INVESTMENT VIEWS
CONTRIBUTORI

Matthew Moberg, CPA
Senior Vice President, Portfolio Manager, Franklin Equity Group®

Joyce Lin, CFA
Vice President, Analyst/Portfolio Manager, Franklin Equity Group

Kelly Rogal, CFA
Quantitative Research Analyst,
Franklin Equity Group
United States
Will Holding
Research Associate, Franklin Equity Group
RESUMEN
La meccanica, la distruttiva e la fiduciosa
Sotto è raffigurato uno dei grafici che oggi vanno per la maggiore negli ambienti finanziari (vedi Figura 1):
FATTORI DEI PORTAFOGLI FAMA E FRENCH: VALUE CONTRO GROWTH Figura 1:
Negli ultimi 80 anni il portafoglio value ha sovraperformato quello growth 31 luglio 1936-30 giugno 2021 (extra rendimento annualizzato a 10 anni)

Fonte: Calcoli della Global Research Library di Franklin Templeton utilizzando dati forniti da Eugene Fama e Kenneth French. I portafogli benchmark Fama/French sono ribilanciati trimestralmente utilizzando due ordini indipendenti, in base alla dimensione (capitalizzazione di mercato, ME) e al rapporto tra valore nominale e di mercato (il rapporto tra capitale netto e capitalizzazione di mercato, BE/ME). Il punto di rottura sul piano dimensionale (che determina l’area di acquisto per i portafogli Small e Big) è dato dal valore di mercato mediano del NYSE. I punti di rottura BE/ME (che determinano l’area di acquisto per i portafogli Growth, Neutral e Value) sono dati dal 30° e dal 70° percentile del NYSE. La performance del passato non costituisce un’indicazione o una garanzia di risultati futuri.
Questo grafico mostra chiaramente che negli ultimi 80 anni le azioni value hanno sovraperformato le azioni growth per l’83% del tempo. I gestori value ricorrono spesso a questo grafico per mettere in chiaro che - a loro avviso - le azioni value torneranno, e molto presto, a sovraperformare quelle value. Di fatto, quel momento potrebbe essere sopraggiunto già mentre scrivo. Per una parte di quest’anno le azioni value hanno fortemente sovraperformato la media di mercato. È uno slancio che i gestori value devono iniziare a ritrovare anzi, a dirla tutta, che devono proprio compiere. In altri termini, qualsiasi gestore di portafoglio di età superiore ai 30 anni - ossia, presumibilmente, la maggior parte di noi - è stato probabilmente formato, istruito e abituato a ragionare secondo un approccio d’investimento value e secondo la teoria del “ritorno alla media” (mean reversion) degli investimenti. Dopotutto, sovraperformare per tre quarti di secolo nell’83% dei casi è quanto di più vicino a un “risultato certo”, prevedibile in qualsiasi scenario di investimento.
L’importante, quando si interpretano i dati, è trarne le giuste conclusioni. Certamente nessuno vorrebbe uscire dalla bolla “dot com” del 2000 dicendo “bene, dovrò tenermi alla larga da qualsiasi titolo tecnologico”. Significherebbe trarre una conclusione errata da un evento basato sui dati. Quindi, permettetemi di condividere alcuni punti di questa Figura 1 dalla mia prospettiva di gestore growth
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QUALI SONO I RISCHI?
Tutti gli investimenti comportano rischi, inclusa la possibile perdita del capitale. Il valore degli investimenti può subire rialzi e ribassi; di conseguenza, gli investitori potrebbero non recuperare l’intero ammontare del proprio investimento. I prezzi delle azioni subiscono rialzi e ribassi, talvolta estremamente rapidi e marcati, a causa di fattori che riguardano singole società, particolari industrie o settori o condizioni di mercato generali. Gli investimenti in industrie in rapida crescita, quali il settore tecnologico (storicamente volatile), possono determinare fluttuazioni dei prezzi più elevate, soprattutto nel breve termine, a causa della rapidità dei cambiamenti e dello sviluppo dei prodotti, nonché dei regolamenti governativi delle società che privilegiano i progressi scientifici o tecnologici o un’approvazione regolamentare per nuovi farmaci e strumenti medici. Le società e i case study citati in questo numero sono utilizzati a scopo puramente illustrativo; al momento non sono necessariamente detenuti investimenti da alcun portafoglio cui Franklin Templeton Investments fornisce consulenza. Le opinioni espresse intendono unicamente fornire informazioni sul modo in cui i titoli sono analizzati. Le informazioni fornite non costituiscono una raccomandazione o una consulenza finanziaria individuale per un titolo, una strategia o un prodotto d’investimento particolare e non costituiscono un’indicazione delle intenzioni di negoziazione di alcun portafoglio gestito da Franklin Templeton. La presente descrizione non costituisce un’analisi completa di tutti i fatti rilevanti relativi a un settore, un titolo o un investimento e non deve essere considerata come una raccomandazione d’investimento. Intende fornire una visione del processo di selezione del portafoglio e di ricerca. Quanto citato è stato ottenuto da fonti considerate affidabili, ma non è stato verificato in modo indipendente per quanto concerne la completezza o accuratezza. Queste opinioni non devono essere considerate come una consulenza in materia d’investimenti o un’offerta di un particolare titolo. Le performance passate non sono indicazione o garanzia di performance future.
