CONTRIBUTORI

Stephen Dover, CFA
Chief Market Strategist,
Head of Franklin Templeton Institute
Questo capitolo è tratto dall’articolo Innovazione alimentare: investire per nutrire il nostro futuro di Franklin Templeton Institute. Per leggere tutti i capitoli di questo articolo, cliccare qui..
Anteprima del capitolo
Non sono un esperto di cambiamenti climatici. Pertanto, lascerò che siano gli esperti e gli specialisti in materia ambientale, sociale e di governance (ESG) a parlare in dettaglio degli impatti del cambiamento climatico sul nostro sistema alimentare e delle politiche governative necessarie per affrontare o ridurre gli impatti. Guardo al futuro dell’alimentazione e all’innovazione e alla tecnologia che saranno necessarie per produrre e distribuire in modo sicuro il cibo di cui abbiamo bisogno dalla prospettiva di un investitore. Ciò detto, è chiaro che il sistema alimentare - che rappresenta il 10% dell’economia globale1 - è sempre più un importante motore del cambiamento climatico, e allo stesso tempo è perturbato dal cambiamento climatico. Questa perturbazione avrà un impatto su tutte le asset class globali: nel solo universo azionario il settore alimentare pesa 4.900 miliardi di dollari, pari al 4% circa della capitalizzazione di mercato globale.2 È pertanto fondamentale intercettare la risposta degli investitori - a prescindere dal peso riservato ai temi ESG - per identificare le opportunità sul mercato ed evitare i potenziali rischi che potrebbero influenzare significativamente i loro portafogli.
Ho un passato nell’agricoltura, provenendo da una famiglia di allevatori del Montana di quarta generazione. Chiunque discenda da una famiglia di allevatori acquisisce una formazione permanente sulla filiera alimentare, sui prezzi delle materie prime e sulle sfide che allevatori e agricoltori affrontano ogni giorno per portare sul mercato i loro prodotti - che si tratti di una mucca o di un moggio di grano. Nonostante questa esperienza, sono alquanto sorpreso dall’attuale livello di sofisticazione del settore alimentare. Il cibo ha smesso di riguardare solo la terra, l’acqua e il tempo per abbracciare la tecnologia, l’innovazione e il futuro. Mi sembra chiaro che l’innovazione alimentare e il futuro della produzione alimentare giocheranno un ruolo fondamentale nei mercati dei prossimi decenni.
Note finali
- Fonte: van Nieuwkoop, M. “Do the costs of the global food system outweigh its monetary value?”, Blog della Banca Mondiale, 17 giugno 2019.
- Fonte: FactSet, al 21 febbraio 2022. Il calcolo si basa sulla capitalizzazione di mercato di 2.114 società appartenenti alle seguenti categorie: distributori alimentari, vendita al dettaglio di generi alimentari, ipermercati e supercentri, prodotti agricoli, alimenti confezionati e carni, industria delle bevande analcoliche. Capitalizzazione di mercato totale di 117.100 miliardi di dollari calcolata su 48.325 società.
QUALI SONO I RISCHI?
Tutti gli investimenti comportano rischi, inclusa la possibile perdita del capitale. Il valore degli investimenti può diminuire oltre che aumentare; di conseguenza, gli investitori potrebbero non recuperare l’intero ammontare del proprio investimento. I prezzi delle obbligazioni si muovono di norma in direzione opposta a quella dei tassi di interesse. Di conseguenza, man mano che i prezzi delle obbligazioni detenute in un portafoglio si adeguano a un aumento dei tassi d’interesse, il valore del portafoglio può diminuire. I prezzi delle azioni subiscono rialzi e ribassi, talvolta estremamente rapidi e marcati, a causa di fattori che riguardano singole società, particolari industrie o settori o condizioni di mercato generali. Gli investimenti nel settore delle risorse naturali comportano rischi particolari, quali una maggiore sensibilità a sviluppi economici e normativi sfavorevoli per il settore. I prezzi di tali titoli possono essere volatili, soprattutto nel breve periodo. Le società a bassa e media capitalizzazione possono essere particolarmente sensibili ai cambiamenti delle condizioni economiche e le loro prospettive di crescita hanno un grado di certezza minore rispetto a quelle di società maggiori, più tradizionali. Agli investimenti in titoli esteri sono associati rischi particolari, inclusi rischi legati a sviluppi politici ed economici, pratiche di trading, disponibilità delle informazioni, fluttuazioni di tassi di cambio valute e mercati e politiche limitate; gli investimenti in mercati emergenti comportano rischi maggiori relativi agli stessi fattori. Oltre a quelli associati ai titoli di debito e agli strumenti finanziari esteri in generale, i titoli di debito sovrano sono soggetti a vari rischi quali, in via non limitativa, il rischio che un’entità governativa non sia disposta o in grado di pagare gli interessi e rimborsare il capitale sul proprio debito sovrano. Gli investimenti in industrie in rapida crescita, quali il settore tecnologico e della salute (storicamente volatili), possono determinare fluttuazioni dei prezzi più elevate, soprattutto nel breve termine, a causa della rapidità dei cambiamenti e dello sviluppo dei prodotti nonché dei regolamenti governativi delle società che privilegiano i progressi scientifici o tecnologici. I titoli immobiliari comportano rischi particolari, quali cali del valore degli immobili e una maggiore sensibilità a sviluppi economici e normativi avversi che influenzano il settore. Le società e/o i case study citati in questo numero sono utilizzati a scopo puramente illustrativo; al momento non sono necessariamente detenuti investimenti da alcun portafoglio cui Franklin Templeton fornisce consulenza. Le informazioni fornite non costituiscono una raccomandazione o una consulenza finanziaria individuale per un titolo, una strategia o un prodotto d’investimento particolare e non costituiscono un’indicazione delle intenzioni di negoziazione di alcun portafoglio gestito da Franklin Templeton. Franklin Templeton e i nostri gestori di investimenti specializzati perseguono determinati obiettivi o capacità ambientali, di sostenibilità e di governance (ESG); tuttavia, non tutte le strategie sono gestite secondo obiettivi orientati all’“ESG”.
