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La scoperta della variante Omicron del COVID-19 ha generato incertezza economica e volatilità del mercato. Alla data di questo documento, è ancora troppo presto per trarre conclusioni riguardo al possibile percorso futuro della pandemia, e stiamo seguendo attentamente l’evolversi della situazione. Di una cosa siamo certi: un’ampia parte del mondo sta imparando a convivere con il COVID-19, mentre salgono i tassi delle vaccinazioni e arrivano nuove terapie. È innegabile che l’emergere di nuove varianti ritarda il ritorno alla normalità pre-pandemia, ma i timori più seri per il mercato dovrebbero essere ormai alle nostre spalle. Ci attendiamo che le preoccupazioni per la pandemia svaniscano gradualmente e in modo non sempre uniforme. Ciò dovrebbe contribuire a riportare l’attenzione degli investitori sui driver strutturali di crescita nei mercati emergenti.

Elementi chiave da ricordare:

  • La pandemia ha portato a uno sviluppo della digitalizzazione nei mercati emergenti (ME) destinato ad avere effetti permanenti. Il settore all’avanguardia nella trasformazione digitale è stato quello dei consumi basati su ordini online, tuttavia abbiamo anche iniziato a vedere il decollo di certe applicazioni industriali basate su internet, considerando che le imprese manifatturiere contano sull’innovazione per un aumento della produttività.
  • Nel complesso, le aziende basate su internet sono diventate totalmente pervasive, e hanno ancora ampio spazio per crescere nei mercati emergenti. Il moltiplicarsi delle società basate su internet è stato accompagnato di pari passo dal moltiplicarsi della concorrenza. Ne siamo consapevoli, e preferiamo le società che possono dimostrare vantaggi sostenibili rispetto alla concorrenza.
  • Vi è anche un’altra tendenza secolare nella quale vediamo la tecnologia avere un ruolo creativo: la decarbonizzazione. Molte società ad alta intensità di carbonio anticipano aumenti dei costi di quest’ultimo e stanno usando attivamente la tecnologia per tagliare le proprie emissioni.

La scoperta della variante Omicron del COVID-19 ha generato incertezza economica e volatilità del mercato. Alla data di questo documento, è ancora troppo presto per trarre conclusioni riguardo al possibile percorso futuro della pandemia, e stiamo seguendo attentamente l’evolversi della situazione. Di una cosa siamo certi: un’ampia parte del mondo sta imparando a convivere con il COVID-19, mentre salgono i tassi delle vaccinazioni e arrivano nuove terapie. È innegabile che l’emergere di nuove varianti ritarda il ritorno alla normalità pre-pandemia, ma i timori più seri per il mercato dovrebbero essere ormai alle nostre spalle. Ci attendiamo che le preoccupazioni per la pandemia svaniscano gradualmente e in modo non sempre uniforme. Ciò dovrebbe contribuire a riportare l’attenzione degli investitori sui driver strutturali di crescita nei mercati emergenti.

Una trasformazione tech-tonic

La domanda resiliente di tecnologia secondo noi è un elemento favorevole pluriennale per i mercati emergenti. La pandemia ha portato a uno sviluppo della digitalizzazione destinato ad avere effetti permanenti, anche ora che la normalizzazione dell’economia sta procedendo regolarmente. Il settore all’avanguardia nella trasformazione digitale è stato quello dei consumi basati su ordini online, tuttavia abbiamo anche iniziato a vedere il decollo di certe applicazioni industriali basate su internet, considerando che le imprese manifatturiere contano sull’innovazione per un aumento della produttività. Un appetito crescente di soluzioni industriali basate su internet punta a un aumento futuro della spesa per la tecnologia.

Il panorama complessivo dell’internet nei mercati emergenti continua ad essere dinamico e differenziato. La Cina ha funzionato come un massiccio laboratorio, sviluppando modelli pionieristici di attività dell’e-commerce, pagamenti online e altri servizi che successivamente sono stati adottati da altri mercati, adattandoli in modo da ottenere a loro volta il maggiore successo. Nella Corea del Sud, ad esempio, una società leader della ricerca in internet è anche uno dei maggiori player dell’e-commerce del paese. Un’importante banca russa ha costruito un ecosistema online che copre l’e-commerce e altri servizi digitali. Molte società basate su internet hanno cominciato ad essere quotate nelle borse di mercati quali l’Asia sud-orientale e l’India. Nel complesso, le aziende basate su internet sono diventate totalmente pervasive, e hanno ancora ampio spazio per crescere nei mercati emergenti.

Il moltiplicarsi delle società basate su internet è stato accompagnato di pari passo dal moltiplicarsi della concorrenza. Ne siamo consapevoli, e preferiamo le società che possono dimostrare vantaggi sostenibili rispetto alla concorrenza. Andiamo anche alla ricerca di quelle che saranno le prossime grandi innovazioni. Cina, Corea del Sud, Taiwan e altri mercati con forti capacità tecnologiche appaiono in buona posizione per trainare la prossima ondata di scoperte.

