CONTRIBUTORI

Ed Perks, CFA
Chief Investment Officer, Franklin Templeton Investment Solutions

Gene Podkaminer, CFA
Head of Multi-Asset Research Strategies, Chair of Investment Strategy and Research Committee, Franklin Templeton Investment Solutions
In questo numero
La situazione in Ucraina acuisce le tensioni geopolitiche, al contempo l’assenza di una strada facile per la soluzione stabile del conflitto lascia presagire che l’impatto della guerra sui prezzi dell’energia sarà persistente. Quantomeno alimenta l’incertezza creata da crescita difficoltosa, inflazione e politica fiscale e monetaria. Sembra che le autorità camminino sul filo del rasoio.
Al fine di fronteggiare le molteplici sfide per l’economia mondiale e i mercati dobbiamo essere consapevoli che gli eventi scioccanti sul fronte geopolitico potrebbero innescare reazioni istintive. Continuiamo a monitorare le incertezze in aumento, ma nell’attività di trading cerchiamo di non lasciarci influenzare dal flusso di notizie o da emozioni momentanee.
Temi principali alla base delle nostre view
- Rallentamento della crescita verso il livello tendenziale
La crescita rallenta e non mancano i rischi di ribasso, accentuati dalle ripercussioni di eventi geopolitici, variante Omicron e inasprimento monetario e fiscale. In generale, i consumatori nelle economie avanzate si trovano tuttora in una posizione finanziaria solida. Per l’anno in corso si attende ancora una fase di espansione globale a un ritmo più rapido di quello tendenziale.
- Contesto di infatuazione critico
Le persistenti strozzature sul fronte dell’offerta alimentano l’inflazione e ora gli shock energetici spengono le speranze di un picco delle pressioni. L’inflazione globale supera tuttora le attese, spinta al rialzo dalla domanda di beni. Le pressioni cicliche soverchiano le forze disinflazionistiche di lungo periodo come la rivoluzione tecnologica e globalizzazione.
- Inasprimento di condizioni monetarie estremamente accomodanti
Per gran parte delle banche centrali l’attuale situazione economica e geopolitica assomiglia sempre più a un esercizio di equilibrismo. Tuttavia, in caso di delusioni sul fronte della crescita o di ulteriore escalation dei rischi geopolitici non si esclude una svolta accomodante sul fronte monetario.
I tassi delle banche centrali rimarranno bassi o negativi in termini reali persino dopo i rialzi attesi.
Posizionamento tattico
- È ancora necessaria una gestione agile
Crediamo che l’azionario globale abbia ancora un maggior potenziale di performance su un orizzonte di lungo periodo. In previsione di una brusca correzione dei mercati globali abbiamo ridotto l’esposizione alle azioni - i titoli più rappresentati in portafoglio - a un livello più moderato; guardiamo tuttora con favore all’asset class ma crediamo che uno stile d’investimento agile resti appropriato.
- Individuiamo opportunità sui mercati azionari
Sulle borse guardiamo con interesse a una gamma diversificata di opportunità che supporta la persistente preferenza per le azioni in termini di allocazione. Su base relativa, riteniamo che alcuni mercati e regioni siano più promettenti di altri ma in nessun caso i fattori idiosincratici locali annullano la generale attrattiva delle azioni nel lungo periodo.
- C’è ancora spazio per le obbligazioni
La nostra analisi di lungo periodo evidenzia che il potenziale di rendimento dei bond globali, in particolare dei titoli di Stato, rimane modesto. Tuttavia, i vantaggi di una possibile diversificazione attraverso asset a minor rischio continueranno ad attrarre gli investitori multi-asset. A nostro avviso una crescita solida rende più interessanti le obbligazioni a basso rating come i prestiti e i bond high yield in termini fondamentali.
QUALI SONO I RISCHI?
Tutti gli investimenti comportano rischi, inclusa la possibile perdita del capitale. Il valore degli investimenti può subire rialzi e ribassi; di conseguenza, gli investitori potrebbero non recuperare l’intero ammontare del proprio investimento. Il posizionamento di uno specifico portafoglio può differire dalle informazioni qui presentate a causa di vari fattori, inclusi, ma non limitati a, allocazioni dal portafoglio core e specifici obiettivi di investimento, linee guida, strategia e restrizioni di un portafoglio. Non vi è alcuna garanzia che alcuna previsione, proiezione o stima sarà realizzata. I prezzi delle azioni subiscono rialzi e ribassi, talvolta estremamente rapidi e marcati, a causa di fattori che riguardano singole società, particolari industrie o settori o condizioni di mercato generali. I prezzi delle obbligazioni si muovono di norma in direzione opposta a quella dei tassi di interesse. Di conseguenza, a mano a mano che i prezzi delle obbligazioni detenute in un portafoglio d’investimento si adeguano a un aumento dei tassi d’interesse, il valore del portafoglio può diminuire. Gli investimenti esteri comportano rischi particolari quali fluttuazioni dei cambi, instabilità economica e sviluppi politici. Gli investimenti nei mercati emergenti, un segmento dei quali è costituito dai mercati di frontiera, implicano rischi più accentuati connessi con gli stessi fattori, oltre a quelli associati alle dimensioni minori dei mercati in questione, ai volumi inferiori di liquidità e alla mancanza di strutture legali, politiche, economiche e sociali consolidate a supporto dei mercati mobiliari. I rischi associati ai mercati emergenti sono generalmente amplificati nei mercati di frontiera poiché gli elementi summenzionati (oltre a vari fattori quali la maggiore probabilità di estrema volatilità dei prezzi, illiquidità, barriere commerciali e controlli dei cambi) sono di norma meno sviluppati nei mercati di frontiera. Gli strumenti derivati implicano costi e possono creare una leva finanziaria nel portafoglio che a sua volta può dare luogo a un’elevata volatilità e provocare perdite (e guadagni) per il portafoglio pari a importi notevolmente superiori a quelli dell’investimento iniziale da esso operato. Una strategia può non raggiungere i benefici previsti, e può realizzare perdite qualora una controparte non adempia ai propri obblighi previsti. I tassi valutari possono oscillare significativamente in brevi periodi di tempo e possono ridurre i rendimenti. Gli investimenti nel settore delle risorse naturali comportano rischi particolari, quali una maggiore sensibilità a sviluppi economici e normativi sfavorevoli per il settore. I prezzi di tali titoli possono essere volatili, soprattutto nel breve periodo. L’investimento nel settore del real estate commerciale, incluse le abitazioni multifamiliari, comporta rischi particolari, quali cali del valore degli immobili e una maggiore sensibilità a sviluppi economici e normativi avversi che influenzano il settore.
