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Manraj Sekhon, Chief Investment Officer, Franklin Templeton Emerging Markets Equity, comunica le sue riflessioni in merito all’impatto della crisi di liquidità su banche selezionate dei mercati sviluppati, e le ripercussioni per i mercati emergenti.

Manraj, che implicazioni hanno avuto sulle banche dei mercati emergenti i recenti eventi che hanno interessato quelle dei mercati sviluppati?

Una massima comune tra gli investitori nei mercati emergenti è che le banche della Corea del Sud sono meno popolari, considerando che gli organi di regolamentazione sono più conservatori. È questa l’essenza della storia delle banche dei ME negli ultimi anni: conservatorismo. Secondo noi, il rischio per le banche dei ME di sperimentare una fuga dei depositi come quella delle banche regionali statunitensi e del Credit Suisse è minore. Il motivo sono la divergenza dei cicli dei tassi d’interesse, i livelli di capitale più alti e la regolamentazione più rigida.

Puoi dirci qualcosa di più riguardo alla divergenza dei cicli dei tassi d’interesse?

Una differenza fondamentale tra i cicli dei tassi d’interesse attuali nei ME e nei mercati sviluppati (MS) consiste nella loro divergenza. Le banche centrali nei MS stanno alzando uniformemente i tassi d’interesse, mentre nei ME non vi è alcun ciclo di irrigidimento uniforme. I responsabili delle decisioni politiche in Cina hanno tagliato i tassi d’interesse, e anche in Brasile si prevede che la prossima mossa sarà un taglio dei tassi.

Nei ME i tassi d’interesse non sono mai scesi ai minimi riscontrati nei MS, e ciò ha impedito che le banche dei ME subissero una contrazione altrettanto drammatica sui margini d’interesse netti. Le banche dei ME inoltre non hanno fatto ricorso ad acquisti di obbligazioni governative in grande quantità, considerando che la domanda di credito si è mantenuta resiliente. In combinazione con una quota elevata di depositi retail nel loro mix di passività, il rischio di una stretta della liquidità analoga a quella delle banche regionali statunitensi e del Credit Suisse è minore.

Quanto sono elevati i livelli di capitale delle banche nei ME, e quali sono le implicazioni di capitali in eccesso detenuti nelle banche?

Le normative più stringenti delle banche dei mercati emergenti si riflettono negli elevati livelli di capitali in eccesso evidenziati nei loro bilanci. In Cina, India e Brasile il capitale detenuto dalle banche supera di 3-6 punti percentuali i requisiti di capitale Tier 11 locali e superano il minimo richiesto dal regolamento Basilea III2.

Una delle conseguenze dei livelli di capitale così elevati sono i rendimenti più bassi, come è rispecchiato dalla sottoperformance delle banche dei ME rispetto ai peer dei MS fin dal 2010. Ciò nonostante, dopo la fuga dei depositi e l’intervento regolamentare negli Stati Uniti e in Svizzera, questa sottoperformance potrebbe sicuramente invertirsi, se il favore degli investitori si sposta sulle banche dei ME, gestite in modo più conservatore.

Il capitale è superiore ai requisiti regolamentari

Coefficienti di adeguatezza del capitale negli USA e nei mercati emergenti

Fonte: Dati delle società al 31 dicembre 2022. Nota: Dati per gli USA basati su banche del centro monetario, per i ME media delle banche più importanti in Cina, India, Brasile e Corea del Sud. Il capitale Tier 1 si riferisce al capitale core detenuto nelle riserve di una banca ed è utilizzato per finanziare attività economiche per i clienti della banca. Il capitale CET1 si definisce generalmente come il patrimonio ordinario di una banca (insieme al capitale aggiuntivo versato e gli utili trattenuti) e i titoli privilegiati perpetui non cumulativi, meno l’avviamento.

Non si suppone che i ME siano più rischiosi rispetto ai MS?

I ME hanno tendenzialmente una volatilità superiore a quella dei MS, tuttavia offrono anche un maggiore potenziale di crescita degli utili. Indubbiamente le banche dei ME hanno avuto i loro problemi con l’assunzione del rischio nel corso degli anni. Ciò nonostante, la regolamentazione si è irrigidita drasticamente dopo la crisi finanziaria asiatica (AFC). Rispetto a 25 anni fa, nel panorama delle banche dei ME vi è stato un consolidamento spettacolare, con le banche più piccole assorbite da peer di dimensioni maggiori. Prendiamo come esempio la Corea del Sud: il numero delle banche è diminuito del 40% dall’AFC.

La storia delle banche dei ME negli ultimi anni è stata improntata a regolamentazione, riforma e resilienza. I responsabili delle decisioni politiche hanno errato per un approccio eccessivamente conservatore. Ciò nonostante, alla luce della turbolenza attuale nei sistemi bancari degli Stati Uniti e svizzeri, sembra che quest’approccio stia ripagando.

Cosa pensi delle prospettive per le banche dei ME nei prossimi trimestri?

Prevediamo che gli organi di regolamentazione dei ME manterranno un approccio conservatore alla regolamentazione delle banche. Pertanto è probabile che i propulsori della performance delle banche dei ME nei prossimi trimestri si concentreranno su un aumento del reddito basato su commissioni generato da business di gestione patrimoniale, un aumento della domanda di credito, considerando che l’economia formale cresce più rapidamente di quella informale, e un aumento della domanda di mutui, considerando l’accelerazione dei tassi di urbanizzazione in economie quali l’India.

Alle banche dei MS nei prossimi trimestri sarà probabilmente richiesto di detenere un capitale maggiore, abbassare i dividendi e affrontare un aumento dei costi di finanziamento. Nei ME, i livelli di capitale sono già decisamente superiori ai requisiti regolamentari internazionali e locali. I dividendi appaiono sicuri e la redditività continuerà probabilmente ad essere resiliente, dal momento che nel settore vi è già stato un consolidamento ed è diminuita la concorrenza da parte di fornitori di credito alternativi.

Secondo noi con la combinazione della resilienza delle banche dei ME e l’aumento di redditività potrebbe ampliarsi il premio di valutazione modesto prezzo-valore contabile con il quale si sono svolte le negoziazioni nel settore rispetto ai peer dei MS.



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