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Anteprima

I consumatori globali percepiscono gli effetti di una crisi del costo della vita, che ha già depresso i livelli di fiducia. È probabile che la crescita rallenti ulteriormente verso il livello tendenziale, sotto la spinta delle misure di politica fiscale e monetaria. Non ci aspettiamo che questo conduca a una recessione nel breve termine, ma sembra che le autorità camminino sul filo del rasoio.

Avendo abbandonato la nostra preferenza per le azioni, esaminiamo le attrattive delle obbligazioni governative e corporate. Riteniamo che questi titoli offrano un rendimento interessante e potenziali benefici di diversificazione e che siano diventati una ragionevole alternativa a lungo termine alle azioni, anche per la loro capacità di generazione di reddito.

Temi principali alla base delle nostre view

  • Rallentamento della crescita verso il livello tendenziale

La dinamica di crescita rallenta e non mancano i rischi di ribasso, accentuati dalle ripercussioni della guerra in Ucraina e dall’inasprimento monetario e fiscale. In generale, i consumatori nelle economie avanzate si trovano tuttora in una posizione finanziaria solida. L’erosione dei redditi reali ostacola la crescita dei consumi e potrebbe indebolire il pricing power delle imprese.

  • Un contesto inflazionistico critico

Le persistenti strozzature sul fronte dell’offerta alimentano l’inflazione e ora gli shock energetici smorzano le speranze di un picco delle pressioni. L’inflazione globale supera tuttora le attese, spinta al rialzo dalla domanda di beni. Le tensioni geopolitiche tra le grandi potenze possono aggravare l’inflazione ciclica e hanno la meglio sulle forze disinflazionistiche di lungo periodo.

  • Brusca stretta delle politiche economiche

Il contesto di rallentamento della crescita ed elevata inflazione costringe le banche centrali a camminare sul filo del rasoio. La politica fiscale si presenta più variegata tra le diverse economie, ma nella maggior parte dei casi ha un assetto restrittivo e tornerà in territorio espansivo solo lentamente. I previsti rialzi dei tassi di riferimento ridurranno l’entità dei tassi d’interesse negativi, rimuovendo velocemente le condizioni accomodanti.

Posizionamento tattico

  • È ancora necessaria una gestione agile

Dopo aver iniziato a ridurre la nostra preferenza per le azioni all’inizio di quest’anno, ad aprile siamo passati a una posizione neutrale. Continuiamo a ravvisare nelle azioni un potenziale di rendimento ragionevolmente interessante nel medio termine e siamo convinti che nel tempo dovrebbero maturare un premio al rischio, ma crediamo che sia ancora opportuno mantenere uno stile d’investimento agile.

  • I titoli di Stato non sono ancora convenienti

Il potenziale di rendimento totale delle obbligazioni di alta qualità ci sembra equilibrato rispetto a quello delle azioni, se consideriamo le caratteristiche di riduzione del rischio che le prime apportano ai portafogli a lungo termine. L’inflazione persistente condurrà a continui rialzi dei tassi di riferimento, ma questo sviluppo è già riflesso nei rendimenti dei titoli di Stato.

  • Le obbligazioni corporate ci sembrano più interessanti

Una crescita robusta sostiene l’attrattiva dei fondamentali delle obbligazioni a basso rating, come i titoli high yield. Attualmente i differenziali di rendimento delle emissioni corporate offrono a nostro avviso un interessante profilo di rischio/rendimento e abbiamo mantenuto una view moderatamente positiva su questo mercato.



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