INTRODUZIONE
Il focus di questo numero è sulle nostre opinioni relative al mercato e agli investimenti per la seconda metà dell’anno, esaminando la ripresa contrastante dal COVID-19 nel mondo. L’emergere di varianti del COVID-19 sta creando nuove situazioni sfavorevoli per l’economia in alcune parti del mondo, mentre altri paesi mettono a segno un vivace rimbalzo con il progresso delle campagne di vaccinazione e un forte supporto fiscale e monetario. Con la combinazione di questo scenario e frizioni delle catene di fornitura si prospetta un secondo semestre 2021 interessante.
Il nostro ultimo outlook mette in rilievo le opinioni di alcuni dei nostri gestori degli investimenti specializzati riguardo alla situazione nel mondo e per le varie asset class. Le opinioni principali relative alle categorie di asset includono:
- Il resto del 2021 si dimostrerà probabilmente difficile, con possibili temi fondamentali rappresentati dalla protezione contro l’inflazione, la ricerca di reddito, l’individuazione di società di buona qualità nonché avere una visuale che vada oltre le azioni e le obbligazioni.
- L’attività nel settore obbligazionario non può prescindere dall’attenzione all’inflazione e al reddito. Le opportunità nei mercati del credito corporate saranno selettive ed eterogenee, e siamo convinti che una gestione attiva sarà importante. Gli investitori dovrebbero considerare rotazioni di qualità, duration e settori.
- Le discussioni in merito alle azioni convergono sulla “qualità”; gli investitori in qualsiasi stile e fascia di capitalizzazione del mercato sono convinti che il “junk trade” sia storia passata e ora la priorità spetti alla qualità, guardando oltre definizioni strutturate di crescita e valore. Gestori diversi offrono definizioni diverse di società di buona qualità, aiutando gli investitori a muoversi nel mercato mentre si analizzano problemi nelle catene di fornitura, cicli economici e crescita.
- Il real estate ci conduce direttamente agli impatti dell’inflazione. Il meccanismo lineare di aumenti degli affitti quando le condizioni dell’economia stanno migliorando consente di adeguare l’investimento immobiliare all’offerta e alla domanda economica. Questo meccanismo rende l’immobiliare commerciale particolarmente interessante nella seconda metà di quest’anno.
- Le infrastrutture hanno catalizzatori regionali e una forte inclinazione all’investimento sostenibile e ai fattori ambientali, sociali e di governance (ESG). In tutto il mondo si avviano iniziative importanti con motivazioni sociali e governative che offriranno alle infrastrutture benefici di diversificazione che vanno oltre il valore dell’investimento. Questi benefici persisteranno oltre la seconda metà del 2021.
Queste osservazioni dovrebbero essere convalidate nelle conversazioni che stanno avendo luogo in merito ai mercati. Ciascun gestore interverrà descrivendo più approfonditamente la sua prospettiva. Ritengo che troverete utili le loro opinioni, essendo derivate dal lavoro che svolgono nel posizionare i propri portafogli.

Stephen Dover, CFA
Chief Market Strategist,
Franklin Templeton Investment Institute
L’INFLAZIONE È IL PROPULSORE DELLA NECESSITÀ DI UN INVESTIMENTO OBBLIGAZIONARIO ATTIVO
Brian Kloss, JD, CPA, Brandywine Global
Secondo le nostre attese, il resto del 2021 presenterà delle sfide. Sarà più difficile ottenere rendimenti, ma riteniamo che saranno comunque positivi. Siamo generalmente positivi sul credito corporate, soprattutto nel segmento più corto della curva. Settori pro-ciclici, ad esempio materie prime, materiali di base e tecnologia sanitaria, offrono opportunità interessanti. Siamo convinti che una gestione attiva sarà fondamentale, considerando che le opportunità nei mercati del credito corporate saranno selettive ed eterogenee. Gli investitori dovranno impiegare tutti gli strumenti a loro disposizione, inclusa la rotazione della qualità, settori e duration.
