazione geografica.
Gli investimenti internazionali sono soggetti a rischi speciali, tra cui fluttuazioni valutarie e incertezze sociali, economiche e politiche, che potrebbero aumentare la volatilità. Tali rischi sono amplificati nei mercati emergenti.
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