I semiconduttori sono la spina dorsale del progresso tecnologico, e prevediamo che la loro domanda continuerà ad essere robusta, con eventuali benefici per produttori di semiconduttori leader mondiali in Corea del Sud e Taiwan. Un altro impulso alla domanda potrebbe derivare in un periodo più lungo da sviluppi nel metaverso. Intanto, le necessità sostenute di software dovrebbero continuare a offrire buone prospettive per i fornitori di servizi tecnologici. Nei mercati emergenti, le soluzioni basate sul cloud sono in una fase di crescita iniziale, e riteniamo che vi sia spazio affinché il loro tasso di penetrazione raggiunga quello del mondo occidentale.

La spinta alla decarbonizzazione

Vi è anche un’altra tendenza secolare nella quale vediamo la tecnologia avere un ruolo critico: l’azzeramento netto delle emissioni di carbonio nei mercati emergenti. I semiconduttori più sofisticati sono la chiave per la fabbricazione di hardware con performance migliori e minori consumi di energia. Le applicazioni per l’industria e i consumi basate su internet hanno a loro volta aiutato a ottimizzare le catene di fornitura, razionalizzare la logistica e trainare altre efficienze che riducono l’impronta del carbonio.

Molte società ad alta intensità di carbonio anticipano aumenti dei costi di quest’ultimo e stanno usando attivamente la tecnologia per tagliare le proprie emissioni. Ad esempio, una società siderurgica nella Corea del Sud ha sviluppato un’intelligenza artificiale destinata al monitoraggio e all’ottimizzazione del funzionamento di altiforni, che può ridurre il suo consumo di energia. Siamo convinti che vi possano essere opportunità di investimento in società a emissioni elevate che vogliono impegnarsi e dispongono degli strumenti tecnologici necessari per la decarbonizzazione, e riuscirebbero pertanto a sopravvivere ai futuri aumenti dei costi del carbonio.

I mercati emergenti stanno anche accelerando la spinta all’elettrificazione e l’energia rinnovabile. Siamo ottimisti per le società nella catena di valore delle vetture elettriche, in vista di una possibile accelerazione della loro adozione. Siamo anche positivi riguardo a società dei mercati emergenti leader mondiali per l’energia solare.

Affrontare le preoccupazioni dei mercati

Tecnologia e decarbonizzazione costituiscono a nostro avviso temi d’investimento a lungo termine in Cina, anche se la politica zero-COVID-19 del paese e i lockdown ricorrenti potrebbero paralizzare nel breve termine la crescita dell’economia. I cambiamenti normativi in Cina hanno portato anche a rivedere le attese di crescita del mercato per alcune delle sue maggiori società basate su internet. Detto ciò, siamo convinti che le valutazioni dei loro titoli abbiano tenuto conto adeguatamente di questa revisione.

Le tensioni tra Russia e Ucraina hanno provocato un calo delle azioni russe, dopo i massimi che erano stati toccati recentemente a seguito dei prezzi elevati delle materie prime. Mentre l’incertezza geopolitica merita attenzione, riteniamo interessanti le valutazioni di mercato in Russia. In altre parti del mondo, le valutazioni azionarie in Brasile sono scese con l’aumento dei tassi d’interesse, le preoccupazioni fiscali e l’incertezza politica in attesa delle elezioni generali che si terranno l’anno prossimo. Il mercato azionario del Brasile secondo noi è sottovalutato. Riteniamo che il Brasile si basi fortemente sulla ripresa dal COVID-19 e la crescita dell’economia nazionale potrebbe sorprendere positivamente, con l’aiuto di efficienze generate da un’economia fiorente basata su internet.

L’inflazione è stata la preoccupazione predominante per il mercato, insieme a interruzioni nella catena di forniture, domanda tendente al rialzo e impulso all’aumento dei prezzi delle materie prime. Le possibili strozzature delle catene di forniture secondo noi dovrebbero diminuire con il graduale allentamento delle restrizioni legate al COVID-19. Inoltre dovrebbe normalizzarsi anche la domanda, riducendo prevedibilmente il sostegno ai prezzi delle materie prime. Considerando questi fattori, non riteniamo che l’inflazione sia una preoccupazione destinata a durare a lungo per i mercati emergenti.

Una storia sostenibile

I mercati emergenti sono una storia di evoluzione e progresso di lungo termine. Tra i vari cambiamenti, alla fine cerchiamo società con potere di utili sostenibili, negoziate con valutazioni che giudichiamo interessanti. Una caratteristica chiave che cerchiamo sono team manageriali dotati della flessibilità necessaria per adeguarsi ai cambiamenti delle condizioni economiche. In primo piano per noi vi sono anche le società con vantaggi forti e duraturi rispetto alla concorrenza. Siamo convinti che il nostro approccio agli investimenti sia una strategia sostenibile per cogliere opportunità nei mercati emergenti, indipendentemente dai cicli del mercato.



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