CONTRIBUTORI

Bryant Dieffenbacher, CFA
Research Analyst, Portfolio Manager, Franklin Templeton Fixed Income
United States
Questo capitolo è tratto dall’articolo di Franklin Templeton Institute: Transizione energetica: Accelerazione delle opportunità d’investimento. Per leggere tutti i capitoli di questo articolo, scarica il PDF completo o clicca qui.
Anteprima del capitolo
Il mercato delle obbligazioni high yield statunitensi è stato fondamentale nell’abilitare il boom del petrolio e gas da scisto, con implicazioni di ampia portata che vanno dalla geopolitica alla competitività industriale degli Stati Uniti. Nonostante le implicazioni positive del boom dello scisto, nell’ultimo decennio gli investitori nel credito e nelle azioni hanno dovuto superare due cicli di drastici default nell’ultimi decennio. Il modello di business tradizionale per molte delle prime società di esplorazione e produzione (E&P) concentrate sullo scisto richiedeva un accesso frequente a finanziamenti esterni, sia come credito che come patrimonio, ma soprattutto come credito.
Con il track record nel settore del petrolio e gas statunitense di distruzione del capitale nei due cicli di default del decennio scorso, unito all’influenza crescente delle considerazioni ESG, è iniziato qualche cambiamento nelle modalità con cui il settore potrebbe essere finanziato in futuro. In questo capitolo, esploriamo i motivi per cui riteniamo che l’HY potrebbe avere un ruolo importante nel finanziamento di una transizione energetica, tra cui:
- Prevediamo che con scadenze più lunghe, cedole fisse e condizioni che consentono una flessibilità operativa e finanziaria ragionevole, le obbligazioni HY continueranno a essere considerate una pietra angolare come fonte di finanziamento da E&P indipendenti.
- Il mercato HY ha una storia nel finanziamento di industrie e attività con un forte potenziale di crescita ma non ancora abbastanza mature da accedere ai mercati investment-grade o che hanno già esaurito le risorse di mercati azionari, della finanza di progetti o dei prestiti bancari. Il mercato HY può offrire una quota d’impatto del capitale necessario per finanziare una transizione energetica.
- Anche il private equity (PE) ha fatto marcia indietro riguardo al finanziamento di E&P, con certe imprese PE che stanno spostando il focus su opportunità offerte dall’energia rinnovabile e investimenti nella transizione energetica, per cui aumenta il capitale investito nell’HY per nuovi sviluppi nell’E&P.
Questo capitolo è tratto dall’articolo di Franklin Templeton Institute: Transizione energetica: Accelerazione delle opportunità d’investimento. La sfida più importante che l’umanità deve affrontare oggi è indubbiamente la necessità di passare a basse emissioni di carbonio e al loro azzeramento netto in poco meno di 30 anni. Nuove tecnologie stanno accelerando la transizione a energie rinnovabili, riducendo allo stesso tempo gli impatti sull’ambiente. Le fonti di energia rinnovabile odierne e future richiedono tecnologie nuove e più smart, oltre alla rapida creazione di nuove infrastrutture. Queste sfide creano opportunità d’investimento, considerando il ruolo critico degli investimenti alla luce del capitale necessario per finanziare questa transizione. Per leggere l’intero documento ed esplorare le opinioni di tutti i nostri gestori specializzati in investimenti, scarica il PDF completo o clicca qui.
QUALI SONO I RISCHI?
Tutti gli investimenti comportano rischi, inclusa la possibile perdita del capitale.
Le opinioni espresse sono quelle del gestore degli investimenti e i commenti, le opinioni e le analisi si intendono rese alla data di pubblicazione e sono soggette a modifiche senza preavviso.
I titoli obbligazionari comportano rischi legati a tassi d’interesse, di credito, di inflazione e rischi di reinvestimento, oltre alla possibile perdita del capitale. Quando i tassi d’interesse salgono, il valore dei titoli obbligazionari scende.
I titoli azionari sono soggetti a fluttuazioni dei prezzi e a possibili perdite del capitale investito.
Gli investimenti nel settore delle risorse naturali comportano rischi particolari, quali una maggiore sensibilità a sviluppi economici e normativi sfavorevoli per il settore. I prezzi di tali titoli possono essere volatili, soprattutto nel breve periodo.
Le azioni a bassa e media capitalizzazione comportano una volatilità e rischi maggiori rispetto alle azioni ad alta capitalizzazione.
Gli investimenti internazionali comportano rischi particolari quali fluttuazioni dei cambi e incertezze sociali, economiche e politiche che possono far aumentare la volatilità. Tali rischi sono amplificati nei mercati emergenti.
Oltre a quelli associati ai titoli di debito e agli strumenti finanziari esteri in generale, i titoli di debito sovrano sono soggetti a vari rischi quali, in via non limitativa, il rischio che un’entità governativa non sia disposta o in grado di pagare gli interessi e rimborsare il capitale sul proprio debito sovrano.
Gli investimenti in industrie in rapida crescita, quali il settore tecnologico e della salute (storicamente volatili), possono determinare fluttuazioni dei prezzi più elevate, soprattutto nel breve termine, a causa della rapidità dei cambiamenti e dello sviluppo dei prodotti nonché dei regolamenti governativi delle società che privilegiano i progressi scientifici o tecnologici.
I titoli immobiliari comportano rischi speciali, come il declino del valore immobiliare e una maggiore suscettibilità a sviluppi economici o regolamentari avversi che influiscono sul settore.
Le società e/o i case study citati in questo numero sono utilizzati a scopo puramente illustrativo; al momento non sono necessariamente detenuti investimenti da alcun portafoglio cui Franklin Templeton fornisce consulenza. Le informazioni fornite non costituiscono una raccomandazione o una consulenza finanziaria individuale per un titolo, una strategia o un prodotto d’investimento particolare e non costituiscono un’indicazione delle intenzioni di negoziazione di alcun portafoglio gestito da Franklin Templeton.
Franklin Templeton e i nostri gestori di investimenti specializzati perseguono determinati obiettivi o capacità ambientali, di sostenibilità e di governance (ESG); tuttavia, non tutte le strategie sono gestite secondo obiettivi orientati all’“ESG”.