Nicholas Hardingham, CFA, Franklin Templeton Fixed Income
Siamo ancora rialzisti sul debito dei mercati emergenti come asset class, e preferiamo i mercati emergenti in valuta forte a quelli in valuta locale, tenendo conto che la maggior parte dei tassi locali sono ancora a minimi storici e i tassi reali sono negativi, o estremamente bassi. Ci attendiamo un rialzo dei tassi d’interesse nel 2022, per cui non vediamo alcun valore nell’irrobustire partecipazioni con duration più lunga senza livelli convincenti di spread di compensazione, e continuiamo quindi a preferire emittenti high yield rispetto a investment grade.
LA QUALITÀ, LA QUALITÀ E ANCORA LA QUALITÀ RESTANO CENTRALI PER LE AZIONI
Jonathan Curtis, Franklin Equity Group
A parte la recente volatilità, siamo convinti che la tecnologia goda di potenti forze secolari e cicliche positive a lungo come a breve termine. Crediamo che il settore possa crescere molto più rapidamente dell’inflazione, che abbia capacità di pricing power (grazie alla sua leva sulla produttività) e che godrà di elementi deflazionistici favorevoli considerando che i lavoratori della conoscenza sfrutteranno condizioni di lavoro più flessibili per trasferirsi in regioni dove i costi sono più bassi.
Alan Bartlett, Templeton Global Equity Group
La nostra idea di “valore composto” è radicata nel convincimento che il valore nasca dalla combinazione di molteplici elementi, che possono includere prezzo, qualità, crescita e cambiamenti/eventi nel tempo. In una panoramica globale, attualmente siamo favorevoli alle azioni europee, considerando che l’eurozona è tra le regioni globali meno costose e sede di società leader nell’industria e nei consumi, con potenziale di rialzo dopo le riaperture insieme alla ripresa post-pandemia. Secondo noi anche il Giappone è interessante, considerando la ristrutturazione delle società e il miglioramento dei loro bilanci, e il focus su un aumento del return on equity.
Zehrid Osmani, Martin Currie
Ci concentriamo sulle caratteristiche di titoli specifici piuttosto che su valutazioni a livello regionale, tuttavia dal punto di vista geografico ravvisiamo un maggiore potenziale di rialzo nelle azioni europee e dei mercati emergenti rispetto al mercato azionario statunitense. Per quanto riguarda i settori, il programma di spesa per infrastrutture del Presidente degli Stati Uniti Joe Biden può offrire un notevole sostegno al momentum economico negli Stati Uniti, dando così forma potenzialmente a un lungo ciclo industriale positivo con implicazioni positive sia per gli USA che per l’outlook economico globale.
Manraj Sekhon, CFA, Franklin Templeton Emerging Markets Equity
Dall’inizio dell’anno fino ad ora le azioni dei mercati emergenti sono salite costantemente, anche se a un ritmo più moderato rispetto al momentum del 2020. In generale, i mercati emergenti hanno dimostrato una resilienza sostenuta nel gestire il COVID-19 e adeguarsi di conseguenza. Va notata una divergenza crescente tra le sfide percepite riguardo a questi mercati, e la forza strutturale che essi hanno dimostrato. Sottolineiamo tre aree fondamentali che meritano attenzione: domanda, sentiment e inflazione.
ESG E INFLAZIONE POSSONO ESSERE BENEFICI PER INVESTIMENTI ALTERNATIVI
Tim Wang, Ph.D., Clarion Partners
Secondo noi il 2021 segnerà l’inizio di un nuovo ciclo per il mercato del real estate. Considerando che la ripresa persistente della domanda nella maggior parte dei mercati e settori immobiliari, l’aumento del tasso di occupazione e gli affitti effettivi più alti dovrebbero far salire il reddito operativo netto, sostenendo dividendi più elevati e apprezzamenti degli immobili. Secondo noi, il real estate – reddito unito a crescita - dovrebbe costituire una parte importante di una strategia di allocazione del portafoglio, data l’accelerazione della crescita economica e il contesto reflazionistico.
