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INTRODUZIONE

RISCHI GEOPOLITICI IN PRIMO PIANO

Con la recente invasione dell’Ucraina, i rischi geopolitici sono tornati in primo piano. Sebbene la situazione continui ad essere fluida, l’escalation del conflitto ha avuto un impatto profondo sui mercati di capitale globali, con un forte rialzo dei prezzi di materie prime, dal petrolio all’avena, mentre crollavano i prezzi dei mercati azionari. I governi dei Paesi occidentali hanno condannato ampiamente le mosse della Russia e imposto di conseguenza sanzioni con conseguenze paralizzanti sui settori finanziario, tecnologico e aerospaziale. Gli operatori del mercato devono ancora stabilire le implicazioni complete e più ampie della crisi in corso, che sta influendo pesantemente sul commercio globale e potrebbe esacerbare ulteriormente le pressioni sulle forniture globali che si erano già affacciate dopo la pandemia. Con lo sviluppo della situazione ci attendiamo un’intensificazione delle sanzioni che dovrebbe spingere a un ulteriore rialzo i prezzi dell’energia e delle materie prime. Le dimensioni dello shock avranno prevedibilmente implicazioni ad ampio raggio per la crescita globale e l’inflazione, che è già salita ai valori più alti da vari decenni a questa parte.

Nonostante le recenti turbolenze, i mercati del Consiglio di Cooperazione del Golfo (GCC) hanno messo a segno risultati notevoli. Ampi settori nei nostri mercati sono esposti ai prezzi dell’energia e delle materie prime, e con i bassi costi di base sono in buona posizione per beneficiare del drastico aumento dei prezzi. Inoltre, l’aumento dei prezzi del petrolio sarà prevedibilmente di sostegno per i bilanci fiscali, che dovrebbero godere di pluusvalenze record dopo anni di consolidamento e riforma. Riteniamo che la politica fiscale continuerà ad essere prudente, e non ci attendiamo un aumento della spesa governativa nel breve termine. I ricavi imprevisti generati dal petrolio saranno destinati a irrobustire i bilanci, ridurre l’indebitamento e rafforzare la liquidità nel sistema in generale.

Oltre al conflitto Russia-Ucraina, abbiamo individuato cinque temi principali cui gli investitori in azioni dell’area MENA dovrebbero prestare attenzione nel 2022:

  • I rischi legati alla pandemia persistono, ma dovrebbero avere ancora vita breve
  • L’aumento dei prezzi del greggio dovrebbe sostenere la crescita e gli investimenti pubblici
  • Le politiche regionali/intraregionali rappresentano ancora una fonte di incertezza
  • L’incremento dei tassi di interesse favorisce il settore bancario nel complesso
  • La liquidità sembra essere sufficiente a sostenere le offerte pubbliche iniziali (IPO)


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