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In questo numero

Man mano che gli investitori si abituano al persistente vigore della crescita globale, sui mercati emergono forze contrastanti che mettono in luce la fragilità dell'equilibrio in essere. Gli utili societari hanno superato le attese e ci chiediamo se la buona notizia sia già scontata nelle valutazioni azionarie, tuttora onerose. Il rischio inflazionistico appare elevato ma crediamo che le autorità manterranno comunque una linea accomodante. In un periodo in cui la geopolitica è tornata al centro della scena, riteniamo sarà fondamentale una gestione agile.

Esaminiamo i vantaggi dell'inserimento di asset alternativi in un portafoglio bilanciato di azioni e obbligazioni, a nostro avviso la soluzione più sicura per assicurare la stabilità del rendimento potenziale.

Temi principali alla base delle nostre view
  • La crescita globale si conferma solida
    Gracias al estímulo fiscal de Estados Unidos, se ha alcanzado el crecimiento máximo. Se prevé un período de crecimiento Il picco della crescita è già stato raggiunto grazie in particolare agli stimoli fiscali erogati negli Stati Uniti. Per la restante parte di quest’anno prevediamo un periodo di crescita globale sincronizzata, che potrebbe tuttavia essere già ampiamente scontata nelle aspettative degli investitori. Le divergenze regionali saranno accentuate dall’accesso ai vaccini e dal persistere delle politiche accomodanti.
  • L'inflazione elevata è per lo più transitoria ma permangono importanti rischi
    L'inflazione globale è aumentata, spinta al rialzo dalla domanda. Le crescenti strozzature dell’offerta stanno facendo crescere l’inflazione primaria, ma probabilmente si tratta di un fenomeno in gran parte transitorio. Nel lungo periodo, i fattori disinflazionistici secolari, come la tecnologia e la globalizzazione, rimangono solidi.
     
  • È probabile un adeguamento delle politiche, ma l'obiettivo rimarrà invariato
    La rimozione delle misure di emergenza e la riduzione degli acquisti di asset proseguiranno, ma la liquidità resta abbondante. A nostro avviso gli obiettivi fiscali favoriscono l'erogazione di stimoli e l'orientamento accomodante.

Posizionamento tattico
  • Serve ancora una gestione dinamica
    Le azioni hanno un potenziale di rendimento superiore e riteniamo che nel tempo matureranno il loro premio al rischio. La nostra predilezione per le azioni è meno marcata rispetto al passato poiché la solidità dei dati economici è ampiamente riflessa dai mercati. Restiamo convinti che occorra una gestione agile per affrontare le sfide che ci attendono nei prossimi mesi.
     
  • Gli asset reali potrebbero rappresentare l'alternativa
    Il rendimento atteso dagli asset alternativi rimane modesto rispetto a quello delle azioni e la loro presenza in un portafoglio a più lungo termine è giustificata essenzialmente dal contributo alla marginale riduzione del rischio. Guardiamo tuttora con favore ad asset che per natura hanno caratteristiche di diversificazione come i TIPS (Treasury Inflation-Protected Securities), in grado di contribuire a proteggere il portafoglio dall’aumento dell’inflazione.
     
  • Ancora in cerca di alternative
    Continuiamo a trovare poche alternative convincenti alle azioni quando si tratta di generare un rendimento interessante a lungo termine. Crediamo che mantenere un portafoglio diversificato di premi al rischio sia la via più sicura verso rendimenti potenziali stabili. In particolare nel contesto di bassi rendimenti che continuiamo a prevedere.
     

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