CONTRIBUTORI

Lirong Xu, CFA, CPA (non-practicing)
Chief Investment Officer, Head of Research & Analysis, Franklin Templeton Sealand, Fund Management Co., Ltd.

Tracy Liu, CFA
Fixed Income Investment Director, Portfolio Manager, Franklin Templeton Sealand, Fund Management Co., Ltd.

Wang Fei
Head of Credit Research, Fixed Income Investment Management Department, Franklin Templeton Sealand, Fund Management Co., Ltd.
ANTEPRIMA
Per comprendere meglio gli investimenti obbligazionari onshore in Cina, abbiamo intervistato i membri senior di Franklin Templeton Sealand Fund Management (Sealand), una joint venture di gestione patrimoniale con sede a Shanghai fondata nel 2004. Insieme al Chief Investment Officer Lirong Xu, abbiamo parlato con Tracy Liu, Senior Fixed Income Portfolio Manager, e con Wang Fei, Head of Credit Research. La nostra conversazione ha spaziato dall’ingresso in Cina di un maggior numero di investitori esteri e di gestori patrimoniali onshore, all’analisi dei rischi di credito delle SOE. Per chiudere abbiamo analizzato a fondo il recente sbarco della Cina nel settore degli schermi a tecnologia OLED, attraverso le commesse destinate a due dei produttori di smartphone più noti al mondo fuori dalla Cina.
Gli investitori in Europa e negli Stati Uniti ci chiedono di spiegare qual è l’approccio alla ricerca sul credito di un team d’investimento locale cinese. Quali sono alcuni dei vantaggi fondamentali?
Da una prospettiva top-down, l’investimento in obbligazioni cinesi richiede una profonda comprensione delle politiche macroeconomiche nazionali del Paese e di come esse plasmano i mercati dei capitali e le singole aziende. Forse alcuni investitori conoscono il “Made in China 2025” o magari il nuovo “internet industriale” cinese, ma probabilmente non comprendono che di norma queste politiche non si presentano sotto forma di un unico piano autorevole che funge da modello. Vorremmo che fosse così facile. Invece, le politiche della Cina trovano spesso attuazione sotto forma di ampia matrice di documenti interconnessi pubblicati dagli organismi centrali e locali, oltre che da varie agenzie del Partito Comunista cinese. Anche conoscendo bene il cinese, a un primo impatto le nuove politiche possono risultare criptiche. Per leggere tra le righe e decifrare in che modo le nuove politiche potrebbero incidere su una singola SOE o sul mercato obbligazionario in generale sono necessari anni di esperienza.
Anche la conoscenza locale della cultura aziendale e delle pratiche di governance è fondamentale.
Nel condurre una ricerca sul credito con un team di gestori senior senza un’adeguata comprensione della cultura cinese, si rischia inconsapevolmente di porre domande non correlate o irrilevanti e di ricevere risposte poco chiare. Oppure, laddove si ottengano risposte chiare, le informazioni trasmesse potrebbero comunque non essere colte nella loro interezza. L’operatività onshore aumenta inoltre le nostre opportunità di programmare incontri, dal momento che i vertici aziendali e i ministri del governo possono indicare la loro disponibilità con soli tre giorni di preavviso.
QUALI SONO I RISCHI?
Tutti gli investimenti comportano rischi, inclusa la possibile perdita del capitale. Il valore degli investimenti può subire rialzi e ribassi; di conseguenza, gli investitori potrebbero non recuperare l’intero ammontare del proprio investimento. I prezzi delle obbligazioni si muovono di norma in direzione opposta a quella dei tassi di interesse. Di conseguenza, a mano a mano che i prezzi delle obbligazioni presenti in un portafoglio d’investimento si adeguano a un aumento dei tassi d’interesse, il valore del portafoglio può diminuire. Gli investimenti in obbligazioni di rating inferiore comportano un rischio più elevato di insolvenza e perdita del capitale. Le variazioni del rating di credito di un’obbligazione, o del rating di credito o della solidità finanziaria di un emittente obbligazionario, assicuratore o garante possono influire sul suo valore. Le obbligazioni con rating più basso e rischio creditizio più alto (rischio di insolvenza) abitualmente offrono tassi di interesse più alti per compensare gli investitori del rischio più alto associato all’investimento. I rendimenti elevati riflettono i maggiori rischi di credito associati ad alcuni titoli con rating inferiore detenuti nel portafoglio.
Gli investimenti esteri comportano rischi particolari quali fluttuazioni dei cambi, instabilità economica e sviluppi politici; gli investimenti nei mercati emergenti implicano rischi accentuati legati agli stessi fattori. Nella misura in cui un portafoglio si concentra di volta in volta su particolari paesi, regioni, industrie, settori o tipi di investimento, può essere soggetto ad un rischio più elevato di sviluppi negativi in tali aree di focalizzazione rispetto ad un portafoglio che investe in una gamma più ampia di paesi, regioni, industrie, settori od investimenti. Gli investimenti nei mercati emergenti implicano rischi dello stesso tipo ma più elevati, oltre a rischi specifici delle aree emergenti legati alle minori dimensioni e alla minore liquidità dei mercati, nonché alla mancanza di solide strutture legali, politiche, economiche e sociali a supporto dei mercati mobiliari. Tali investimenti sono esposti a una forte volatilità dei prezzi nel corso dell’anno. Oltre a quelli associati ai titoli di debito e agli strumenti finanziari esteri in generale, i titoli di debito sovrano sono soggetti a vari rischi quali, in via non limitativa, il rischio che un’entità governativa non sia disposta o in grado di pagare gli interessi e rimborsare il capitale sul proprio debito sovrano. La Cina può essere soggetta a livelli notevoli di instabilità economica, politica e sociale. Gli investimenti in titoli di emittenti cinesi comportano rischi legali specifici della Cina, compresi alcuni rischi legali, normativi, politici ed economici. I titoli immobiliari comportano rischi particolari, quali cali del valore degli immobili e una maggiore sensibilità a sviluppi economici e normativi avversi che influenzano il settore. Il settore tecnologico può risentire in misura significativa dell’obsolescenza di tecnologie esistenti, brevi cicli di prodotti, cali di prezzi e utili, concorrenza da parte di nuovi entranti nei mercati, nonché delle generali condizioni economiche. Le società e/o i case study citati in questo numero sono utilizzati a scopo puramente illustrativo; al momento non sono necessariamente detenuti investimenti da alcun portafoglio cui Franklin Templeton fornisce consulenza. Le informazioni fornite non costituiscono una raccomandazione o una consulenza finanziaria individuale per un titolo, una strategia o un prodotto d’investimento particolare e non costituiscono un’indicazione delle intenzioni di negoziazione di alcun portafoglio gestito da Franklin Templeton. Le performance passate non sono indicazione o garanzia di performance future.
