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Punti chiave

  • I mercati secondari mostrano fondamentali interessanti e vantaggi strutturali.
  • Il real estate ha registrato un calo e attualmente le valutazioni sono più interessanti.
  • Il private credit ha colmato il vuoto creato dai finanziatori tradizionali.
  • La dispersione dei rendimenti dovrebbe aumentare, separando i vincitori dai vinti.
  • Rispetto agli ultimi anni, è un contesto migliore per l’allocazione di capitale.  

Sintesi

Nelle nostre prospettive copriremo questi punti chiave. Siamo convinti che i mercati secondari continueranno a beneficiare di un rallentamento dei disinvestimenti e delle necessità di liquidità da parte delle istituzioni. Crediamo anche che le valutazioni del real estate privato si siano ridotte a livelli più realistici, offrendo opportunità nei settori industriali, nelle abitazioni multifamiliari e nelle scienze biologiche. I gestori di private credit sono ben posizionati per colmare il vuoto lasciato dalle banche e negoziare termini e condizioni favorevoli.

Considerati il volume di capitale raccolto nei mercati privati e i cambiamenti di regime passando da un contesto di denaro facile e inflazione favorevole a tassi in rapido aumento e un’inflazione elevata, fino a una riduzione dei tassi e un’inflazione persistente, prevediamo una maggiore disparità tra vincitori e vinti nel decennio a venire. Alla luce di questo, crediamo che i gestori che mettono a frutto il capitale oggi possono sfruttare valutazioni più interessanti e riuscire a dettare le condizioni anziché accettarle passivamente.

Come sempre, per saperne di più, visita la pagina Insights Library. E se non l’hai già fatto, iscriviti al podcast Alternative Allocations per ascoltare gli esperti del settore parlare di allocazione di capitale.



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