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Anteprima

Dopo anni consecutivi di solidi rendimenti in azioni, obbligazioni e strategie alternative globali, il 2025 può offrire una performance analoga? A livello globale, i fondamentali positivi per la crescita, l’inflazione e i tassi di interesse, nonché l’assenza di squilibri significativi o di una cattiva allocazione del credito, prospettano condizioni favorevoli per rendimenti positivi in gran parte delle asset class e regioni.

In particolare, la rielezione del Presidente Donald Trump, accompagnata dalla vittoria netta dei Repubblicani che ha garantito al partito la maggioranza legislativa sia al Senato sia alla Camera dei Rappresentanti, dovrebbe garantire ai mercati un valido sostegno nel 2025. A nostro avviso, i tagli fiscali e la deregolamentazione che favoriscono  la generazione di utili per le aziende, uniti ai solidi fondamentali macroeconomici, dovrebbero creare le condizioni per rendimenti consistenti.

Concludiamo la nostra analisi delle prospettive per il 2025 con alcune osservazioni sui temi di investimento. Identificare i trend economici e sociali di lungo periodo della società e dell’economia può indicare fonti durevoli di extra-rendimento, in alcuni casi non correlate ad altre tipologie di rischio di portafoglio. In questo documento, prendiamo in esame cinque temi chiave: infrastrutture, finanza digitale, sostenibilità, intelligenza artificiale e fattori demografici.

Guardando al 2025, riteniamo che gli investitori debbano costruire un approccio incentrato sul portafoglio per la gestione del proprio patrimonio e dei propri asset. È fondamentale identificare sia le probabili fonti di rendimento, sia i potenziali rischi. Bilanciare rendimento e rischio in base a correlazione, volatilità e preferenza per la liquidità è sempre più importante. Nel 2025, a nostro avviso, una gestione patrimoniale efficace non dipenderà tanto da rendimenti eccezionali su un sottoinsieme di asset, quanto piuttosto da mirate decisioni di portafoglio.

Stephen Dover, CFA
Chief Investment Strategist
Head of Franklin Templeton Institute



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