Nick Langley, ClearBridge Investments
Gli investitori dovrebbero beneficiare di piani di stimolo globali, considerando che i responsabili delle decisioni politiche concordano su obiettivi aggressivi pluridecennali per la riduzione del carbonio. Quest’investimento consentirà ad asset di società di pubblica utilità e infrastrutture di ricavare rendimenti stabili e spesso regolamentati dal capitale impiegato in aree quali la generazione di minori emissioni di carbonio, il rafforzamento delle reti elettriche e combustibili con minori emissioni di carbonio quali l’idrogeno. L’influsso degli impegni ambientali, sociali e di governance sulle aree di infrastrutture specifiche potrà avere sfumature diverse, ma siamo convinti che una certa abilità tattica sarà ripagata.
Informazioni su Global Investment Outlook Global Investment Outlook permette agli strategist di Franklin Templeton Investment Institute di dar voce alle opinioni di tutti i gestori della società sui mercati. La missione dell’Investment Institute è mettere a disposizione di clienti e investitori in tutto il mondo approfondimenti guidati dalla ricerca, opinioni di esperti ed eventi all’avanguardia nel settore tramite la competenza diversificata dei nostri gruppi autonomi per gli investimenti, partner accademici selezionati e impronta globale esclusiva.
Due pubblicazioni Franklin Templeton Thinks correlate e degne di nota sono Views sull’allocazione, prodotta da Franklin Templeton Investment Solutions, che offre le nostre migliori riflessioni sulla costruzione di portafogli multi-asset, e Prospettive macro, prodotta dall’Investment Institute, che contiene le analisi di economisti di tutta la società sui principali temi macroeconomici che guidano i mercati.
QUALI SONO I RISCHI?
Tutti gli investimenti comportano rischi, inclusa la possibile perdita del capitale. Il valore degli investimenti può subire rialzi e ribassi; di conseguenza, gli investitori potrebbero non recuperare l’intero ammontare del proprio investimento. I prezzi delle obbligazioni si muovono di norma in direzione opposta a quella dei tassi d’interesse. Di conseguenza, a mano a mano che i prezzi delle obbligazioni si adeguano a un aumento dei tassi d’interesse, il prezzo delle azioni può diminuire. Gli investimenti in titoli esteri comportano rischi particolari associati ad esempio a fluttuazioni dei cambi, instabilità economica e sviluppi politici. La Cina può essere soggetta a livelli notevoli di instabilità economica, politica e sociale. Gli investimenti in titoli di emittenti cinesi comportano rischi legali specifici della Cina, compresi alcuni rischi legali, normativi, politici ed economici. I rendimenti elevati riflettono i maggiori rischi di credito associati a questi titoli con rating inferiore e, in alcuni casi, i minori prezzi di mercato di tali strumenti. Le variazioni dei tassi di interesse possono incidere sul prezzo e sul rendimento delle azioni. I titoli del Tesoro, se detenuti sino alla scadenza, offrono un rendimento fisso e un valore fisso del capitale; il pagamento di interessi e capitale è garantito. I prezzi delle azioni subiscono rialzi e ribassi, talvolta estremamente rapidi e marcati, a causa di fattori che riguardano singole società, particolari industrie o settori o condizioni di mercato generali. Gli investimenti nei mercati emergenti implicano rischi dello stesso tipo ma più elevati, oltre a rischi specifici delle aree emergenti legati alle minori dimensioni e alla minore liquidità dei mercati, nonché alla mancanza di solide strutture legali, politiche, economiche e sociali a supporto dei mercati mobiliari. Tali investimenti sono esposti a una forte volatilità dei prezzi nel corso dell’anno. Gli investimenti in industrie in rapida crescita, quali il settore tecnologico (storicamente volatile), possono determinare fluttuazioni dei prezzi più elevate, soprattutto nel breve termine, a causa della rapidità dei cambiamenti e dello sviluppo dei prodotti, nonché dei regolamenti governativi delle società che privilegiano i progressi scientifici o tecnologici o un’approvazione regolamentare per nuovi farmaci e strumenti medici. Le società biotecnologiche spesso sono di dimensioni ridotte e/o relativamente giovani. Le società di minori dimensioni possono essere particolarmente sensibili ai cambiamenti delle condizioni economiche e le loro