Il futuro dei mercati privati: nuove sfide, nuove opportunità
Dopo anni di crescita spinta da tassi bassissimi e performance solide, il vento è cambiato. Oggi il contesto è più selettivo: uscite rallentate, capitale più caro, e una lente d’ingrandimento sempre più puntata su rischio e rendimento.
Gli investitori stanno reagendo: rivedono le allocazioni, cercano flessibilità e puntano su nuove strutture. I fondi evergreen aprono le porte a una platea più ampia, mentre megatrend globali – dalla demografia alla difesa – ridisegnano le mappe del valore.
Ma quali sono i trend che guideranno le scelte strategiche?
I 10 trend che stanno riscrivendo le regole dei mercati privati
- Capitale (im)paziente
I tempi di ritorno si allungano. Gli investitori vogliono strategie più veloci e uscite più chiare. - Il wealth entra in gioco
I fondi evergreen stanno democratizzando l’accesso. I private markets diventano sempre più “retail-friendly”. - Exit a due velocità
I mega-deal dominano, ma non tutti ne beneficiano. La liquidità si muove in modo selettivo. - Difesa 2.0: il capitale privato al centro
La sicurezza globale si costruisce con capitale privato. La tecnologia per la difesa è il nuovo terreno d’innovazione. - Mercato secondario: da piano B a strategia A
Non più solo valvola di sfogo: i secondari diventano strumenti attivi di gestione. - Veicoli di continuazione: flessibilità liquida
Gli asset ad alta convinzione restano in portafoglio. I veicoli di continuazione offrono nuove opzioni di uscita. - Private credit: nuovi orizzonti
Dalla finanza al consumo al debito infrastrutturale, il private credit si espande e diversifica. - Public e private credit: fusione in corso
Gli emittenti si muovono tra i mercati con agilità. Il credito diventa un continuum, non un compartimento stagno. - Real estate commerciale: nuovi driver
Demografia, innovazione e housing shortage riscrivono le regole del gioco. - Europa: nuovo ciclo industriale
E-commerce, difesa e infrastrutture spingono la domanda di asset logistici. Il momentum è reale.
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QUALI SONO I RISCHI?
Il presente materiale è destinato esclusivamente a fini informativi generali e non deve essere interpretato come consulenza d’investimento personalizzata, né come raccomandazione o sollecitazione all’acquisto, alla vendita o alla detenzione di strumenti finanziari, né all’adozione di una specifica strategia d’investimento. Non costituisce consulenza legale o fiscale. Le opinioni espresse riflettono il punto di vista del gestore degli investimenti; commenti, opinioni e analisi possono essere soggetti a modifiche senza preavviso. Le informazioni contenute in questo documento non intendono fornire un’analisi esaustiva di tutti i fatti rilevanti relativi a un paese, una regione o un mercato.
Tutti gli investimenti comportano dei rischi, inclusa la possibilità di perdere il capitale investito. Non vi è alcuna garanzia che una strategia raggiunga i propri obiettivi.
Gli investimenti in molte strategie alternative sono complessi e di natura speculativa, comportano rischi significativi e non dovrebbero essere considerati un programma d’investimento completo. A seconda del prodotto, tali investimenti possono offrire una liquidità limitata e sono adatti solo a investitori in grado di sostenere l’eventuale perdita totale del capitale investito. Una strategia focalizzata principalmente su società non quotate presenta sfide specifiche e rischi aggiuntivi rispetto agli investimenti in società quotate, come la scarsità di informazioni disponibili e la generale mancanza di liquidità. La diversificazione non garantisce rendimenti né protegge da perdite.
Gli investimenti nel settore immobiliare comportano rischi, tra cui, a titolo esemplificativo, variazioni nei tassi di occupazione, nei costi operativi e nei canoni di locazione, che possono essere influenzati negativamente da condizioni economiche locali, nazionali o internazionali. Tali condizioni possono dipendere da fattori come l’offerta e la domanda di immobili, le normative urbanistiche, le leggi sul controllo degli affitti, la tassazione immobiliare, la disponibilità e i costi di finanziamento, nonché la normativa ambientale. Inoltre, gli investimenti immobiliari possono risentire di turbolenze di mercato causate da eventi regionali, instabilità politica, crisi del debito sovrano o perdite non assicurate (ad esempio, terremoti, alluvioni o conflitti armati). Gli investimenti in strumenti finanziari legati al settore immobiliare, come quelli garantiti da attività o mutui, sono soggetti a rischi di rimborso anticipato o proroga.
Un investimento in strumenti finanziari non quotati (come private equity o private credit), o in veicoli che vi investono, deve essere considerato illiquido e può richiedere un impegno a lungo termine senza alcuna certezza di rendimento. Il valore e la performance di tali investimenti possono variare in funzione, tra l’altro, dei tassi d’interesse di mercato, delle condizioni economiche generali, delle dinamiche settoriali, dell’andamento dei mercati finanziari e della solidità finanziaria degli emittenti. Non vi è alcuna garanzia che le società coinvolte quotino i propri titoli in borsa, e l’assenza di un mercato secondario liquido può incidere negativamente sul valore di tali investimenti e sulla possibilità per l’investitore di dismetterli in tempi o a prezzi favorevoli.
I rendimenti passati non sono indicativi di quelli futuri