prospettive di crescita sono meno certe di quelle delle società maggiori, più tradizionali, e possono essere volatili, specialmente nel breve termine. I gestori di investimenti a impatto e/o basati su fattori ambientali, sociali e di governance (ESG) possono selezionare i titoli considerando fattori al di fuori delle tradizionali informazioni finanziarie, con conseguente possibile scostamento delle performance relative degli investimenti rispetto a quelle di altre strategie o dei parametri di riferimento generali di mercato, laddove tali settori o investimenti risultassero favoriti o penalizzati dal mercato. Inoltre, le strategie ESG possono fondarsi su alcuni criteri basati sui valori per eliminare le esposizioni rilevate in strategie simili o in parametri di riferimento generali di mercato, anche in questo caso con conseguente possibile scostamento delle performance relative degli investimenti. L’investimento nel settore del real estate commerciale, incluse le abitazioni multifamiliari, comporta rischi particolari, quali cali del valore degli immobili e una maggiore sensibilità a sviluppi economici e normativi avversi che influenzano il settore. I titoli immobiliari comportano rischi particolari, quali cali nel valore dell’immobiliare e una maggiore sensibilità a sviluppi economici e normativi avversi che influenzano il settore. Le strategie a gestione attiva possono registrare perdite qualora le valutazioni del gestore in termini di mercati, tassi d’interesse oppure attrattività, valori relativi, liquidità o potenziale apprezzamento di particolari investimenti operati per un portafoglio si dimostrino errate. Non può esservi alcuna garanzia che le tecniche o le decisioni in materia di investimenti di un gestore generino i risultati desiderati. Gli investimenti in strategie d’investimento alternative e in hedge fund (congiuntamente, gli “investimenti alternative”) sono di natura complessa e speculativa, comportano un rischio significativo e non devono essere considerati un programma d’investimento completo. Gli strumenti finanziari derivati vengono spesso utilizzati in strategie d’investimento alternative, implicano costi e possono creare una leva finanziaria nel portafoglio di un fondo che, a sua volta, può dare luogo a un’elevata volatilità e provocare perdite (e guadagni) per il fondo pari a importi notevolmente superiori a quelli dell’investimento iniziale da esso operato. A seconda del prodotto in cui si investe, un investimento in asset alternativi potrebbe offrire un livello limitato di liquidità ed è adatto esclusivamente a soggetti che possono permettersi di perdere l’intero importo investito. L’identificazione di opportunità d’investimento interessanti è difficile e comporta un grado significativo d’incertezza. I rendimenti generati dagli investimenti alternative potrebbero non compensare adeguatamente gli investitori per i rischi economici e finanziari assunti. L’investimento in asset alternative è soggetto ai rischi di mercato tipici delle entità che investono in tutti i tipi di titoli, inclusa la volatilità di mercato. Inoltre, alcune tecniche di negoziazione utilizzate da investimenti alternative, come per esempio leva finanziaria e copertura, possono incrementare l’impatto negativo cui un portafoglio d’investimento può essere esposto. A seconda della struttura del prodotto in cui si investe, gli investimenti alternative potrebbero non essere tenuti a fornire agli investitori valutazioni o determinazioni dei prezzi periodiche e potrebbero comportare in generale una mancanza di trasparenza in merito agli asset sottostanti. L’investimento in asset alternative può inoltre comportare conseguenze fiscali; prima di investire, un potenziale investitore deve pertanto rivolgersi a un consulente fiscale. Oltre a commissioni e spese dirette basate sugli asset, alcuni investimenti alternativi, come i fondi di hedge fund, sono soggetti a spese e commissioni indirette e a compensi basati sugli asset dei fondi d’investimento in cui queste strategie alternative investono. La diversificazione non garantisce utili né protegge contro il rischio di perdite. Le società e/o i case study citati in questo numero sono utilizzati a scopo puramente illustrativo; al momento non sono necessariamente detenuti investimenti da alcun portafoglio cui Franklin Templeton fornisce consulenza.
